00

6 1 0
                                    

consigliata la lettura con paradise dei coldplay <3

Sono sotto la doccia, l'acqua che scorre bollente non mi aiuta però a ragionare. Continuo a pensare senza sosta, a pensare a ciò che avevo fatto non era giusto.

Alla fine ne avrei rimesso io, sarebbe stata una questione di tempo prima che la situazione mi si ritorcesse contro, come ha sempre fatto d'altronde. Sono stanco di questa storia, voglio chiuderla o in un modo o nell'altro.

Stare tra le sue braccia era un paradiso, non riuscivo a esprimere quanto fosse appagante sentire il profumo dei suoi capelli, vedere da vicino il verde vivido dei suoi occhi, come se fossero degli smeraldi continuamente colpiti dal sole, e poi poter assaporare le sue labbra rosse per il troppo freddo.

Vederlo di mattina con i capelli arruffati e scompigliati che solitamente teneva con una bandana, osservarlo ridere di gusto mentre mi prendeva in giro per la mia (poca) altezza, tenergli la mano così saldamente che quasi non passava la circolazione.

Per quanto riguarda le mani prese, avevamo una cosa nostra. Quando ci tenevamo la mano solitamente lui la stringeva un pochino di più tre volte, quello significava ti amo. Ora che ci peso lo faceva tanto spesso, era una delle tantissime cose che lo rendevano una delle persone più uniche della terra

La mia persona. Quella che mi ero fatto scappare per un'immensa stronzata. Quella che è andata via dopo un mio sbaglio.

I ricordi erano incastonati nella mia memoria, come se fossero indistruttibili da quello che è il trita carta della mente umana. Quei ricordi li immaginavo come libri nell'immensa libreria che è la mia mente, povero me che dovevo riuscire a tenerla in ordine così da non impazzire.

Ovviamene gli scaffali che riguardavano Harry erano tanti, era un po' in tutti gli scomparti della mia vita grazie a tutti i momenti che abbiamo passato insieme, belli o brutti che fossero. Alla fine era diventato un'abitudine, tutto ciò di cui avevo bisogno in questo momento.

the habit that i can't break.

Non sarebbe più successo, tutto per un mio sbaglio. Continuerò, forse per sempre, a chiedermi cosa io avessi di sbagliato quella notte, perché ho reagito così alle sue provocazioni. Erano continue ormai, avrei potuto comportarmi come già facevo gli altri giorni ossia facendomi scivolare tutto ciò che aveva da dirmi addosso. Era tutto più semplice stando indifferenti davanti alla realtà dei fatti, mi sentivo meglio a non far vedere i miei sentimenti.

Il perché di questo comportamento non era pervenuto nella mia mente, nemmeno dopo giorni e giorni che ci pensavo stando giorno e notte sveglio per questo. Mi tenevo a stento in piedi nella doccia, non riuscivo a ingurgitare nemmeno un pezzetto di pane per paura di  volerlo vomitare.

Oggi era diverso, me la sentivo. Mi sono svegliato con una forza di volontà pazzesca e ho quindi deciso di alzarmi dal letto ormai sfatto dopo averci dormito. Ero sceso a fare colazione e mia madre mi mancava più che mai quel giorno.

Mi mancava ogni giorno il suo sorriso caldo e confortante che illuminava la stanza, quella donna era la mia forza ed era inconsapevole di questo. Non mi piace mai parlare di lei, non mi piace pensare che sia svanita per sempre. Non è mai stata una donna debole, ha combattuto tanto la mia mamma.

E ora erano due le persone a mancarmi così tanto, lei e Harry.


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 05, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

paradise | larry stylinson |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora