5. 6 settembre (Paige)

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Sono le dieci di mattina, mi sveglio e vado direttamente in cucina, prendo i cereali e mentre cerco il latte entra mia madre.

<<Amore tuo padre è tornato in città>>

mi giro di colpo, che cazzo sta dicendo?!

Mi lancia un coltellino svizzero ed io lo prendo al volo,

<<tieni, in caso volesse farti del male, ovviamente non volontariamente ma chi lo sa, può capitare>>

sono ancora abbastanza sotto shock per la notizia ma okay.

Domani è il primo giorno di scuola e devo capire con chi ho a che fare, per questo ho deciso di spostarmi verso il centro.

In pratica noi "gente comune" viviamo in periferia mentre la gente benestante tipo Cassie Harris vive verso il centro.

Non voglio dire a Tyler della mia "gita" nella parte alta della città, durerà poco, vado e torno.

Prendo un bus per arrivare lì, scendo alla fermata e poco distante c'è un monumento, una specie di statua/fontana,

ci sono diverse persone lì quindi decido di andare.

Non ero mai stata in questa parte della città.

Mi siedo su una panchina e si avvicina un ragazzo, forse uno o due anni più grande, ciuffo moro, occhi grandi e colori nocciola.

Probabilmente gioca a football, si vede dalla corporatura e dal fatto che si avvicina a me come se fosse uno schianto assurdo ed io una delle ragazzine che farebbe di tutto pur dargli un bacio.

La verità è che io odio i giocatori di football, e odio anche tutti questi snob viziati.

Si siede accanto a me ed io faccio finta di nulla

<<non ti ho mai visto qui in giro, sei di Bristolhills?>>

okay giuro che se ci prova gli do un pugno in faccia.

Devo mantenere la calma.

Alzo il capo e gli sorrido

<<No, sono del Texas, sono qui solo per oggi, mio padre deve fare delle cose per lavoro>>

Ottima mossa Paige davvero, ora questo coglione penserà che sono una cazzo di riccona come lui.

Mi sorride

<<Piacere, Ryan Smith, domani inizio il quarto anno della Bristolhills Private High School, gioco nella squadra di football, sono il capitano della squadra di football, mio padre è il preside>>

è esattamente come credevo.

Cazzo ora aspetta che mi presenti anche io, okay Paige si discreta

<<Sono Paige>>

mi guarda stranito

<<Tutto qui? Solo Paige? Il tuo cognome?>>

<<Lo scoprirai più in là>>

gli faccio l'occhiolino.

Gli ho fatto l'occhiolino? Sono una attrice da Oscar.

<<Fai la misteriosa Paige? Mi piace, spero di poterti rincontrare un giorno, e magari andare a mangiare qualcosa insieme>>

Mi sorride e va via.

Appena si allontana torno alla fermata, voglio andarmene subito.

Quando torno a casa trovo Kev in lacrime seduto al tavolo e mamma di fianco a lui che cerca di consolarlo.

Che cosa è successo?

Guardo mia madre in cerca di risposte

<<Paige ho avuto oggi una chiamata dall'ospedale di Bristolhills, tuo padre è andato in overdose, l'hanno trovato in una stradina periferica, è vivo solo non si sa per quanto, è in ospedale ora, in coma.>>

Mi si gonfiano gli occhi, metto una mano davanti alla bocca per non urlare, esco di casa e chiudo la porta.

Non riesco a respirare.

Poggio la schiena alla porta per poi scivolare a terra.

Non so se sto piangendo, ho il viso bagnato da milioni di lacrime ma non mi esce il fiato, è come se fosse un pianto silenzioso.

Tutto intorno a me si è fermato, mi fischiano le orecchie, non riesco a sentire nessun altro suono.

Sento solo la sua voce, la voce di un padre giovane che prende sua figlia e la lancia in aria per poi riprenderla, si sentono risate e battutine, poi lui la stringe forte e la riempie di baci.

È l'ultimo ricordo che ho con papà.

Non riesco a respirare, alzo la testa è vedo lui.

L'unica persona che non ostante tutto mi è sempre stata accanto.

Il mio migliore amico, non provo nient'altro per lui se non amicizia, ormai l'ho capito, ma quel legame, quel legame che abbiamo io e Tyler non si spezzerà mai.

Si inginocchia davanti a me, io lo guardo con gli occhi gonfi e rossi e mi abbraccia,

mi da l'abbraccio che mi serviva in quel momento.

BRISTOLHILLSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora