1. 26 agosto(Paige)

34 7 0
                                    

Mi chiamo Paige Miller, ho 16 anni e vado alla Bristolhills High.

Bristolhills è sempre stata una cittadina tranquilla, fino all'arrivo dei Williams. C'era qualcosa di oscuro in quella famiglia, qualcosa di malvagio e tutti se ne erano accorti in città.

Dal loro arrivo la gente diventava sempre più fredda e non si capiva il perché, parenti che si allontanavano, amicizie che finivano ognuno era sempre più egoista e avido.

Inoltre in poco tempo i Williams diventavano sempre più ricchi fino a diventare la famiglia più potente di Bristolhills.

La vera domanda è come fecero i Williams ad arricchirsi così nel giro di due anni? La risposta è che erano dei criminali, i criminali che portarono il male a Bristolhills, una cittadina un tempo innocente e tranquilla.

Pian piano la città si divise in persone contro i Williams e persone per i Williams.

Attualmente chi aveva deciso di appoggiare quella famiglia ha da tre a cinque ville e abiti e borse firmate.

I loro figli vanno ad una scuola privata, con la miglior istruzione e dei professori capaci ovvero la Bristolhills Private High School.

Per le famiglie come la mia invece c'è solo la merda, viviamo all'intero di piccoli palazzi con un appartamento a famiglia.

I nostri genitori hanno difficoltà a trovare lavoro e noi andiamo all'unica scuola pubblica presente in città che sta letteralmente crollando, questo perché il sindaco non ha intenzione di "sprecare soldi".

I nostri professori sono poco preparati e visto che gli studenti già dai 14 anni iniziano a proveddere alla famiglia invece di studiare fare lezione è praticamente impossibile.

Il nostro preside è costantemente ubriaco ed è dipendente da eroina. In poche parole la nostra vita è uno schifo ma a nessuno fotte un cazzo.

Mia madre fa il meccanico e mio padre è un alcolizzato del cazzo,ed è per questo che mamma l'ha cacciato di casa, dice che stava distruggendo la famiglia.

Ho un fratello più piccolo, Kevin, ha 13 anni ma si da' davvero da fare, aiuta mamma con il lavoro, pulisce casa e a volte cucina lui.

Io passo le giornate a studiare e a cercare un buon college, voglio portare la mia famiglia sulla giusta carreggiata.

Sono le cinque del pomeriggio del 26 agosto, prendo in mano il telefono per controllare i messaggi, c'è un messaggio da Tyler.

Tyler ed io siamo migliori amici da quando eravamo piccoli, lui si trasferì qui in città quando aveva solo 6 anni e lo portarono nella mia classe.

Facemmo subito amicizia, era un bambino strano e con un brutto passato alle spalle ma era buono, è buono.

Il messaggio dice di incontrarci dietro la scuola perché deve dirmi delle cose importanti.

Mi alzo dal divano, lego i capelli in una coda di cavallo disordinata, infilo i miei stivaletti neri, prendo la mia borsa a tracolla, ci infilo dentro telefono ed auricolari ed esco.

Eccolo lì, il caro vecchio Tyler seduto su un marciapiede a mangiare pizza, wustel e patatine la sua preferita da sempre.

Indossa una canottiera nera abbastanza aderente è uno dei suoi soliti jeans stretti, nero anche quello.

Mi siedo vicino a lui e prendo un pezzo di pizza

<<Che succede? Come mai quest'aria preoccupata?>>

lo vedo molto nervoso

<<Paige, ci sono due novità, una buona e una cattiva, quale vuoi sapere prima?>>

<<Quella cattiva, così poi ti rallegri con quella buona>>

<<Oggi mio padre ha fatto l'ennesimo processo perché aveva scontato quasi tutta la condanna>>

sospira, so che per lui l'argomento di suo padre è difficile da affrontare, provo a mettergli una mano sulla spalla per dargli più sicurezza

<<Hanno trovato altre prove contro di lui, di reati ancora più gravi, gli daranno altri anni>>

ha gli occhi gonfi, lo abbraccio per dargli un po' di conforto anche se so che non servirà a molto

<<E la buona notizia invece?>>

provo a cambiare argomento.

<<Questa estate ho conosciuto una ragazza, si chiama Cassie, lei mi piace e credo di piacerle anche io>>

si passa la mano nei capelli neri, non conosco nessuno che si chiama Cassie, non credo sia di qui

<<È di Bristolhills?>>

<<Si si vive qui>>

una che si chiama Cassie? A Bristolhills? Chi diavolo è?

<<Tyler come fa di cognome?>>

abbassa il capo, fissa la pizza e poi rialza la testa.

<<Harris>>

mio dio santissimo mi auguro stia scherzando

<<Harris? Quelli Harris? Gli stessi Harris che stanno da anni proponendo di distruggere la nostra scuola e di portare noi "straccioni" in altre città? Quelli che hanno contribuito alla divisione di Bristolhills? Gli stessi Harris con il quale mio padre faceva affari per poi finire distrutto e dipendente dall'alcool? Stai con una snob privilegiata figlia di coloro che hanno mandando a puttane le nostre famiglie?>>

Mi alzo in piedi per il nervosismo, sono sconvolta, arrabbiata e anche delusa da Tyler.

Si alza in piedi anche lui altrettanto arrabbiato.

<<No okay Paige smettila, lei non è così, è dolce e sensibile e mi capisce, e poi non stiamo insieme noi ci stiamo solo frequentando>>

non riesco a credere alle stronzate che sta dicendo

<<A si? E come ti immagini con lei? Con i suoi che ti cercano di sbattere in carcere mentre i tuoi cercano di ammazzarla solo perché è una Harris?>>

<<Le cose cambieranno... noi le faremo cambiare...>>

sta dicendo cazzate

<<Ma chi cazzo pensate di essere? Romeo e Giulietta di Bristolhills? Be' ti ricordo che loro finirono morti quindi smettila di giocare a fare l'eroe>>

<<Wow Paige grazie, ed io che pensavo che la mia migliore amica mi avrebbe compreso ed aiutato>>

<<Ti sto aiutando Ty, ti aiuto a tornare sulla strada della ragione, cioè ma ti rendi conto delle cazzate che dici?>>

<<Non è questo è che tu non capisci perché tu non sei capace di amare qualcuno>>

<<Io ho amato te, ti amo da sempre solo che sei troppo stupido per capirlo>>

dopo quella frase ci fu solo il silenzio, avevamo entrambi le lacrime a gli occhi, non volevo dirglielo così, volevo che ne parlassimo con calma...

siamo rimasti entrambi fermi a guardarci finché lui non se n'è andato, si è girato, a preso lo zaino dal marciapiede e se n'è andato.

Io sono rimasta ferma, con gli occhi gonfi dopo la litigata più brutta con Tyler.

Una volta tornata a casa entro in camera, chiudo la porta e mi stendo sul letto, non voglio cenare sta sera, voglio dormire fino domani mattina, sperando in un giorno migliore.

BRISTOLHILLSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora