1|| "Abby?"

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1-"Abby?"

La sveglia suona e mi fa cadere dal letto. Sono le cinque del mattino, in diciott'anni della mia vita è la prima volta che mi sveglio così presto.

Ebbene oggi è il mio compleanno, ma sarà il compleanno peggiore della mia vita quindi non ho nessun motivo per essere felice. E pensare che fino a ieri la mia vita era perfetta, mentre ora tutto ciò che c'è intorno a me e tutto ciò che mi sono creata in questi anni è crollato.

Ho vissuto per anni nella menzogna, una menzogna costruita dai miei genitori con i loro fottuti soldi e le loro fottute bugie.

Cos'è successo? Beh, come dire... il mio ragazzo, che ormai si può definire ex, stava con me solo perché i miei genitori lo pagavano e questa cosa è durata per ben cinque anni. Naturalmente la sua risposta quando gli ho urlato in faccia che sapevo tutto è stata: 'All'inizio erano solo soldi ma poi ho iniziato ad amarti', Il suo doveva essere proprio vero amore dato che ogni volta che litigavamo si scopava la mia migliore amica, o meglio ex migliore amica definita come troia del giorno dopo.

Che altro dire. I miei avevano smesso di amarsi da ormai più di dieci anni ma continuavano a vivere insieme per non perdere i soldi di mio zio. Ho scoperto di avere anche qualche fratello e sorella sparsi per il mondo, persone che non ho mai conosciuto e non conoscerò mai. Mia madre fa la puttana in un locale vicino a casa mia ed è per questo che riportava a casa tanti soldi, mio padre fa qualche lavoro sporco di cui non voglio avere niente a che fare. Penso anche che quello che definisco mio padre in realtà non lo sia ma non mi andava di chiederglielo.

Scoprire tutte queste cose in un giorno è stato devastante, per questo ora sono qua, fuori casa con due valigie in mano. Ho chiamato un taxi da circa venti minuti ma ancora non è arrivato.

Mi siedo a terra e accendo il mio nuovo telefono regalatomi dai miei genitori, l'ho trovato tra le cose di mia mamma e sinceramente non so neanche se era per me. Ho deciso di prenderlo perché non voglio più avere a che fare con le vecchie persone che hanno fatto parte della mia vita, sto per cambiare città e voglio lasciarmi alle spalle tutto il passato.

Dove sto andando? New York.

Una grande città che mi aiuterà a dimenticare tutto ciò che mi è accaduto, prima di andare a dormire ho fatto qualche ricerca e ho trovato un paesino non molto popolato in cui sono sicura potrei trovarmi bene. Ho affittato un piccolo appartamento in cui vivrò da sola, non ho nessuno che potrebbe venire con me. Fortunatamente ho un conto privato in banca con una mia password che i miei non sanno, quindi per un po starò bene con i soldi. Mi troverò un lavoro e tutto andrà bene. Giusto?

Il taxi si ferma davanti a me e per un attimo pensavo mi schiacciasse le dita dei piedi, faccio mettere nel portabagagli le mie valige dall'autisa e salgo nei sedili posteriori dell'auto.

Nel giro di un'ora siamo all'aereoporto, prendo le mie valigie e vado dentro. Il mio volo sta per partire e cavolo sono in ritardo.

Corro il più velocemente possibile verso la biglietteria e, anche se si lamentano, riesco comunque a prendere il mio volo.

Nell'aereo non ho nessuno accanto e la ritengo una fortuna, non vorrei avere qualche puzzolente uomo, qualche bambino fastidioso o qualche altra persona insolente o che possa darmi fastidio.

Mi addormento ma non riesco a dormire molto dato che riesco a sognare soltanto le cose orribili che mi sono accadute. Durante il viaggio decido di cancellare il mio profilo Facebook e crearne uno nuovo, aggiungo agli amici soltanto le persone a cui ancora tengo ma nessun parente e familiare. Soltanto mia sorella Lily e il suo gemello Dan. Probabilmente loro non sapranno nulla di questa storia avendo solo 13 anni, i miei fingeranno comunque di essere una coppia felice e di avere una vita perfetta. Lo hanno fatto con me, perché non dovrebbero farlo anche con loro?

Quando avranno compiuto 16 anni se vorranno potranno venire da me, per loro sfortuna non possono venire prima, a meno che i miei non muoiano.

Dopo quelle che mi sembrano infinite ore, arriviamo all'aereoporto di New York. Per mia sfortuna non è quello il posto in cui devo andare io e quindi dovrò prendermi anche il treno. Che felicità insomma.

Prendo le mie valigie e arrivo alla stazione con un altro taxi. Questa giornata sembra non finire mai, e pensare che tra aereo e taxi sono solo le 2.00 p.m e mi aspetta un'altra mezz'ora di treno, non vedo l'ora di arrivare nella mia nuova città. Sto morendo di fame e voglio dormire.

Avendo tutti i soldi che ho mi sono potuta permettere un treno 'speciale', ciò significa che ogni vagone è diviso in mini stanze con due specie di divani, cioè due file posizionate una difronte all'altra con sedili attaccati come quelle delle auto. Questo è uno dei benefici di avere i soldi.

Entro nella stanza 12 e metto le valigie nello spazio sotto ai sedili, poi mi stendo su uno di essi e inzio a leggere un libro tenendolo sospeso in aria.

Qualcuno entra nella mia stessa stanza ma inizialmente non ci faccio molto caso, finchè non sento uscire dalla sua bocca il mio nome.

-Abby?

HI!

So che il capitolo è corto ma aggiornerò presto!

Se non l'avete ancora letta fate un salto a leggere StalkerElly, sono davvero fiera delle visualizzazioni che sta avendo e mi piacerebbe se anche questa ne ricevesse molte!

A presto, ve se ama bellissime <3 -Marika

Save me, and I will save you|| Lorenzo Paggi/Francesco Viti [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora