Gli occhi che esaminavano le lettere stampate sulla carta ingiallita, le lenti degli occhiali che facilitavano la lettura, e l'incontrollabile voglia di conoscere il finale della storia, nonostante fosse la terza volta che Louis rileggeva quel libro. Aveva osato diverse volte chiamarlo capolavoro. E sul più bello, sul punto in cui il castano aveva il fiato sospeso, ecco che il campanellino sulla porta suonò ed una signora ben piazzata fece risvegliare il giovane lettore da quello stato di trance. Il ragazzo alzò lo sguardo oltre le lenti e poi anche il volto, salutando cordialmente la signora. Cercò di soddisfare il più velocemente possibile il suo desiderio di "trovare un libro bellissimo da regalare alla mia nipotina".
Dopo il lavoro, come sempre, Louis andò a casa a spalmarsi sul divano con una birra e la partita che la sera prima non era riuscito a vedere. Già, questo era l'altro lato di Louis, ma decisamente quello che gli piaceva di meno. Dopo una mattinata passata in libreria a mettere a posto i nuovi arrivi o a leggere, i suoi occhi erano troppo stanchi per vedere i giocatori attraverso lo schermo della televisione quando era senza occhiali, ma infondo non era poi così importante.
Il campanello suonò dopo mezz'ora e Louis imprecò a voce decisamente troppo alta quando si ricordò che doveva uscire con Zayn. Si alzò in fretta e non si curò nemmeno di passarsi una mano tra i capelli scompigliati prima di andare ad aprire la porta e lasciare un bacio sulle labbra del moro.
"Non ho voglia di uscire oggi, stiamo a casa?"
Il moro non rispose nemmeno, si sedette sul divano e prese un sorso dalla birra già aperta di Louis, sapendo che sarebbe bastata come risposta.
"Leggi ancora quella roba?" indicò il libro che Louis aveva lasciato aperto sul tavolino di vetro.
"Quella roba? Andiamo Zayn, lo sai che lo amo. E poi sono sicuro che se ci provassi, anche tu po-"
"Sì, sì, okay. Lo hai detto cinquanta volte." Zayn portò una mano a scompigliare i capelli del più grande.
"Lo so, e continuerò a dirlo."
"Come io continuerò a dire che sei bellissimo, vero?" lo guardò con il suo solito sguardo perso, quello che dedicava solo e soltanto a lui. Due anni prima non avrebbe mai creduto di potersi innamorare di qualcuno fino a tal punto.
"Magari un giorno sarò vecchio e rugoso e non mi vorrai più, ma quello - disse, indicando il libro - non invecchierà con me."
"Smettila di fare l'intellettuale, Tomlinson" e non gli diede nemmeno il tempo di ribattere, ché una piccola spinta gli bastò a farlo stendere con la schiena aderente al divano. Il moro si mise a cavalcioni su Louis per baciarlo e passargli una mano sotto alla felpa e l'altro non sembrò affatto contrariato.
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"Mi... servirebbe questo saggio" il ragazzo porse un bigliettino a Louis con mano tremante. Il commesso vi trovò titolo e autore del libro scritti velocemente e con una matita poco appuntita. Il castano si limitò ad annuire e cercare il testo tra gli scaffali, allungandolo poi al cliente.
"Fanno tredici euro e venti centesimi" recitò cortesemente, aspettando di ricevere le banconote da incassare. No, niente banconote, solo monetine da uno e due euro, e questo portò Louis a sospirare. Odiava la matematica, e contare i soldi veniva etichettato come matematica.
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"Zayn, finiscila" ripetè Louis per l'ennesima volta, quando si rese conto che Zayn non aveva alcuna intenzione di smettere di strusciarsi su di lui.
"Eddai, non fare così" gli alitò accanto all'orecchio, facendolo quasi rabbrividire.
"Non so se lo hai notato, Malik, ma io sono al lavoro e tu ti stai strusciando su di me. Sai benissimo che non potrò resisterti ancora per molto."
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Together we stand, divided we fall !Zouis¡!Larry¡
FanfictionLouis vive a Roma, è fidanzato con Zayn da anni ormai. Sono felici insieme, ma un giorno vedrà un ricciolino entrare nella libreria in cui lavora. Dal testo: "I-io ti ho pensato molto ultimamente" Harry deglutì, sentendo la bocca asciutta e le guanc...