Abigail Fortune

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Pov's anna
Ancora non capisco il perchè dei miei pensieri, è stato solo uno strano sogno in cui io amavo Gilbert e lui me, ma sono sicura che nella vita vera lui non prova niente per me....certamente come io e infatti non lo penso anzi non lo penso affatto. Anche se adesso, dopo questo bizzarro risveglio non riesco a toglierlo dalla testa.

È come un video, compreso di effetti sonori, di questo ragazzo moro, ricciuluto con gli occhi marroni in diverse cose, una differente dall'altra... e poi quando ha finito la carrellata di immagini ricomincia ancora e ancora. Un cervello umano come fa a creare certe cose?
Poi inizio a farmi anche film mentali di me con lui.. che cazzo mi succede?
Non sono innamorata di lui!

Non lo amo!!! Ne sono certa...

Pensò anna velocemente, tranne le ultime due frasi che le pensò molto più lentamente e forzosamente come se quei "non" il suo cervello non li voleva pensare.






Stavo per giungere a destinazione, mancavano più o meno dieci, quindici minuti all'atterraggio.
Ero super emozionata, non vedevo l'ora di abbracciare una mia vera parente, e di trascorrere un po' di tempo con lei.

"Per chi se lo chiedesse, l'argomento "gilbert, amore" chiamatelo come volete lo avevo allontanato.
Mi resi conto che non potevo amarlo, lui era arrogante e altezzoso mentre io mi sentivo tutto il contrario. Lo so che dicono che gli opposti si attraggono ma io non credo nei vecchi detti" pensai utilizzando il voi come se fossi in una specie di confessionale mentale in cui c'ero io persona e tutte le mie personalità.
Continuai così finché non sentì il capitano di volo avvertire tutti dell'arrivo nella meravigliosa Italia.

La chiamavo meravigliosa per i palazzi che possedeva,ricchi di storie affascinanti, di cavalieri e dame in pericolo da salvare.
Il suo cielo limpido con nessuna nuvola poteva far ammirare il colore azzurro celeste.
Le piazze,le chiese antiche, il cibo... ogni cosa rendeva incantevole il capoluogo fiorentino.

Dopo aver recuperato la valigia pesante da sopra il mio sedile, scesi le scalette dell'aereo e mi diressi verso l'uscita dell'aeroporto.

La zia Molly mi avrebbe aspettato fuori dalla sua auto, pronta a portarmi alla mia nuova casa.

Giunte a casa, decisi di portare le mie valigie, sù, nella mia nuova camera.
Dopo qualche vari minuti, la stanza era un macello: vestiti per terra e sul letto, detrificio e spazzolino erano sul comodino e tutto il resto nel più caos.

Come la mia testa, era in piena confusione, pensavo a qualsiasi cosa. Pur di non pensarlo.

Ma, ogni cosa a cui pensavo, mi ricordava a lui... come fa una scatolina monotona ricordarmi il suo viso, il suo magnifico sorriso e quegli occhi.....

OH BASTA ANNAA, non puoi sempre pensare a lui.

Ed ogni volta si ripeteva, pensavo a qualcosa si riccolegava a Gilbert, mi urlavo contro e poi lasciavo qualcosa in giro. Se avrei smesso non sarebbe cambiata molto la situazione.

Fortunatamente, da questa strana situazione, mi svegliò la suoneria del mio telefono, era diana e cole che mi stavano videochiamando....
"Che dolci, non sono neanche passate due ore che sentono la mia mancanza" pensai.

Dopo una bella chiacchierata con i miei due spiriti affini, decisi di sistemare per davvero la stanza finendo solo dopo due ore di lavoro. Da caos era diventata una stanza decente.

Passarono minuti, nel mentre pensavo che mia zia mi risvegliò facendomi sobbalzare dal letto: "Anna! È pronto in tavola!" Urlo dal salotto.
Così mi affrettai a scendere, non vedevo l'ora che arrivasse l'ora di cena.

Vi potrà sembrare strano, ma diventare dora la creatrice di oggetti perduti era più faticoso del previsto.
Addormentandomi subito dopo la cena, fortuna che ero sul divano di zia, altrimenti ora avrei tutti i miei capelli fuoco nella minestra.

~ my and your soul are the same~ L'anima di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora