capitolo 20

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Dopo l'imbarazzante flop dell'appuntamento con Draco, Harry riprese a escogitare un modo per fargli la proposta, ma nulla gli pareva abbastanza all'altezza dell'amato.

Il primo barlume di opportunità per conoscerlo,infatti, arrivò dopo la lezione di Garten: la lezione pratica sul Patronus.

Il professore fece schierare tutti gli alunni dicendo

«non mi aspetto che tutti riusciate a generare un patronus al primo tentativo, ma chi dovesse riuscirci andrà ad aiutare chi non riesce.
Per riuscire a formulare uno scudo abbastanza potente dovete liberare la mente,pensare ad un ricordo, il più gioioso che avete, dopo di che dovrete lasciarvi colmare da questo ed in fine enunciare "expecto patronum" »

dopo di che li fece provare in gruppetti.
La maggior parte dei grifondoro riusciva a generare addirittura un patronus corporeo creando gran sgomento nel docente; del resto avevano fatto pratica con Harry, quindi tutto nella norma per Hogwarts...
I grifondoro restanti generavano almeno un po di bagliore argenteo, anche se da perfezionare.

Corvonero e tassorosso avevano anch'essi qualche patronus corporeo (sempre a causa dell'esercito di Silente) anche se meno di grifondoro, c'erano poi altri patronus semplici, e questa volta alcuni che generavano solo sbuffi argentei, consistenti ma brevi.

L'ecatombe si verificò con i serpeverde: solo un paio di patronus e nessuno dei due corporeo.

Un maghetto poi non l'aveva presa troppo sportivamente; era un biondo a caso, piuttosto permaloso, dalla cui bacchetta usciva soltanto uno sbuffo argentato appena percepibile.
La conseguenza di ciò fu un Malfoy che imprecava prendendo a calci il muro.

Garten lo strattonò per un braccio e gli gridò

« Oh, ti vuoi calmare!? Farò finta di non aver visto nulla ma che sia l'ultimo episodio! »

lo trascinò fino ad Harry e poi praticamente glie lo lanciò addosso; Harry lo afferrò impedendogli di cadere. I due ovviamente arrossirono, ma l'imbarazzo fu spezzato dal professore

«Potter! Ti affido sto caso disperato. Se dovessi stargli appresso io finirei col lasciare la sua casa senza punti.
Non voglio più rivederlo fin che non sarà capace di generare un patronus semplice e senza imbestialirsi! È chiaro?!»

i due annuirono un po' terrorizzati e poi andarono in un angolo a provare.

Harry si rivolse a Draco chiedendo quale ricordo usasse e lui rispose

«beh... La prima partita di quidditch vinta da cercatore, perché? »

«Non è abbastanza! Non hai un ricordo più gioioso? ».

Il biondo arrossí, e a voce tremolante disse

«io...beh...
...forse...ecco...il...
...il nostro primo bacio...»

e poi con un sussulto della voce

«ma non voglio che il mio patronus ti somigli!!».

Harry si mise a ridere e disse

«stupido! Ahahah, mica c'entra, sono lusingato di essere il tuo ricordo più bello, grazie!
Comunque dai, concentrati e ritenta usando quel ricordo».

Draco prese fiato, si concentrò e riprovò.

Il risultato fu un perfetto patronus semplice.

I due gioirono, ma smisero subito per non attirare l'attenzione.

Draco però voleva di più, voleva un patronus corporeo.
Determinato a farcela riprovò una, due, tre volte, mettendo sempre più energia e finendo con lo svenire.

Harry lo riprese al volo evitandogli una rovinosa caduta, lo sdraiò a terra e subito il biondo riaprì gli occhi; approfittando del fatto che nessuno li guardava Harry gli tolse la bacchetta e lo baciò,Draco ricambiò il bacio, poi afferrò la mano dell'occhialuto per rialzarsi.

Harry lo guardò e gli disse:

«non serve esagerare così, ti fa solo male.
Ora andiamo in sala comune, mangi qualcosa e riproviamo, ok?».

Draco,ancora sorridente per il bacio rispose

«ok Harry, ma voglio riuscire superarti ancora!»

Harry sorrise, quella frase non era detta col solito tono superbo e presuntuoso, sta volta suonava molto dolce, e poi... L' aveva chiamato per nome.

Tornati dal breve spuntino i due ripresero e subito Harry notò una maggior potenza.

Domandò a Draco se avesse cambiato qualcosa; il biondo arrossí ammettendo che ora il ricordo era quello del bacio di qualche minuto prima.

Notato il cambiamento Harry s'avvicinò, gli si mise alle spalle e gli sussurrò

«ora mantieni la concentrazione e tieni lo scudo per più tempo possibile ».

Draco formulò l'incanto e eseguì un potente patronus semplice.

Ciò lo rese felicissimo, ed allo stesso tempo eccitò teribilmente il fidanzato.

Dopo poco tempo di tenuta il moro cinse la vita del biondo con un braccio, con l'altro gli strinse dolcemente la mano senza bacchetta e avvicinò la sua erezione al fondoschiena dell'amato.

Fu in quel momento che dalla bacchetta comparve un maestosa serpe argentata: ecco il tanto desiderato patronus corporeo.

I due giovani maghi erano stupiti ed eccitati,si fiondarono dietro una pesante tenda e iniziarono a baciarsi. Le loro lingue frenetiche esploravano la bocca dell' altro e intanto il biondo mordicchiava le labbra di Harry, non appena questo ritirava la lingua.

Una volta ricomposti i due andarono da Garten, il professore vide un morso sulle labbra e chiese:

«Potter... Ti sei morso le labbra dal nervoso? Non dirmi che non ha fatto progressi!»

ed Harry, con voce leggera e appagata

« si fidi prof.Garten, sarà soddisfatto ».

Il professore allora diede il via a Draco che lesto cercò lo sguardo di Harry, lo trovò subito, quindi chiuse gli occhi e si concentrò, pronunciò le parole dell'incantesimo...
Ed ecco ricomparire lo scintillante rettile, argentato come gli occhi dei Malfoy.

Garten era esterrefatto

«caspita Malfoy, complimenti!»

«grazie professore, ma è quasi tutto merito di Har ehm di Potter »

il professore ancora stupito si voltò verso il grifondoro e disse

« Potter, ragazzo mio, non mi capacito della tua abilità, davvero!
Ti ho affidato un ragazzo che a malapena faceva sbuffare la sua bacchetta e tu me lo hai riportato con un maestoso patronus corporeo...»

Harry sorrise, tirò a se Draco, facendolo arrossire e replicò:

«grazie del complimento professore, ma cosa certa è che, al di là il mio aiuto, Draco abbia dimostrato una forte determinazione per raggiungere tale risultato».

Rupert li guardò mentre, fieri di ciò che avevano fatto, resistevano a stento al lasciarsi andare ai più scatenati istinti che trasparivano dai loro sguardi.
L'uomo prese quindi un respiro e disse

« la vostra modestia vi fa onore, assegno un eccezionale a entrambi».

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora