capitolo 2

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Squilla il cellulare " pronto"

una voce squillante mi risponde

- " Hilaryyyy dove sei? Perché non sei sul pullman"? Io guardo l'orologio,

-"merda sono le 7.55 entro dopo Jess". Arrabbiata rimango un pó a letto, con malinconia penso a quando mamma mi svegliava le mattine che non sentivo la sveglia del cell, ora si sente la sua mancanza soprattutto in queste piccole cose, nessuno mi porta il caffè la domenica e nessuno mi aspetta a pranzo.

Poi ad un certo punto penso a quello sguardo così intenso.

Cerco di levarmelo subito dai pensieri e  mi preparo un buon caffè, e mi faccio carina per affrontare una giornata piena di materie pesanti.

Sul pullman delle 8.30 c è qualcuno che guarda un pò troppo, mi irritano i vecchietti che non sanno che fare e guardano, o il sedere delle sedicenne o  il seno prolombente, come del resto il mio. Ho sempre odiato il mio corpo anche per il seno troppo grande, se voglio mettermi una camicia non posso perchè viene messo troppo in evidenza, o una maglia attillata o scollata, subito ci sono occhi di uomini pronti a sbavarci sopra.

Arrivata a scuola, vado dalla Professoressa a farmi firmare la giustificazione del ritardo,

-"buongiorno proff questa mattina ho fatto tardi può firmare"? E lei risponde con quei dentacci gialli,

- " si Monti venga"

e si, la stessa professoressa di matematica è la vicepreside, con questi occhiali e denti a coniglio  gialli, non è un bel buongiorno da incontrare per la via.

Entro in classe e saluto Penissa che ha un carattere dolce, molto simpatica ma quando vuole sa essere stronza, le voglio bene ed è una delle persone di cui mi fido di più

- "Hila come va? Ieri non c'ero, ero a fare una visita"

io le sto per rispondere quando arriva Jess e mi prende in braccio, come se fossi io una ballerina  e le urlo,

- "Jess non sono una ballerina, un giorno di questi ti romperai la schiena, sono grassa mettimi giuuuuu"!!! Ma lei niente ride e mi minaccia dicendo:

- " cara più dici che sei grassa e più non ti mollo".

In quel momento arriva la professoressa di italiano, inizia a parlare di Galileo Galilei e delle sue scoperte ed esperimenti. Prendo appunti, mentre dietro le mie spalle c'è chi non fa altro che chiacchierare, sembra una radio, un giorno di questi pigio il bottone e vediamo se sta zitta un pò.

Ovviamente so, che non ho il coraggio di pigiare il bottone, ma questa radio è davvero insopportabile.

Finalmente ricreazione, esco fuori dalla classe, vado giù alle macchinette per prendere un caffè, mentre Jess va fuori e Penissa va a comprare un gran panino con insalata e mozzarella.

Io dico, Pen mangia sempre tante schifezze, a volte merende a volte patatine e poi un panino, ma rimane sempre magra.

Se io mangiassi cosí tutti i giorni, sarei più cicciona di quanto lo sono già .

Sento qualcuno che mi saluta, una voce maschile che non conosco bene, mi giro e vedo dietro di me il professore.

-"Salve proff " lui sorride e mi dice:

- " la vedo in gran forma signorina " io divento un peperone e sorridendo gli dico:

-"ma cosa dice proff mi ha vista? Sono una botola pronta ad annegare in acqua, proprio perché son  pesante da non riuscire a galleggiare" .

Lui mi risponde in modo molto misterioso:

-"si è proprio perchè la ho vista infatti"!!

io con fare interrogativo prendo il mio caffè e dico:

- "mi scusi ma vado, il caffè va gustato da seduti, diceva mia mamma".

Salgo le scale sorridendo e con il cuore a mille per come mi guardava e per quella frase strana che non ho ben capito. Entro in classe mi siedo e Ivana mi chiede:

-" hai visto un fantasma o qualcosa del genere "?

Io le dico tranquillamente :

- " ehm ma cosa dici, di peggio ahah"!!  lei non capisce e mi risponde:

-  "cosa può esserci di peggio di un fantasma"?

  La campanella suona e così io non le racconto niente, presto attenzione a italiano o meglio ci provo, ma ho in mente lui, i suoi occhi verdi come i miei, solo che i suoi sono più intensi, penetranti.

Penserei quasi che fosse un vampiro! Ma è assolutamente impossibile.

Come sempre ho mal di testa, appena tornata a casa, mi preparo da mangiare, e metto "Beautiful", papá a lavoro e mio fratello anche, quindi ogni giorno sono sola.

Dopo il terzo caffè, appena dopo pranzo mi butto sul divano, mi godo un pò di relax e silenzio,ma poi ecco l'ora dello studio.

Apro i libri di Italiano e inizio a leggere, ma la mia mente pensa ad altro, a lui e alla sua frase  " proprio perché la ho vista infatti "

ma cosa vuol dire? Gli piaccio? Ma è un professore e sembra grande, avrá una trentina di anni, perché devo pensare ai suoi occhi così belli? Forse perché mai nessuno mi ha guardata in quel modo, forse perché mi mette in imbarazzo, quante paranoie per uno che non conosco nemmeno.

Apro facebook, e vedo che quasi tutti i miei amici hanno aggiunto un certo Johan Pablo come amico.

Schiaccio sul suo nome, e guardo il profilo, ci sono un sacco di dipinti con la sua firma, molto belli, in acrilico. Poi c' è un autoritratto in cui è rappresentato lui, il suo volto e indossa una maglia blu, "che carino ", mi viene da pensare e dall'imbarazzo ho quasi voglia di prendermi a schiaffi per ciò che ho appena pensato. È il mio proff come posso pensare questa cosa? Basta, chiudo facebook e mi riconcentro su italiano, che è la cosa più sensata da fare.

Nel pomeriggio tardi arrivano papá e Rocco che come al solito mi mettono l'ansia, Rocco perché è sempre nervoso e a volte sembra che mi odia, papá perché, a volte mi imbarazza. È strano, sarà perché sono cresciuta solo con mamma e le mie sorelle, quindi, non ho mai conosciuto bene papá, perché lui lavora qui in Spagna da molti anni,  io vivevo in Italia quindi non ho mai avuto un rapporto legato e affettuoso , tantè che quando vedevo le mie amichette con i loro papá, per me era una cosa strana. Forse la morte di mamma, ci sta facendo legare di piú, e piano piano sto imparando ad amarlo e a conoscerlo.

Infatti, sono del parere, che niente accade senza un perché, forse la morte di mamma è servita a farmi conoscere l'amore verso un padre, che fino a un anno fa, non sapevo nemmeno cosa fosse, e sinceramente, non ne immaginavo nemmeno l'esistenza. Anche se mi imbarazzo, sono consapevole del fatto, che se un giorno lui non ci sarà, sentirò la sua mancanza in un modo straziante. Nemmeno voglio pensarci, mi prende l'angoscia.

Appena finito di studiare, inizio a cucinare, petto di pollo speziato e un insalata di carote.

Adoro la mia cucina, piccola, giusto per una bassa come me, sembra la cucina di Barbie, tutta colorata di verde e decorata da disegni floreali.

Ad un certo punto sento vibrare il cellulare,  è una notifica di facebook, una richiesta di amicizia, e penso: "sarà un altro scemo che mi aggiunge per chiedermi di andare in discoteca per pruomovere se stesso come PR " invece, clicco e mi esce lui  Johan Pablo "cosaaaaa luiiii"???? No non è possibile.

Perché mi aggiunge? Così dal nulla, dopo una lezione di pittura. Poi ripenso alla frase, e mi vengono altri dubbi in testa.

Magari mi ha aggiunta perché mi ha vista tra gli amici di altri.

Preferisco pensare a questo e non al fatto che possa piacergli, anche perché è un uomo adulto e io sono piccola per lui.

innamorata di un professoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora