Ho passato tutta la notte a piangere per ciò che è successo con Tyler e non ho ancora smesso.
Non ho visto nè mio fratello nè mia madre,
probabilmente sono rimasti in officina, o sono tornati tardi e se ne sono andati presto, in ogni caso io non li ho visti.
Ho provato sei volte a mandare un messaggio a Tyler dove gli dico che voglio risolvere ma niente, non ho mai avuto la forza di inviarlo.
Prendo in mano il telefono, sono le 14.35, non mangio nulla da ieri sera così mi alzò dal letto.
Mi guardo allo specchio, ho le occhiaie, gli occhi gonfi, le labbra secche e il naso rosso.
Vado in bagno e mi lavo velocemente il viso.
Dopodiché entro in cucina e prendo una pizza dal congelatore, metà pizza, la metto nel microonde e prego che almeno sta volta funzioni.
Mi giro di scatto perché sento girare la chiave, sono mia madre e Kevin.
<<Ti rendi conto? Ti rendi conto della stronzata che stanno facendo, bastardi, dove cazzo andremo ora? In una città sperduta a loro scelta?>>
Mia madre entra urlando con le chiavi ancora in mano, non sto capendo, di cosa parla?
<<E ovviamente dovrai cambiare scuola anche tu Kev, perché insomma non è che io e Paige ce ne andiamo e tu rimani qui, o che Paige va via da sola, insomma cazzo io ho una famiglia>>
non l'ho mai vista così nervosa, devo cambiare scuola? Ma di che sta parlando.
Kevin cerca di calmarla ma lei continua a gridare le stesse cose, che sono dei bastardi e che non sanno cosa fanno ma io vorrei sapere di chi si parla
<<Okay mamma smettila, posso sapere di cosa stai parlando?>>
Si calma un po' e si siede sul divano, accende una sigaretta e se la porta alla bocca.
<<Il sindaco ha accettato l'accordo dei signori Harris, li venderà il terreno della vostra scuola, e voi avete due possibilità, pagare la quota enorme per Bristolhills Private High School o andare in altre scuole di altre città scelte da loro, come una specie di smistamento>>
non ci credo, mi sembra fin troppo assurdo per essere vero
<<Aspetta e questo chi te lo ha
detto?>>nel frattempo Kevin è andato in camera, mi dispiace molto per lui, è sempre così stressato, a fin troppo responsabilità per avere tredici anni.
<<Paige, le voci girano in una città piccola come Bristolhills, a me lo ha detto Veronica, a Veronica lo ha detto la madre di Tyler, a lei lo ha detto Tyler e a Tyler una sua amica che ha contattati con gli Harris>>
una sua amica certo... non voglio far sentire Tyler in colpa ma la famiglia della sua ragazza sta esagerando
<<E hanno già deciso tutto, solo il sindaco e gli Harris?>>
<<No domani ci sarà un assemblea>>
si alza dal divano e raggiunge il microonde
<<sai un'assemblea dove parteciperanno solo famiglie come gli Harris, i Williams, insomma gente di classe>>
apre il microonde, esce la pizza e ne prende un pezzo, le da un morso e va via.
Devo chiamare Tyler,
non posso permettere un trasferimento ora, mia madre ha appena sistemato l'officina e Kevin ha tutti i suoi amichetti qui, non voglio che perdano tutto a causa mia.
Vado a farmi una doccia, dopodiché mi vesto, indosso un paio di Vans nere, prendo il telefono ed esco.
Provo a chiamare Tyler ma non risponde così decido di andare a casa sua.
Busso più volte finché finalmente non apre, mi precipito dentro casa senza neanche salutarlo
<<Mi spieghi che problemi ha la famiglia della tua ragazza? Mia madre lavora qui non può lasciare tutto per me>>
si gira verso di me e mi guarda confuso.
Non c'è la faccio più troppe cose contemporaneamente.
Senza dire nulla lo abbraccio, rimane per un po' fermo non ha ancora capito cosa succede ma poi mi abbraccia anche lui.
Scoppio di nuovo in lacrime, è tutto così complesso, così difficile.
Da quello che mi ha spiegato Tyler domani mattina scopriremo il destino della nostra scuola, sono rimasta da lui a cena, abbiamo mangiato pasta al sugo riscalda e abbiamo parlato un po'.
È stata una delle chiacchierate più sincere che io e Tyler abbiamo mai avuto.
Lui mi ha parlato di Cassie e di quello che prova per lei, e sinceramente non mi da fastidio, non sono nemmeno gelosa sono solo così contenta che abbia trovato la ragazza giusta.
Abbiamo parlato del nostro futuro, lui ha ancora lo stesso sogno che aveva da bambino, vuole fare il detective.
Io invece vorrei tanto lavorare per una casa editrice, ho una vera passione per la letteratura.
Mi piacerebbe che so fare la scrittrice.
Torno a casa all'una di notte, non c'è nessuno, come sempre a quest'ora la casa è vuota.
Mi stendo sul divano e mi addormento lì.
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BRISTOLHILLS
Teen FictionPaige Miller e Tyler Thompson, due ragazzi che hanno avuto un infanzia abbastanza difficile e che ogni giorno lottano per mandare avanti la loro famiglia, quando devono iniziare il loro terzo anno di liceo vengono trasferiti in un'altra scuola, tutt...