Capitolo 9

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 Reader's Pov

- Petra – la chiamai e la rossa si voltò verso di me mentre i ragazzi si allontanavano in silenzio – Hai voglia di parlare un po' - La mia faccia è un po' corrucciata e la rossa non mi nega un sorriso facendomi cenno di seguirla, camminammo e attraverso un passaggio segreto giungemmo sul tetto.

In cielo la luna troneggiava sovrana assieme a miriadi di stelle che parevano dei diamanti incastonati in quel cielo d'ossidiana, l'aria fresca della sera mi fece rabbrividire non appena misi la testa fuori dalla porta .

- Che succede?- Si siede a terra con le spalle contro il muretto e mi invita a fare lo stesso, mi siedo accanto a lei tirandomi le ginocchia al petto stringendo la mappa.

- Petra per quanto successo oggi in mensa ... so che hai sentito le voci anche tu , ma credimi non sono vere – con lei potevo lasciar cadere l'apparenza dura che avevo costruito in quel poco tempo ancora da perfezionare per questo la guardai disperata perché sapevo...

- Tesoro non preoccuparti quelle voci sono girante anche su di me, finché non ho dimostrato il mio valore in battaglia non sono cessate – sospirò sorridendomi amorevole e poi riprese – in questa spedizione fatti valere, va bene? -

Le sorrisi stropicciandomi gli occhi, avevo paura che avesse creduto alle voci sentite da quei ragazzini in mensa, sapevo quanto tenesse al capitano e non volevo assolutamente intromettermi nonostante il corvino fosse un bell'uomo sapevo che non era il mio .

- Credi che convenga studiare la mappa sta sera ?- le chiesi poi rivolgendo uno sguardo al cielo mentre dei leggeri tremori scuotevano il mio corpo .

- Io sono stanca, anche tu dovresti esserlo e avresti proprio bisogno di dormire – La rossa si Alzò e si avvicinò alla botola da cui eravamo sgattaiolate fuori e sparì .

Restai lì fuori a bearmi della notte e a stringermi in me stessa per via del freddo osservando la mappa e ripetendo mentalmente quello che aveva spiegato il corvino all'incontro di poco tempo prima a proposito della formazione da tenere durante la prossima spedizione, la mia prima spedizione fuori dalle mura.

Avevo un bruttissimo presentimento che mi attanagliava lo stomaco, un peso incredibile che mi schiacciava il petto , era forse paura? Di cosa potevo avere paura io che non avevo niente? Avevo il diritto io di avere paura?

- Fanculo – imprecai alzandomi e avvicinandomi al cornicione, spalancai le braccia, chiusi gli occhi ispirando profondamente nel mentre una folata di aria gelida mi era giunta addosso. Aprii gli occhi e guardai giù,qualcuno mi stava fissando la sagoma mi era familiare ma non volli indagare oltre se solo quella persona mi avesse riconosciuto sarebbe andata a spifferare cose strane in giro e non volevo questo, levai le tende alla svelta guardandomi diverse volte indietro per assicurarmi di non essere seguita da nessuno.

Entrai in camera mia e chiusi a chiave tolsi il dispositivo di manovra tridimensionale e poggiai tutto a terra accanto al comodino, mi buttai con poca grazia sul letto sentendo le palpebre farsi pesanti e mi addormentai .

Nei giorni seguenti Erwin aveva annunciato la nuova spedizione, quella che il Capitano Levi ci aveva anticipato senza dare troppi dettagli riguardo l'obbiettivo della spedizione, dopo quella comunicazione diverse reclute avevano un'espressione atterrita costantemente dipinta in volto, altri come Eren erano determinati a rendersi utili e poi c'ero io a cui la spedizione non faceva né caldo e né freddo.

Il capitano Levi fece allenare duramente tutta la squadra fino a due giorni prima della partenza, ci lasciò libero il giorno prima e c'era stata una festa dove era stata addirittura servita carne la sera prima della partenza!

Credevo di averti persa per sempre piccola stella ( LeviXReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora