Capitolo 26

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Diana's pov
"Abbassa la voce cazzo dentro dormono" rimprovero Dylan che sta notte ha ben pensato di venire a trovarmi. Non l'ho fatto entrare e ora ci ritroviamo sul portico.

Negli ultimi due giorni non mi ha parlato e si è comportato come un bambino ogni volta che gli chiedevo cosa avesse. Ora si è finalmente deciso a parlare, ma non pensavo alle 3 e mezza di mattina.

"Tu sei ancora innamorata di me?" si siede sul portico e non mi guarda. Non so perché, ma a questa domanda poco tempo fa non avrei nemmeno avuto bisogno di tempo per pensarci.
"Dimmi la verità" mi siedo affianco a lui.

"Che domande mi fai Dylan?"

"Tu rispondi"

"Si che sono innamorata di te" non lo dico con tanta convinzione, ma lo dico.

"Mi lasceresti se non lo fossi più vero? O se fossi innamorata di un altro?"

"Si, è tu capiresti vero?" annuisce, ma non colgo il senso di queste sue domande.

"Va bene, scusa per il disturbo" si alza per andarsene, ma lo fermo.

"Perché queste domande a quest'ora?"

"Perché sta sera ho visto Christian Miller e mi ha chiesto come andasse la nostra relazione, ci ho pensato fino ad ora tormantandomi fin quando non mi sono deciso di venire a parlarti"

"Lo devi solo lasciar stare a lui" non capisco proprio che gli sia passato per la testa, che coglione. Sapendo com'è fatto Dylan chissà quanti film mentali e paranoie si sia fatto.
"Perché non ti fidi di me?"

"Io mi fido di te, solo che non mi fido degli altri, ora buonanotte" mi dà un bacio a stampo e se ne va lasciandomi da sola sul portico tra i miei pensieri.

I suoi dubbi sono leciti e fondati, non posso negare che tra me e Christian ci sia una certa attrazione, un qualcosa che mi spinge verso di lui.

Entro dentro e salgo di sopra, ma dei singhiozzi soffocati e dei lamenti mi fanno entrare in camere di mia sorella che si dimena nel letto mentre dorme. È sudata e continua a fare versi di lamento. Le vado subito in contro e provo a svegliarla chiamandola e scuotendola. Chissà quale incubo starà facendo.

"Meghan, Meghan svegliati" apre gli occhi e di scatto solleva il busto con il fiatone, le lacrime le scivolano lente sulle guance e il suo sguardo impaurito si tranquillizza non appena si posa su di me e capisce che era solo un brutto sogno "era solo un incubo Meghan, calma... Respira" la stringo forte a me.

Le tolgo i capelli che sono appiccicati sulla faccia mentre regolarizzare il respiro.

"Tutto ok?" le chiedo e annuisce "dormo con te sta notte" sussurro e si sposta verso il muro per farmi più spazio. La abbraccio forte sperando che dica qualcosa e che mi racconti cosa ha sognato.

"L'ho fatto di nuovo" un singhiozzo le muore in gola e mi basta questo per abbracciarla più forte "ma io ero grande e a stramgolarmi non era quella donna" mi guarda con gli occhi colmi di lacrime e capisco, non c'è bisogno che dica quel nome perché capisco chi intende dire "Nicholas" sussurra mentre l'abbraccio sempre più forte e così ci addormentato.

****

"Avete dormito insieme vedo" ci sveglia mamma aprendo le tende della finestra "quante volte vi ho detto di non farlo.

"Non abbastanza" dico con la voce impastata dal sonno.

"Ci hanno chiamati a lavoro quindi noi stiamo andando, c'è un ragazzo alla porta che cerca Meghan, non mi ricordo il suo nome, ma è venuto più volte qua... Svegliala che io vado di corsa" mi dà un bacio sulla fronte, ma prima che se ne vada la fermo.

Sei quella vendetta che lascia l'amaro in boccaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora