capitolo 39 la fuga di Rubio

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Mary beveva a grandi sorsate il sangue di Tristan, non voleva fargli del male, ma era necessario per sopravvivere, infatti bevendo il suo sangue la ferita inferta da tristan si sarebbe risarcita nel giro di poche ore senza il bisogno di un'intervento chirurgico.

Tristan invece appena si riprese dallo shock di essere stato morso, si scosto' di dosso mary con un pugno che le arrivò nel fianco e la fece rotolare su se stessa fino in fondo al salone. Appena mary incontro' il muro perse i sensi e tutto si fece buio.

Clive corse verso Mary con le lacrime agli occhi, se fosse morta, lui avrebbe vissuto il resto della sua vita con i sensi di colpa, non era arrivato in tempo per salvarla.

Si accovaccio' accanto a Mary le prese il polso e ascolto' il battito cardiaco.

Un sospiro di sollievo gli uscì dalla bocca, mary era ancora viva, era priva di sensi ma il cuore batteva forte nel suo petto. Con delicatezza clive la prese in braccio e la portò da Betty - prenditi cura di lei. Portala lontano da qui. Con te verranno anche Jerry e Marc, vi proteggeranno-

Betty prese mary dalle braccia di clive e seguita dai maghi opal scapparono dalla sala del trono.

Clive guardò Betty portare via mary e appena furono scomparse dalla sua vista si voltò verso l'unica persona che doveva pagare per aver ridotto mary in quello stato. Tristan.

Clive si mosse talmente veloce, che persino Tristan che era un vampiro non si accorse che il mago lo stava caricando come un toro infuriato.

Clive fremeva di rabbia, le vene del collo e delle braccia erano gonfie e pulsavano a ritmo del suo cuore. Negli occhi color ambra di Clive si leggeva chiaramente tutto l'odio che in quel momento provava. colpì in pieno volto Tristan, così forte da fargli girare la faccia e un sonoro crac fece capire a clive di avergli rotto la mandibola.

Nella sala intanto continuavano le lotte, Jason era molto bravo, un'assassino con i fiocchi, finito di trafiggere una guardia passava subito a un'altra senza sosta. Anche Blake e Jessica erano molto abili, Blake aveva tirato fuori la sua arma preferita, il tridente del mare che usava per infilzare anche due guardie alla volta, mentre Jessica usava i suoi poteri mentali per indurre una guardia nemica a combattere contro una della stessa parte.

Wolf e Zac nonostante la stanchezza davano il meglio di sé e uccidevano una guardia dopo l'altra.

Rubio per la prima volta ebbe paura, vedeva le sue guardie cadere una ad una, ormai a sua disposizione aveva pressappoco una quindicina di guardie - com'è possibile che un gruppetto di ragazzi riesca a sterminare un'intera armata di guardie reali! -

Ovviamente nessuno rispose, così si rivolse a Cornelius - voi non potete fare qualcosa? Potreste mettere fine alla vita di questi inferiori solo con uno schiocco di dita, perché non lo fai?-

Cornelius scosse la testa - noi non possiamo intervenire, come esseri immortali ci è proibito intrometterci tra esseri mortali, pena la disintegrazione totale del nostro essere. Rubio te l'ha devi vedere da solo, mi dispiace-

- Andate all'inferno! Altro che signori del male! Siete solo esseri inutili! - sbotto Rubio in preda alla rabbia

- occhio a come parli Rubio, ricordati che abbiamo degli accordi da rispettare. Se vuoi un consiglio ritirati andiamo nel regno degli inferi, lascia credere loro di avere vinto, poi con calma studieremo un piano per sterminarli tutti- disse Ofelia

- non posso ritirarmi ora, farei la figura del debole davanti al mio popolo- disse rubio tornando a guardare lo sterminio davanti a lui.

Cornelius si avvicinò all'orecchio del re e con voce sibilante gli sussurrò - sta a te decidere Rubio, preferisci scappare per poi riprenderti tutto oppure preferisci morire qui adesso? ti aspettiamo agli inferi Rubio.. ah dimenticavo porta anche il tuo principino, ci sarà di grande aiuto vedrai-

Il sussurro dell'anima ( secondo libro della mezzosangue)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora