capitolo 34

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Il ritorno verso scuola fu piuttosto insolito.
Non molti serpeverde erano tornati a casa per natale, soprattutto tra i più grandi, quindi non c'era nessuno che Draco ritenesse una minaccia alla segretezza del suo rapporto col giovane fidanzato.
In virtù di ciò la coppietta viaggiò nella stessa cabina di Ron e Hermione; tende chiuse, porta bloccata e tanti tanti baci appassionati.

Giunti a Hogwarts i due dovettero ricomporsi e tornare alle solite e fugaci coccole celate.

Le lezioni ripresero tranquillamente; la prima materia in orario era trasfigurazione.
La lezione era semplice, bisognava trasformare il proprio animale in uno strumento musicale scelto in precedenza; il risultato sarebbe stato testato dal prof Vitious.

Hermione scelse l'arpa precisando qualche intarsio aggiunto; Ron optò per la tromba da cavalleria, tirando a se sguardi di dissenso; Harry scelse la chitarra, precisando che l'avrebbe fatta di colori che ricordassero le fiamme della fenice; Draco scelse il clavicembalo annunciando varie decorazioni; infine Luna scelse il theremin, chiarendo che lo avrebbe riprodotto in modo piuttosto originale.

L'arpa risultò semplice e elegante,decorata sul davanti, unico difetto: mancava una corda.
Il clavicembalo era ineccepibile dal punto di vista acustico e all'interno del coperchio superiore aveva un meraviglioso paesaggio dipinto.
Il theremin aveva la forma di un tasso impagliato, ma perfetto nella parte tecnica.

Le note stonate del gruppo furono Ron e Harry; la tromba era priva di tasti e curve, sembrava quasi un corno acustico, la chitarra invece era scordata e aveva ciocche di piume di fenice disposte a casaccio sulla superficie anteriore.

La McGranitt decise di intervenire:

«ragazzi, non voglio che il vostro primo voto dopo le vacanze sia negativo... Signorina Granger, ti affido Weasley; Lovegood ti... No! meglio di no...ehm... Vediamo... Qualcuno preciso... Uh! Signor Malfoy, le affido Potter!
A voi due affido il compito di raffinare questi balbettanti babbuini sgraziati. Forza, al lavoro!».

Hermione iniziò a bacchettare Ron, rimproverandolo poiché non si applicava abbastanza e neppure tentava di fare meglio. Dopo alcuni battibecchi il risultato fu una trombetta a un tasto, appena sufficiente, che emetteva una sorta di pernacchia metallica.

Nel frattempo l'altra coppia tentava di collaborare senza imbarazzo.

Il biondo, colmo di superba autostima tuonò:

«Dimmi... Cosa vorresti farci con quell'uccello spelacchiato?»

«Piano coi dispregiativi, non ti ricordi neppure com'è!»
ribatté il fidanzato che poi, arrossendo, aggiunse
«Ciò che ne farò dipenderà da cosa mi lascerai fare tu...».

Draco scoppiò a ridere
« Stupido! Ahahah, intendevo la tua fenice. Come vuoi trasformarla?».

I due risero, poi il grifondoro spiegò che avrebbe voluto dare alla chitarra la forma di una fiamma, colori sgargianti nelle sfumature tipiche del fuoco e ,ovviamente, l'avrebbe voluta ben accordata.

Tornato serio e professionale, il biondo iniziò la spiegazione

«per prima cosa concentrati; seconda cosa,visualizza ciò che vuoi ottenere, non pensare ai singoli dettagli uno per volta, vedili tutti assieme o finirai col creare solo gli ultimi dettagli a cui hai pensato.
Per ultimo aspetto il suono; tu credi che io sappia accordare un clavicembalo? O che ne conosca tutte le note? No! Però conosco il suono.
Pensa ad una chitarra che suona e questa suonerà bene, pensa a come accordarla e... Beh, ora prova, vediamo se anche sta volta ho ragione ».

Harry si concentrò e... Puff, Bonnie era diventata una splendida chitarra elettrica a forma di fiamma, con colori vivaci e soprattutto con un bel suono.

Tutti erano increduli, tranne Draco che era il trionfo fatto a persona; perfino la prof.ssa McGranitt dovette complimentarsi col principe delle serpi.

Il feeling tra loro cresceva sempre più; entrambi ormai erano straentusiasti del ritorno a scuola.

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora