Alex - ora che si fa?! -
- detective, voi avete il chip? -
Mattag- no, per fortuna nessuno dei due lo ha-
Sam- Herry, tu sai cosa accadrà giusto? Dicci cosa fare-
- ma chi io? Stai scherzando vero?! Ma se sono la persona meno indicata a prendere decisioni in questa stanza! -
Meg- non è vero. Lo sai che quella persona è Kevin -
Kevin era ancora al computer cercando di fermare tutto, e allo stasso tempo rintracciare chi stesse hackerando il database.
Kevin - guarda che ti ho sentito. Si è vero sono io, ma potevi anche risparmiartelo -
Alex- hey! Sei l'unica persona che sa come fermare tutto. Concentrati! -
Kevin- non ci riesco! Ogni volta che credo di avercela fatta spunta sempre qualcosa che mi blocca. È come un gioco e io sono bloccato al livello finale-
L'atmosfera era cambiata velocemente, si poteva percepire la tensione e la paura del momento; per fortuna non eravamo soli, e non mi sto riferendo ai due detective.
In quel momento di leggero panico che ci aveva colto, sentimmo tutti e 5 una voce.
Max- state zitti! -
A quelle parole ci bloccammo tutti, io riconobbi la voce di mia sorella, era Max.
- l'avete sentita? -
Alex- è lei Max? -, io gli feci cenno di si con la testa
Sam- che forza-
Kevin- non è invasione della privacy questa?-
Meg- e sentiamo da quando ti preoccupi della tua privacy? -
Diss- siete impazziti per caso? Di cosa parlate? Noi non abbiamo sentito nulla -
- già, lo immaginavo... -
Sentimmo di nuovo la voce di Max nelle nostre teste.
Max- bene, ora potete farcela. Ascoltatemi, Kevin pensa al computer e Meg devi aiutarlo-
Meg- se significa che devo sgridarlo quando si distrae mi va benissimo-
Max-Sam e Alex dovete fare esattamente ciò che vi dirà Herry-
Alex e Sam- ok-
Herry - abbiamo solo un problema, non ho la minima idea di cosa fare-
Max- Qualsiasi cosa ti venga in mente andrà bene. Ora all'opera! -
Non ero proprio incoraggiato da quelle parole, ma mi sarei fatto venire in mente qualcosa, Meg e Kevin erano al computer e in quel momento l'importante era tenere occupati Diss e Mattag, i quali cominciarono seriamente a preoccuparsi dato che per loro stavamo parlando da soli da circa 5 minuti.
- maledizione mi viene in mente solo una cosa adesso -
Sam- elabora un piano... -
Alex-...e metti in atto il piano-
- molto corretto usare le mie stesse parole contro di me.
Detective, voi dovete trovare tutte le entrate possibili, dobbiamo bloccarle-
Diss- non sarebbe meglio scappare! -
Mattag- no il ragazzo ha ragione, qua si trova il computer e l'unica persona capace di fermarlo, dobbiamo impedire che entrino-
Sam- e noi che facciamo? -
- è un archivio, ci sarà di sicuro qualcosa per bloccare le entrate qua dentro-
Eravamo tutti impegnati, e il mio genio ha fatto la cosa più intelligente del momento ovviamente. Ho aperto la porta per vedere la situazione fuori e me ne sono subito pentito; il corridoio era pieno di persone, tutti con gli occhi bianchi in assoluto silenzio, appena mi videro però le cose cambiarono, infatti vennero tutti verso la mia direzione e feci in tempo a chiudermi la porta alle spalle.
Gli altri sentirono il baccano che avevo causato e corsero nella mia direzione.
- credo di aver fatto uno sbaglio-
Diss- tu dici? -
Sam- ok qualche idea? -
Kevin- e lo chiedi a me? Non sono stato io a ideare questo piano geniale! -
Alex--ok, ok...ho capito! La prossima volta decidi tu! -
-ragazzi! Invece di litigare, chi mi aiuta a tenere questa dannata porta? sapete, oggi non avevo in programma di morire, sono troppo giovane -
Bene ora sapete perché sono con le spalle contro una porta dalla quale stanno per entrare una cinquantina di zombie. Ora mi serve un'idea o qua non ne usciamo vivi, se Kevin riuscisse a fermare il computer.... Certo, che deficente!
- Kevin! -
Kevin- che c'è?! Un'altra idea geniale? -
- non perdere tempo! Invece di provare a fermarlo riavvia il computer, rompilo o bruciarlo... Insomma non provare a contrastarlo! Impediscili di lavorare togliendoli il mezzo che sta usando. -
Kevin- sei un genio! Ti bacerei-
Alex- come scusa? -
Kevin- ho da fare, pensa meno a ciò che dico e più a tenere quella porta chiusa! -
Mattag- aspetta e se non fun.. -
Kevin stava già andando verso il computer senza sentire ragioni, e fece una cosa che secondo me lo uccise internamente. Prese il portatile e lo lanciò a terra con violenza buttandoci sopra dell'acqua presente in un vaso lì vicino.
Kevin- credete che abbia funzionato? -
Meg - se non è così e moriamo, tu e Herry pregherete per non rincontrarci ovunque andremo a finire. -
Dopo 5 minuti non si sentiva più nessun rumore. Sam- mi sa che stavolta ci avete preso in pieno -
Il detective Diss aprì lentamente la porta per ritrovarsi tutte quelle persone ferme davanti a lui chiedendosi che cazzo fosse appena successo.
Uscimmo e Kevin si portò un suvenire, il computer.*certo che il suo amore per quei così poteva essere fatale*.
Uscimmo tutti e spiegammo che non era successo niente di che per non preoccupere le persone, dato che non si voleva causare un secondo panico generale .
Kevin- certo che è strano-
Sam- cosa? Che ami i computer più della tua vita? -
Kevin- non quello! È che per riuscire a controllare il portatile bisognava essere a non più di 7 metri di distanza.
Mattag- ma l'archivio è una stanza enorme, non avrebbe mai potuto controllarlo da fuori. -
Ci guardammo tutti per qualche secondo e arrivammo alla stessa inquietante conclusione, chiunque avesse hackerato il computer era nella stanza con noi.
Rientrammo tutti quanti nell'archivio il più velocemente possibile, e sentimmo il rumore di vetri rompersi.
Alex--cos'è stato? -
Diss- veloci! -
Corremmo nella direzione dalla quale proveniva il rumore e ci ritrovammo davanti una figura immersa nella penombra.
Era alto e magro, l'oscurità in cui era avvolto non ci permetteva di distinguere i tratti del suo viso, ma si capiva che era giovane, doveva avere all'incirca 29 anni, i capelli neri come la pece si confondevano con l'obra provocata dagli scaffali presenti ai lati, e l'unico raggio di luce proveniente dall'esterno attraverso la finestrella alle sue spalle ci permise di vedere l'oggetto che teneva in mano. *era un portatile della nostra epoca*
Diss e Mattag estrassero le pistole appena lo videro.
Diss- fermo! Non ti muovere! -
Mattag- se fossi in te lo ascolterei, ha il grilletto facile-
La figura che stavamo vedendo tutti non accennò a muoversi, ma si poteva vedere sul suo volto crescere un sorriso.
?? - allora sareste voi i nuovi soldati nel tempo? E io che pensavo sarebbe stato facile, ma evidentemente vi ho sottovalutati. Non è vero Herry?-
Rimasi senza parole quando pronunciò il mio nome. *come faceva a conoscermi? Non mi piace per niente, è come se sapessi il suo nome e lo avessi sulla punta della lingua; ma non riesco a capire chi diavolo sia questo tizio.*
Mattag - non lo ripeteremo due volte-
?? - So cosa hai fatto qualla notte. Tranquillo il tuo segreto è al sicuro - pronunciò questa frase rivolto a me portando il suo dito indice davanti alle labbra; subito dopo sentimmo un boato, come un tuono e un fulmine apparve per poi scomparire assieme a lui.
Mattag- di che diavolo parlava? -
- non ne ho la minima idea! Non so perché conosce il mio nome, e di sicuro non so che cavolo intendeva con l'ultima frase che ha detto -
Mentivo, almeno sull'ultima parte.
Alex- si ma lui ti conosce. E la cosa non mi piace-
- pensa a quanto la stia amando io! -
Sentimmo tutti quanti la voce di Max nelle nostre teste.
Max- è ora di tornare a casa -
Appena sentimmo queste parole lanciammo un sospiro di sollievo, si tornava a casa, finalmente.
Alex- è stato un piacere conoscervi-
Si sentì il tuono. Kevin- approposito, guardatevi arma letale. Credetemi, vi cambierà la vita! - e salutammo con un gesto i due detective che ci guardarono sconcertati mente il fulmine blu ci portava via da quell'epoca.Nella piazza
Arrivati nel nostro nascondiglio fuori dal tempo gli altri ebbero la possibilità di conoscere Max e finalmente ricevettero la tanto attesa e meritata spiegazione di ciò in cui eravamo capitati nel modo più specifico possibile.
Prima di farci tornare a casa Max ci disse che se fosse stato necessario il nostro intervento sul tempo, avremmo sentito il tuono e poi saremmo arrivati nella piazza, nella quale lei ci avrebbe spiegato la situazione. E alla fine della missione saremmo tornati esattamente nel momento in cui c'è ne eravamo andati. E così uno ad uno cominciammo a tornare a casa.
Alex- ti chiamo appena torno ok?-
- si va bene-.
Io fui l'ultimo ad andarmene, non riuscivo a togliermi dalla testa ciò che era successo nell'archivio, e avevo intenzione di chiedere a Max se lei ne sapesse qualcosa, ma mi precedette.
Max- mi dispiace ma non so chi sia, e perché riesce ad usufruire dei poteri della gemma per viaggiare nel tempo come fate voi. è una cosa che dovrai scoprire tu.
- come facevi a sapere cosa ti avrei chiesto? -
Max- sono collegata ai tuoi pensieri idiota. Stà tranquillo non dirò niente agli altri-
- grazie-
Salutai Max e il fulmine mi riportò a casa, nella mia epoca, sotto il temporale, a circa 10 minuti da casa di Nora; e la telefonata di Alex non si fece aspettare.
- si, è successo veramente a quanto pare-. Non ero mai stato così felice di rivedere la pioggia in vita mia.Nel frattempo nella piazza
Max- dovremmo diglierlo-
?? - non ancora-
Max- hai visto cosa è accaduto con la pioggia la prima volta che è arrivato qua, è identico a suo padre-
?? - e per questo devi tenerlo d'occhio, sappiamo entrambi cosa è successo l'ultima volta. E non voglio che si ripeta -
Max- sai anche tu che ce solo una persona in tutto l'universo che è riuscita a fare ciò che ha fatto lui, ed è morta. Non voglio che accada anche a lui-
?? - sappiamo tutti e due cosa è successo veramente quella notte. Credi davvero che dirgli la verità lo aiuterà? -
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Ci risiamo... ~ here we go again...~
Science Fiction5 ragazzi che si ritrovano a dover impedire che la storia vada a farsi benedire da un giorno all'altro, scoprendo cose di sé stessi e del loro passato e affrontando tutto con sarcasmo generale (il primo capitolo è basicamente la descrizione dei pers...