2. 27 agosto(Tyler)

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Sono le 7 di mattina.

Suona la sveglia e come ogni giorno vado a farmi una doccia.

Mi chiamo Tyler Thompson, ho 16 anni e vivo da solo.

Mio padre è in carcere, mia madre vive in Francia e sono figlio unico,

non ho parenti ne amici che mi possano ospitare, solo un assistente sociale che ogni tanto viene a controllare se sono vivo.

In realtà viene solo per controllare se spaccio, se rubo o se mi drogo, in poche parole cercano prove per sbattermi in carcere come con mio padre, per liberarsi di me.

Sono le 8 più o meno, mi sono già vestito e sto andando a fare colazione in una tavola calda qui vicino, la gestisce Fred, un vecchio amico di mio padre,

avrà tipo cinquanta anni ma è apposto, cioè mi ha praticamente cresciuto.

Mi ricordo che quando arrestarono mio padre e venimmo a vivere qui mia madre mi portò da lui, mi disse che era amico di papà e che mi avrebbe preparato i panini per la scuola gratis,

io ero molto contento e pian piano iniziai ad andare da Fred per qualsiasi cosa,

se prendevo un brutto voto, se litigavo con un mio compagno, se mi piaceva qualche ragazza, per me divenne come un secondo padre.

Arrivo dal lui e mi siedo ad un tavolo.

<<Fred, una scatola di ciambelle grazie>>

Si avvicina a me con taccuino in mano

<<Oggi non c'è Paige?>>

mi chiede curioso

<<no... il fatto è che ieri le ho detto una cosa e lei be' si è arrabbiata parecchio, e mi sono arrabbiato anche io e...>>

non so davvero come spiegare, è successo tutto così veloce, e poi mi ha detto che le piaccio...

e aveva ragione su Cassie solo che a me piace così tanto, non voglio perdere nessuna delle due però

<<ho capito, succede, a volte gli amici litigano ma poi torna tutto come prima, siete stati amici per tanto tempo vedrai che risolverete>>

<<Me lo auguro tanto, ci tengo a lei, grazie Fred>>

mi fa un sorriso e va dietro al bancone.

Sto tranquillamente mangiando le mie ciambelle quando una ragazza bionda circa 1.60 entra nel bar cercando di non farsi riconoscere, è Cassie.

Si siede al mio tavolo, mi guarda e sorride.

Io sorrido.

Di colpo ritorna seria e esce il cellulare dalla tasca del jeans.

<<Tyler ascolta, il sindaco ha deciso di accettare l'accordo dei miei e di demolire la vostra scuola, dice che è un peso e che non serve>>

vorrei andare a prendere quel coglione del sindaco a pugni

<<Aspetta cosa? Può farlo davvero?>>

<<A quanto pare si, sempre secondo i miei ed il sindaco, chiudere la scuola ridurrebbe le spese, in più è convinto che se ci sarà una sola scuola a pagamento la gente pagherà per mandare i figli a studiare lì, e questo porterebbe maggiori profitti>>

<<È un'assurdità, quella scuola è costosissima, cosa intende fare con le famiglie che non possono permettersela?>>

<<Credo che gli smisteranno in altre scuole, di altre città>>

sono senza parole... non ho intenzione di trasferirmi di nuovo, non ora che ho Cassie e che devo sistemare le cose con Paige.

Sono sconvolto e Cassie se ne accorge

<<non è ancora nulla sicuro Ty, tranquillo, domani ci sarà un'assemblea, ci saranno il sindaco ed alcune famiglie tra cui la mia... ti farò sapere appena terminata ti giuro>>

mette le sue mani sulle mie,

la amo così tanto.

BRISTOLHILLSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora