43. Non capisco cosa ci trovino tutti in te

528 30 4
                                    

Negli ultimi trenta secondi ho girato la testa talmente tante volte da non sentire più i nervi del collo. Mio fratello non sembra minimamente interessato dal fatto che mi sia seduta sulle gambe del suo migliore amico, quindi posso concentrarmi su Jessica. Ho la continua impressione che possa pugnalarmi allo sterno. Giocherella con le unghie, facendole scivolare sulla gonna striminzita. Un ragazzo di cui nemmeno conoscevo il nome, prima d'ora, si è seduto sulle poltrone insieme a noi, dopo essere stato gentilmente invitato da Miranda. «Liam, loro sono i nostri amici. Amici, lui è Liam» La rossa cinge le sue spalle con un braccio e, come se lui non se ne rendesse conto, traccia piccoli cerchietti invisibili sul suo petto. «Allora, vi spiego le regole, nel caso foste rimasti alla versione di questo gioco in cui si chiedeva di leccarsi le scarpe» sorride. «Io dirò qualcosa che non ho mai fatto e, se voi lo avrete fatto, dovrete bere» conclude. 

«Inizio io» interviene Jessica, con voce nasale e scocciata. Trattengo la raffica di pugni che vorrei sferrarle e mi limito a mettere sul tavolo il mio bicchiere. «Io non ho mai... tenuto nascosto qualcosa alla mia migliore amica» dopo aver sorriso sbrigativamente a Miranda, il suo sguardo saetta su Thomas. Sento le sue gambe irrigidirsi sotto le mie. Ad interrompere il loro contatto visivo è Beth che, in una mossa fulminea, butta giù un sorso. 

La guardo a bocca aperta, fingendomi offesa. «Ti avevo detto di essermi fermata a guardare quella serie tv per finirla insieme, ma l'ho divorata in una notte» alza le mani, giustificandosi. 

«Brutta traditrice» mi porto una mano al petto, fingendomi morta. Devo cercare di non attirare l'attenzione su Thomas. 

Anche Ethan beve. 

«Scusa, fratello, ho provato il nuovo aggiornamento di GTA senza di te» dice. Scoppio a ridere, insieme alla mia migliore amica. 

Jessica guarda Thomas, sopprimendo il finto sorriso che aveva in faccia fino a due secondi fa. Thomas riesce a sostenere incredibilmente quello sguardo insistente e velenoso. La bionda sorride di nuovo, ma questa volta sembrerebbe essere meno amichevole. Le sue intenzioni sono chiare. 

«Io non ho mai baciato la sorella o il fratello della mia migliore amica» spiattella infine, bruciando il sangue nel viso di Thomas, che sbianca. Incredibilmente, però, beve. 

Lo guardo storto, ma poi mi ricompongo, per non destare sospetti. 

«Alla partita» spiega, deglutendo visibilmente. Mio fratello fa un cenno con il capo e scrolla le spalle, rilassato. Tiro un sospiro di sollievo, ma le tensione nella stanza rimane. 

Anche Beth butta giù un sorso. «Non è un segreto» dice tranquillamente, fulminando Miranda con lo sguardo. Adoro la mia migliore amica. 

Miranda apre la bocca per ribattere, ma poi succede qualcosa. I suoi occhi si illuminano e le sue labbra si piegano in un sorriso furbo. 

«Io non ho mai fatto sesso con il fratello o la sorella della mia migliore amica» sibila. 

I miei occhi si riducono a due fessure e le mani di Thomas si stringono in due pugni, nel giro di un secondo. Come osa? Voglio dire, mi conosce, per caso? Chiaramente è sicura che sia successo qualcosa. Ethan mi guarda storto per un secondo, ma poi cambia immediatamente espressione. 

«Praticamente tutti i giorni. Hai presente, Miranda, quanti giorni ci sono in un anno? Già, lo so, non tutti hanno questa fortuna» l'attenzione si sposta immediatamente su Beth, che ingoia tutto il contenuto del bicchiere in un sorso, per poi ripoggiarlo sul tavolo con un tonfo. Abbozza un sorriso soddisfatto. 

«Ehi, vacci piano» mio fratello poggia una mano sulla spalla. Lei afferra la sua mano e se la poggia su un fianco. Sarei tentata di scoppiare a ridere in faccia a Miranda, ma devo trattenermi. 

Improvvisamente, qualcuno mi fa tornare alla realtà. Liam, il ragazzo sconosciuto, si schiarisce la gola. «Sto per sparare una cosa scontata, ma ... io non ho mai detto "ti amo" credendoci»  qualcuno scoppia a ridere, poi dei bicchieri si sollevano. Beth e mio fratello, chiaramente, si guardano, prima di scambiarsi un veloce bacio a stampo. Miranda li guarda storti, ma non beve. Me lo sarei aspettata. Io e Jessica beviamo. Cerco di non incrociare lo sguardo di nessuno, per evitare la domanda "Bryent, no?", quindi mi concentro su un'altra cosa. Jessica. Sta aspettando qualcosa: Thomas. Lo guarda insistentemente, in attesa che alzi il bicchiere. Ma niente. Resta immobile, facendo spallucce. 

Resto leggermente spiazzata, come tutti gli altri. «Thomas?» lo richiama Jessica, sorridendo.

Lui non si muove, resta fermo sotto le mie gambe, con le braccia aperte stese sui braccioli della poltrona. Mi avvicino a lui, con un'espressione che chiede chiaramente spiegazioni. Inarco le sopracciglia. «Che c'è?» domanda lui semplicemente, degnandomi soltanto di una smorfia. 

«Bevi, Thomas... stiamo insieme da mesi» insiste Jessica in uno sbuffo, facendosi sentire da tutti. 

«Non esattamente: abbiamo chiuso da mesi» la corregge muovendo le dita in aria. «E, la domanda non era se fossi mai stato con qualcuno» dice. 

«Non importa, tu mi hai detto "ti amo" un sacco di volte. Sai, quando due persone fanno sesso? Di solito si dice alla fine... come facevi tu» afferma lei decisa. 

«Jessica, ti dispiace?» abbaia ciuffetto. «Non penso che a loro interessino le cazzate che ti dicevo dopo... lo sai, ecco... » lo guardo sorpresa. «E poi Liam ha specificato "credendoci"» le spiattella in faccia alla fine. 

Guardo entrambi allibita. Thomas sta affermando tutto con talmente tanta da calma da sorprendermi e, Jessica, inutile dirlo, sembra non aver mai spalancato gli occhi così tanto in vita sua. Si alza dal divanetto, piuttosto offesa e trascina le sue rinomate chiappe in un'altra stanza. Non vedo l'ora che se ne vada, quindi, se possibile, la caccerò. 

Mi alzo dalla poltrona, imitando il suo gesto, e la seguo. «Le faccio vedere dov'è la porta» dico semplicemente. Mentre lascio il salotto, l'unica cosa che sento è la musica ancora bassa e Beth che dice qualcosa - «Hai bisogno che la faccia vedere a te, Miranda?». 

«Jessica, cara, l'uscita è da questa parte» sono tentata di afferrarla per le spalle e mandarla fuori, ma evito il contatto fisico. «Sai, è esattamente la stessa da cui sei entrata... non c'è nulla di complicato»

Si volta di scatto, assottigliando gli occhi e serrando le labbra in un'espressione tutt'altro che amichevole. «Tu non mi piaci, piccola stronza» sibila, senza smuoversi. Incrocia le braccia al petto. «Non capisco che cosa ci trovino tutti in te. Insomma, la tua unica abilità è mangiare gli avanzi dal piatto di qualcun altro» mi scruta ben bene, sicura che non abbia una risposta. 

«Be', all'inizio non piaccio a nessuno, ma quando mi hanno davvero iniziano a chiederne ancora. E, considerando che ti sei fatta usare come una bambola per il sesso per anni, diciamo che l'avanzo, tra voi due, sei tu. Io sono solo riuscita a prendere ciò che volevo senza perderci nulla, a differenza tua» mi decido ad afferrarla per le spalle e spingerla fuori dalla porta.

«Buon Natale, stronza» sorrido nel modo più falso che mi riesce e, dopo aver fatto passare anche Miranda, richiudo la porta sul loro naso. 




N.D.A.

- Scusate ma scrivere cose così da diabla mi piace troppo,
Elle

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora