Capitolo 1: Il binario 9 e ¾

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"Ali sbrigati, faremo tardi", urlò il suo migliore amico dal piano di sotto.
"Sto scendendo", rispose.
"Buongiorno", disse non appena arrivò di sotto, poi rivolgendosi al suo migliore amico "Non capisco tutta questa fretta Draco, sono ancora le 9".
"Non voglio perdere il treno il mio primo anno ad Hogwarts, Black", rispose lui. "Siamo pronti?", chiese Draco, "Bene, si parte!".
Impiegarono un'ora e mezza per arrivare alla stazione di King's Cross, il treno per Hogwarts partiva alle 11:00.
Per tutto il viaggio, Lucius Malfoy, padre di Draco, non fece altro che raccomandare il figlio "Non parlare con i traditori del proprio sangue, stai lontano dai mezzosangue e non socializzare con Potter".
Si, Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto, colui che ha sconfitto il Signore Oscuro, avrebbe frequentato insieme a Draco ed Alice il suo primo anno ad Hogwarts.
Erano le 10:50, era arrivato il momento.
Draco salutò il padre e la madre e, dopo che Alice si beccò uno sguardo assassino da Lucius, i due si avviarono al treno.
Ad un certo punto, Alice si girò verso i Malfoy, corse ed abbracciò Narcissa, la madre di Draco "Grazie per tutto quello che hai fatto per me", inutile dire che Lucius se n'era già andato.
Doveva molto alla famiglia Malfoy, soprattutto a Draco e Narcissa, o Cissy come la chiamava lei.
L'aveva accolta come una figlia, quando a soli 8 anni sua madre, Viviana, era venuta a mancare, uccisa per chissà quale motivo.
Suo padre, Sirius Black, le era stato portato molto tempo prima, aveva poco più di un anno quando venne arrestato e rinchiuso ad Azkaban, accusato di omicidio.
Alice,però, era fortemente convinta che fosse del tutto innocente.
Narcissa l'aveva cresciuta fino ad ora, come ha cresciuto Draco, senza alcuna distinzione sul fatto che Alice non era davvero sua figlia.
Ma lei e Viviana erano migliori amiche sin dal primo anno di Hogwarts, Narcissa non poteva permettere che la ragazza finisse in orfanotrofio.
Dopotutto lei era la sua madrina, del padrino, invece, nessuna traccia.
Alice aveva da subito provato affetto verso di Cissy e Draco.
Draco era il suo migliore amico, quasi un fratello e lo stesso era per lui.
Non le aveva mai fatto pensare il fatto di non essere una Malfoy, o che suo padre fosse un assassino, insomma l'aveva accolta a braccia aperte ed era cresciuto con lei.
Mentre per Lucius Malfoy era diverso.
I primi tempi la ignorava, come se fosse un fantasma.
Poi, iniziò a disprezzarla.
La puniva spesso, anche quando a sbagliare era Draco. Le motivazioni? Lei aveva una brutta influenza sul figlio.
Le ricordava costantemente di non essere una Malfoy e le faceva pesare il fatto che lei fosse in debito con la sua famiglia per averla accolta.
Si era proposta anche di ripagarlo con dei galeoni, in quanto era indipendente economicamente. I Black avevano una camera blindata propria alla Gringott e lei non chiese mai soldi ai Malfoy.
Ma Lucius rifiutò categoricamente, non voleva i soldi di un assassino, riferendosi al padre.
Narcissa non si opponeva mai al marito, ma Alice sapeva che le voleva bene e le era riconoscente.
Raggiunse Draco che la stava cercando "Dove diavolo eri finita Black?"
"Scusa, stavo salutando tua madre, dove metto il baule?", gli chiese.
"Lì.." Draco gli indicò l'ultimo vagone, "fai presto, Blaise e gli altri ci staranno aspettando".
La ragazza alzò gli occhi al cielo, non le stavano molto simpatici gli amici di Draco, ormai anche suoi.
Si fece largo tra la folla finché non arrivò all'ultimo vagone. Prima di tutto sistemò Lock, il suo gufo, e poi cominciò a spingere e a tentare di sollevare il baule per caricarlo sul treno.
Cercò di alzarlo, ma riuscì a malapena a sollevarne un'estremità, facendolo, più volte, cadere dolorosamente su un piede.
"Ahia, che male. Perchè sono così maldestra?" urlò.
"Tutto bene?Serve una mano?", sentì una voce dietro di lei.
Si voltò: era un ragazzo, alto, aveva le spalle larghe e le gambe lunghe. Gli occhi marroni e i capelli erano di un rosso acceso.
"è carino..." pensò.
"Ehi ci sei?" il ragazzo interruppe i suoi pensieri, riportandola alla realtà.
"Ehm.. si... scusa... grazie" biascicò Alice, visibilmente imbarazzata.
Dopo aver caricato il baule della ragazza, il rosso le chiese "Sei del primo anno, vero? Anche mio fratello Ron."
Alice annuì.
"è carina..." pensò il rosso, poi le chiese "Come ti chiami?"
La ragazza stava per rispondere quando...
"Fred ti muovi o no, ho trovato Lee", qualcuno lo chiamò.
"Scusami, mio fratello... Beh, ci si vede allora", salutò la ragazza e raggiunse la voce.
"Ciao" urlò Alice, incerta che il ragazzo l'avesse sentita.
Con un sorriso da ebete si incamminò per raggiungere Draco, il volto di quel Fred impresso nella mente.
"Black! Pensavo ti fossi persa. Perché sorridi?"
"Nulla Draco, andiamo dagli altri. Il treno sta per partire."
Aveva ancora il sorriso stampato in volto.

La figlia di nessuno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora