Capitolo 6

742 30 50
                                    

"Mi dici che cosa vuoi da me?"

Me lo sta chiedendo guardandomi negli occhi. Sta cercando di fare la forte ma dentro ci leggo tanta fragilità e delusione, forse anche paura... caratteristiche che non le appartengono minimamente e questa cosa mi fa sentire ancora più stronzo. Non se lo merita di stare così e devo rimediare

"Io voglio te" - le rispondo nel modo più semplice e sincero che posso

Mi avvicino lentamente a lei che è rimasta immobile davanti a me. Tiene gli occhi bassi e non riesco a capire cosa possa averle suscitato la mia risposta.
L'abbraccio stringendola ancora una volta al mio petto e le bacio la fronte

"Stai tremando... hai freddo?" - del resto è bagnata come un pulcino anche lei

Si limita ad annuire, ancora senza guardarmi
La prendo per mano e la porto in bagno. Apro il rubinetto della doccia per far scaldare l'acqua e mi rigiro verso di lei, iniziando a slacciarle la camicetta.

"No Giuseppe..."
"Aspetta, non è quello che pensi. Ti chiedo di fidarti ancora una volta di me... e poi deciderai tu se continuare a farlo. Va bene?"

Mi guarda in modo strano, sta cercando di capire le mie intenzioni
E lo so che con quello che sto facendo sto rischiando tanto, se non dovesse capire sarebbe la fine di qualsiasi tipo di rapporto tra di noi... ma devo farle sparire tutte quelle brutte emozioni dai suoi occhi

"Ascoltami... so che sei delusa e arrabbiata. Mi sono comportato da coglione ma ho avuto paura. Paura di aver fatto qualcosa di sbagliato, che tu potessi averlo inteso come un affronto nei tuoi confronti... che non volessi più saperne di me. Stamattina ti ho detto che non volevo perdere la nostra amicizia ma non era vero. Io non voglio perdere te"

Sto continuando a spogliarla e lei, forse rapita dalle mie parole, mi sta lasciando fare senza obiezioni.
Appena ho finito di levarle gli indumenti, inizio a togliermi i miei fino a che rimaniamo nudi entrambi, uno di fronte all'altra

"Posso?" - allungando la mano per prendere la sua

Ancora una volta annuisce e basta.
Mi giro e la porto dentro la doccia sotto il getto dell'acqua calda. Prendo in mano la spugna e, dopo averla riempita di bagnoschiuma, comincio a passargliela su tutto il corpo, stando bene attento a toccarla solo con quella.
La passo sulle spalle, scendo lungo il seno e la pancia per poi passare dietro e risalire la schiena. Verso ancora il bagnoschiuma e ricomincio seguendo la linea del sedere proseguendo fino ai piedi e anche qui risalgo passando all'interno delle cosce stando bene attento a non farla sentire a disagio.

"Ti sei scaldata?"
"S-sì... sto meglio ora... grazie"

Le faccio segno di aspettami lì un secondo, esco e mi asciugo al volo. Con un asciugamano legato in vita torno a prenderla con un accappatoio pulito e l'aiuto ad indossarlo e ad asciugarsi. La porto nella camera degli ospiti e la faccio sedere sul letto, mettendomi vicino a lei

"Stasera dormi qui, fuori sta diluviando e comunque non voglio farti uscire in queste condizioni. Lì sulla sedia c'è la tua maglietta, se poi ti torna il freddo rimediamo anche una felpa. Vado a prepararti qualcosa di caldo da bere... ti aspetto in cucina così parliamo un po', ok?"

Mi alzo ma mi prende la mano e mi fa risedere.

"Quello che hai appena fatto nella doccia è stato... strano"
"Lo so... ma prima ti ho guardato negli occhi e ci ho visto dentro tante cose brutte e non potevo far finta di niente"

Le riprendo la mano e faccio in modo che mi guardi negli occhi

"Voglio che tu stia bene e che torni a fidarti di me. Con quello che ho fatto nella doccia volevo farti capire che prima di tutto vieni tu. Poi penserò a quello che voglio io... o meglio che vorrei. Se ti dovrò conquistare, lo farò. Se dovrò lottare con un altro uomo, lo farò... ma sempre rispettando i tuoi tempi. Potrà essere un'ora, un giorno, un mese... ma io sarò lì per te, in ogni caso"

Segreti e misteri a PalazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora