Sono una maga??

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Il Dottore aveva detto -Non puoi più viaggiare con me, ti farai solo del male e finirai per morire, sei troppo piccola...- e poi mi aveva abbandonato.        
Uscii dal T.A.R.D.I.S socura di essere a casa, la porta si rinchiuse e poi... "ma quello non è un canale di Venezia" pensai -Dottore  aspetta, Dottore...- ma ormai era troppo tardi.
Quello che stavo vedendo era l' East River, mi trovavo sotto il William bug Bridge. Mi guardai in torno e...
"sono in uno spiazzo industriale?" Al centro c' era un enorme magazzino ricoperto di graffiti e le finestre sbarrate da assi -Proprio un bel posto dove vivere, non è vero Dottore? Riportami a casa almeno!- Urlai agitando un pugno in aria.
Poi la vidi e mi mancò il fiato, come potevo non averla vista prima? C' era una villa di cinque piani sul tetto del magazzino, delle scale portavano fin la su.
A quanto pareva ci abitava qualcuno che mi aveva sentito, un ragazzo sui 15 anni di carnagione scura (afroamericano) e una ragazza, poco più piccola dell' altro, bionda con un ciuffo di capelli tinto di rosso uscirono e mi guardavano da in cima le scale.
Scesero e mi salutarono (parlavano in inglese probabilmente, ma grazie al T.A.R.D.I.S riuscivo a comprenderlo senza alcuna difficoltà, il T.A.R.D.I.S aveva sistemato, in qualche modo la mia dislessia anche se quello stupido del Dottore diceva che fosse impossibile, d'altronde, sono o no la Seconda Ragazza  Impossibile?)
Stavo dicendo?
Ah, si.
Ci presentammo, si chiamavano Sadie e Carter Kane, erano fratelli, anche se non si assomigliavano  per niente.
-Sei un altra maga, un' altra discendente di un faraone, no?- Mi chiese Sadie -Maga? Io?- Riuscii a dire -Altrimenti come fai a vedere il Ventunesimo Nomo? E che ci fai qui?- Mi chiese Carter -Em- non ero sicura su cosa rispondere loro, mi potevo fidare? Potevo parlare del Dottore?...no, meglio di no. -Non lo so!- Risposi, sicura che mi avrebbero assillato con una miriade di domande come "non è possibile che non sai da dove vieni, chi sei veramente?" O "Cosa vuoi da noi, bugiarda" e invece mi chiesero -Qual è il tuo cognome, o quello di tua madre?-
Domanda piuttosto bizzarra, no?
Di solito usavo il cognome del mio padre adottivo, ma chi sa perché dissi -Bernardi, mia madre si chiamava Marta Bernardi- -Bernardi? Sei Italiana? E pure parli così correttamente l'inglese...ok questo non è importante. Carter, ti risulta qualche Bernardi nella lista dei discendenti dei faraoni?- chiese Sadie al fratello -In effetti si. Benvenuta al Ventunesimo Nomo, anche detto la Casa di Brooklyn-
Era successo tutto un po' troppo in fretta, in meno di un ora ero passata da viaggiare con il Dottore a vivere in una villa accogliente piena di maghi con  una scimmia, Khufu, e un coccodrillo, Filippo di Macedonia.
Imparai a incanalare il potere degli dei è per chi sa quale ragione scielsi Nut la dea del cielo. Ripresi ad andare a scuola (che noia, non sai quanto mi mancasse il Dottore), il pomeriggio facevi i compiti e studiavo magia.
L' anno seguente arrivarono i problemi, Apophis il dio del caos, o meglio, il caos in persona. Un lungo serpente rosso che voleva distruggere la Terra (quello dell' immagine) ed un altra volta contribuii a salvare il mondo (i ringraziamenti dopo).
Passai un altro anno lí finché non incontrai quello strano uomo sulla sedia a rotelle.

L'UNIONE DI TRE MONDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora