Capitolo 12: Addio

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Venni praticamente scaraventato giù dal letto, rabbrividendo alla perdita delle calde coperte e venendo a contatto con l'aria fredda del mattino.

<Izuku ma che fai?>

<Muoviti Den!> alza la voce tesa da un'energia ed una tensione esagerati, senza guardarmi, voltato di spalle mentre si abbottona la camicia del suo solito pallido colore.

Ancora intontito dal sonno, mi stropiccio gli occhi, mugugnando per un lieve dolore alla base del collo, probabilmente dovuto alla mia postura scomposta.

Non appena mi alzo in piedi, quelle iridi verdi si puntano su di me, facendo illuminare il volto del mio amico con un ampio sorriso.

<Buon compleanno!> dice, alzando le braccia al basso soffitto.

<Eh? Ah si, buon compleanno...> rispondo sbadigliando.

<Denki ma ce la fai? Oggi è il tuo di compleanno!>

Smetto per un istante di muovermi, strabuzzando poi gli occhi e gettare le braccia al collo del verdino.

<Hai ragione! Tanti auguri a me!> esulto con una risata.

Izuku scuote la testa, sorridendo esasperato.

Prendo i miei vestiti e comincio ad indossarli di fretta, rischiando così di inciampare nei miei stessi pantaloni.

Quando finisco, il sorriso si è cancellato dalle labbra del verde che ora mi scruta serio.

Sospiro, appoggiandomi le mani sui fianchi.

<Izu hai qualcosa che ti frulla in testa da giorni. Ti dispiacerebbe mettermene al corrente? Sembra importante.>

Scuote ancora la testa, coprendo gli occhi con una fitta coltre di fili verdi.

<Non so quanto tempo abbiamo, ore, minuti, forse giorni, ma... dobbiamo muoverci. Non ho un buon presentimento.>

Non capisco il significato delle sue parole, però di una cosa sono sicurissimo, se si comporta così deve avere una motivazione molto forte.

<Capisco, credo... però credo che il tempo per fare colazione ci sia comunque, no?>

Il mio amico annuisce pensoso e leggermente a disagio, deduco dal vedere come si sta toccando le dita.

Con uno scatto, lo prendo per un polso, partendo di corsa per arrivare in mensa, nel tragitto per poco non investo qualche ragazza mentre Izu soffoca un piccolo grido nel vedermi avvicinare alle scale senza rallentare.

~Midoriya POV~

Per poco non ho rischiato la morte! Appena arrivato al nostro solito tavolo e mi ha lasciato andare il polso, gli ho tirato un pugnetto sulla spalla, facendolo ridere.

Prendiamo da mangiare, o meglio, Denki si sceglie la colazione, mentre io riempio il vassoio senza realmente guardarlo, di fretta, pensando ad altro.

È da quando mi sono svegliato che provo una sensazione orribile; una morsa mi stritola il petto, ho persino creduto di sentire qualcosa rompersi.

Kacchan...

Come sta? Voglio saperlo.

Potrebbe essere già partito. O in viaggio verso il suo clan. Questa è una cosa che ancora non so.

Ritorno al tavolo, sbattendo il vassoio di fronte al biondo, facendolo girare verso di me.

<Izu...> mi chiama, indicando alla sua sinistra.

<Giorno Izuku, tutto bene? Cra!>

<Ehy, è successo qualcosa?>

Le iridi dorate del mio amico non smettono di fissarmi in silenzio, sbocconcellando una fetta  di pane.

Non senza di te - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora