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Era stata un'estate lunga e difficile e, benché ancora non fosse giunta al termine, Leonard si sentì più leggero quando varcò la porta della segreteria dell'università. Con il respiro smorzato dall'aria torrida di agosto, il corvino osservò la strada e, sentendo il fischio di un treno in partenza, ebbe il primo istinto di correre per raggiungerlo, ma sapeva di non poterlo fare. Aveva un appuntamento prima di tornare a casa, quindi girò a destra e si avviò a passo spedito. I motori delle auto nelle orecchie, la presenza della gente tutto intorno a sé, i negozi ad attirare il suo sguardo, il ponte sopra il canale puzzolente per l'acqua stagnante, ed il marciapiede dissestato su cui inciampava con la punta delle scarpe. Mescolato in quel caos si sentì più al sicuro che nel suo piccolo e silenzioso paesino. Nonostante fosse passato più di un mese dalla sagra, lui e Frans erano ancora sulla bocca di tutti, quindi, essere insignificante per qualche ora, non fu affatto una brutta sensazione. Superato l'ennesimo attraversamento pedonale dal semaforo verde fin troppo breve, il corvino percorse velocemente gli ultimi metri ed arrivò al punto d'incontro. Sotto il gigantesco orologio della piazza, c'era Oliver. Fu sufficiente che anche il fratello si accorgesse della sua presenza per farlo arrivare di corsa. 

Leo! *lo abbraccio*  Com'è andata?! Cosa ti hanno detto!?

*sorrido* Da oggi sono ufficialmente uno studente universitario!

Fantastico! Quindi da settembre potremo vederci molto più spesso! Oh, prima che me ne dimentichi! *mi stacco e frugo nello zaino porgendogli un pacchetto regalo* Congratulazioni! 

Prendendo il regalo tra le mani, il corvino lo osservò sorpreso per un momento e poi lo scartò impaziente. In effetti il giorno prima il minore gli aveva detto di avergli preparato una sorpresa per festeggiare la sua borsa di studio, inutile dire che non aveva accettato alcun tipo di rifiuto da parte sua, nonostante avesse tentato in tutti i modi di spiegargli di non aver bisogno di alcun premio. Esserci riuscito era già una vittoria. Una volta aperta la scatolina, un ampio sorriso si dipinse sul volto di Leonard, era esattamente ciò che aveva immaginato, perfetto. Erano due cellulari, uno nuovo di zecca, chiaramente di ultima generazione, mentre il secondo era un modello più vecchio, ma infinitamente più semplice, con i tasti grandi ed uno schermo facilitato. 

In questo modo, anche se dovessi venire a lezione tutti i giorni, potrai tenerti in contatto con Frans! *prendo il mio cellulare* Aspetta, ti do il mio numero! *mi fermo mentre sto digitando* - Forse avrei dovuto aspettare che me lo chiedesse lui... -  C-Così, sempre se vuoi... Ovviamente non voglio insistere troppo! So che sarai molto impegnato quindi non ti disturberò troppo spesso, promesso!

Oliver *lo abbraccio* Grazie... grazie mille! *chiudo la scatola e appoggio una mano sulla sua spalla* Ovviamente voglio il tuo numero, ma cerca di calmarti, respira! Vieni, andiamo a sederci da qualche parte, così mi mostri come funziona questo aggeggio!

Una volta che si furono seduti al bar più vicino, e dopo un veloce tutorial, finalmente Oliver sentì l'agitazione scemare. Era dal matrimonio che lui e Leonard non si vedevano ed organizzare quell'uscita si era rivelato davvero difficile. Erano riusciti a trovarsi solamente perché il corvino era dovuto andare di persona per sbrigare la burocrazia necessaria ad iscriversi all'università, ma aveva affrontaro un periodaccio, quindi Oliver non gliene faceva una colpa, nonostante ciò gli era mancato davvero molto e faticava a nasconderlo. Si erano sentiti spesso al telefono, questo gli aveva permesso di capire ancora meglio quale persona fantastica fosse suo fratello, se solo non fosse stato per suo padre lo avrebbe sicuramente invitato a vivere con sé e la madre, anche se, con ogni probabilità, avrebbe ricevuto un no come risposta. Leonard aveva Frans in montagna e non lo avrebbe mai lasciato, nemmeno per lui. 

*prendo una cucchiaiata dalla mia coppa gelato e noto le sue occhiaie* Leo... come vanno le cose? 

*bevo un sorso di spremuta e rilasso le spalle* Adesso che ho risolto anche questa questione e non devo più pensarci, meglio *sospiro* Piano piano tutto sta andando come deve, anche se, dopo quel giorno, ne sono successe tante... 

Se inizialmente i problemi riguardavano solo le interazioni con gli abitanti del villaggio, una volta che la polizia aveva scoperto che la sua aggressione era stata organizzata dalla madre di Frans, la situazione si era fatta tesa. Piano piano i nomi dei colpevoli erano saltati tutti fuori, e, partiti i processi, la donna era stata condannata ad una pena minore, un paio di anni di carcere da poter ridurre in caso di buona condotta. Il signor Bergman, a differenza delle altre persone coinvolte, non aveva voluto pagare per evitare la prigione alla moglie. Dalla sentenza, nessuno dei loro compaesani si era più permesso di ghettizzarli, anzi, alcuni di loro spesso offrivano a Frans dei lavoretti nelle proprie case o fattorie. Difficile fare i duri sapendo che le tue azioni possono avere delle conseguenze, per quanto queste possano essere apparentemente blande ed insufficienti. Per chi ha sempre vissuto tra i monti, rischiare di finire dietro le sbarre in una grande città, anche se per poco, era il peggior inferno possibile, per non parlare del dover pagare multe, in un villaggio che vive principalmente di baratti, un errore simile può mandare sul lastrico una famiglia.

Tua madre? *prendo un'altra cucchiaiata

Sta bene *sorrido* Risolta la questione di mio padre ha recuperato il rapporto con i suoi genitori e ripreso in mano l'impresa di famiglia. Viene a trovarci quando ha ferie, ma è felice di essere tornata a lavorare. Sa che sono cresciuto e, soprattutto, che c'è qualcuno che si prende cura di me, quindi è tranquilla.

Non vedo l'ora di conoscere Frans! *finisco il gelato* Magari potrei venire da te questo weekend, che ne dici!? 

Sarebbe fantastico! *sentendo suonare l'ora appoggio i soldi sul tavolo e mi alzo* Scusa, ma ora devo tornare...  

*lo abbraccio* Ci vediamo sabato! Avvisami quando arrivi e salutami Frans! 

 *rispondo alla stretta affettuosamente* Contaci! A sabato!

1 X 1 - "In every moment, always and forever, me for you and you for me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora