Un cielo nero, coperto di nubi, la pioggia che s'infrange contro le finestre, il vento che agita le serrande, un tempo che porta con sé il freddo e gela il sangue. Mentre il sonno tarda ad arrivare, non resta che rimanere immobili, nel buio e nel silenzio, il cuore che trema e l'animo colmo di paura. Mentre il resto del villaggio scendeva lento nella quiete notturna, all'erta a causa del temporale, lo stesso non si poteva dire di Leonard e Frans. Nelle menti dei due ragazzi il riposo era lontano così come le preoccupazioni su quanto stesse accadendo all'esterno, c'era ben altro a guidare i loro pensieri e, soprattutto, i loro corpi. Un odore etereo e pungente di alcol riempiva l'aria della stanza, ormai anche l'ultima bottiglia di birra giaceva vuota in un angolo, non un solo goccio ne era andato sprecato mano a mano che la situazione era andata scaldandosi. Senza prendersi nemmeno il tempo per spostarsi nella camera da letto, erano rimasti sul divano, stesi uno sull'altro, assaporandosi in lunghi baci. Frans sentì sopraggiungere una vampata quando Leonard gli morse leggermente il labbro inferiore spostandosi lungo il collo per ghermirgli un lembo di pelle tra identi. Andava a fuoco nonostante fosse già in intimo, sottili gocce di sudore gli imperlavano ogni centimetro scoperto solleticandolo lungo i muscoli tesi. Ogni volta che il corpo del corvino strusciava contro il suo, le mutande lo stringevano in modo sempre più doloroso ed il sangue cominciava a pulsargli nelle orecchie facendogli girare la testa. Trattenendo il respiro, il biondo strinse le mani contro il tessuto del divano e soffocò un gemito spostando la testa di lato, era sempre più impaziente, non avrebbe resistito per molto a quella lenta tortura. Accogliendo la sua supplica, il compagno si sollevò spostandosi di lato e, una volta perso il contatto, un soffio d'aria fresca lo attraversò lungo il petto.
*appoggio la mano sulla guancia di Frans e gli do una veloce carezza* Aspetta *finisco di spogliarmi*
Se Leonard avesse saputo prima che, con qualche sorso di birra, la libidine di Frans si sarebbe surriscaldata fino a fargli prendere volontariamente l'iniziativa, gliel'avrebbe offerta molto prima. Il montanaro si era sciolto come burro al Sole gettandoglisi addosso ed ora lo osservava languidamente, steso tra i cuscini di un divano troppo piccolo perché potesse stendervisi completamente. Di certo però la parte migliore era la sua erezione, il membro era così teso da mantenere sollevato l'elastico delle mutande ed ora lo tentava, vulnerabile ed inumidito, già smanioso di liberarsi. Erano bastati pochi preliminari per raggiungere quel risultato, l'inesperienza del biondo era adorabile, era evidente che, nemmeno nei suoi sogni più reconditi, avesse mai immaginato che, stimolati i punti giusti, si potesse provare un simile piacere e lui era ben disponibile ad aiutarlo a scoprirli tutti.
L-Leonard... *stringo forte la sua mano* Sono... Pronto...
*tengo salda la presa* Va bene, cerca di rilassarti *lo bacio*
Senza lasciare andare il contatto, Leonard aiutò Frans a sollevarsi leggermente in modo da avere abbastanza spazio sul divano anche per sé, dopodiché, con la mano libera, ne percorse il petto soffermandosi con i polpastrelli nei punti di maggior tensione, godendosi il guizzare dei muscoli ed il respiro veloce. Scese poi fino all'ombelico e giunse tra la peluria dorata abbassando l'elastico dell'intimo con la punta dell'indice, gesto che provocò nel compagno un sospiro di sollievo. Il tessuto scivolò poco a poco lungo le gambe e, infine, venne gettato a terra lasciando il proprietario privo di ulteriori barriere a separarne ogni centimetro di pelle dallo sguardo dell'amato. Il corpo del corvino fremette, il desiderio era troppo forte per attendere ancora, quindi agì, abbandonò la razionalità e si sollevò, pronto ad accettare la calda carne dell'altro dentro di sé. Stava per abbassarsi, ma si ritrovò afferrato dal biondo il quale gli impedì di proseguire. Il volto del giovane montanaro era rosso d'imbarazzo, poteva sentirne le mani tremare contro la pelle, se avesse stretto ancora un po' le labbra fra i denti avrebbe cominciato a sanguinare.
Frans *sospiro* Se mi tieni così stretto non riesco a muovermi...
*deglutisco* A-Avevamo detto che, se oggi a-andava bene... *mugolo* I-Io mi sono preparato... C-Come mi hai insegnato tu... Per te!
*arrossisco* Davvero?
Tornando sul divano, Leonard abbassò lo sguardo. In automatico, Frans si coprì il viso con il braccio, pieno d'imbarazzo, ma era tardi per tornare indietro quindi aprì poco a poco le gambe.
Sei sicuro? *mi inginocchio* Non devi farlo per forza... *mi sposto indietro i capelli*
*torno a guardarlo*I-Io lo voglio! Io ti voglio!
Una richiesta così accorata, le parole spezzate come la più dolce delle suppliche, a quel punto niente avrebbe potuto riportare Leonard sui propri passi o convincerlo a desistere dall'ottenere quanto gli stava venendo offerto. Allungando una mano, il corvino portò un primo dito al fascio di muscoli di Frans e, posando le labbra sulle sue, lo penetrò lentamente, una falange dopo l'altra, venendo risucchiato da quel vortice di calore e bisogno. Era rilassato, dunque si era preparato davvero, probabilmente quando era andato in bagno dopo la seconda birra. Il pensiero di essersi perso un tale spettacolo, riempì Leonard di dispiacere, non sarebbe accaduto di nuovo. Tolto l'indice, portò le mani sul poco spazio rimasto del bracciolo del divano al quale Frans si stava sorreggendo, afferrò la stoffa ed entrò. Centimetro dopo centimetro, sentì il biondo irrigidirsi sotto di sé, rimirandolo mentre inarcava la schiena e tratteneva il fiato, tenendo le palpebre serrate per nascondere le lacrime. Una visione eterea, quasi divina.
Respira, Frans *lo bacio sulla fronte* Non comincerò a muovermi fino a quando non sarai pronto anche tu - È così vulnerabile... Mi fa impazzire - Non avere paura, guardami...
Ah~ Leo-Leonard *avvolgo le braccia intorno al suo petto* T-Tu... provi questo?
- Un po' di dolore è normale la prima volta, ma è meglio non spaventarlo oltre - *sorrido dolcemente* Devi solo prepararti meglio... Vuoi che esco?
N-No! *mi scappa un gemito* D-Di più! Voglio, di più!
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1 X 1 - "In every moment, always and forever, me for you and you for me"
Roman d'amourRacconto alternativo della mia storia: "2 X 1 - You have taught me to live well" Cosa sarebbe successo se il sogno d'amore di Leonard Lindgren con Frans Bergman si fosse realizzato. ATTENZIONE ! Questa storia contiene relazioni omosessuali ! SE NON...