La debolezza del cuore

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No one's pov
Anche a casa Blossom, Jason e Cheryl crescono come principe e principessa.
Non li viene rifiutato nulla, ogni giocattolo che vogliono li viene comprato e ogni loro desiderio esaudito. Clifford se non è in ufficio a lavorare sul proprio business, passa intere giornate con i gemelli, o meglio, solo con Jason. Cheryl la lascia in casa con qualche caramella per distrarla dal fratello che non vuole mai abbandonare. Seppur ha solo un anno, Jason sembra capire tutto ciò che il padre va dicendo, oppure è solo un'impressione del genitore. Spesso si ferma all'improvviso e guarda il paesaggio con il suo sguardo assente. Molte volte succede che il padre lo richiama e lui non dà cenni di vita così bisogna prenderlo per mano e trascinarlo via. Finiscono di passeggiare sempre verso sera, quando suona la campana che avvisa l'ora di cena.

Penelope's pov
Vedo la mia piccola Cheryl che gioca da sola nel soggiorno con le bambole. Mi dispiace che Clifford non la consideri affatto, però d'altronde lo si può capire; finché può, deve dare tutte le attenzioni a Jason per istruirlo al meglio così che un giorno possa prendere il comando dell'azienda.
Penelope: -Clifford domani potresti portare Cheryl a fare una passeggiata? Jason potrebbe riposarsi e restare a casa-
Clifford: -perché non ci pensi tu? Sai che devo dare tutta la mia attenzione a Jason- il bambino intanto si è seduto vicino a Cheryl sorridendole e iniziando a giocare con lei.
Penelope: -guarda come sono belli- mi commuovo a quella vista.
Clifford: -già, il mio ragazzo è bellissimo- dice con tono pomposo. Sospiro. Ormai sono abituata che di Cheryl a Clifford non importa proprio niente.
Penelope: -va bene allora domani porto Cheryl a fare un giro. Magari andiamo allo Sweetwater River-
Clifford: -bell'idea tesoro- mi bacia prima di tornare a lavorare. Cosa gli sarà preso? Non mi baciava da settimane. Forse finalmente tutto sta iniziando ad andare per il verso giusto.
Chissà se mi ama. Ci siamo sposati solo perché i nostri genitori avevano già deciso tutto anni prima. Non mi hanno nemmeno chiesto se andasse bene. Ma in fin dei conti, certo che andava bene; se avessi mai rifiutato mi sarei ritrovata con il corpo coperto di lividi che avrebbero continuato ad aggiungersi fino a quando non sarei morta o avessi accettato. Se Clifford inizialmente mi fosse piaciuto? All'epoca molto, aveva quel comportamento aggraziato, la schiena dritta come un righello, vestito sempre con completi costosi. Iniziò a corteggiarmi fin da subito, anche se quando ci incontrammo la prima volta avevamo sì e no dieci anni. Mi teneva la mano quando passeggiavamo, mi faceva piccoli regali e mi riempiva di complimenti. A quanto pare suo padre era un maestro nell'arte del rimorchiare perché quelle avances ebbero un effetto immediato. Passarono gli anni e quando finì la scuola ci sposammo. Il giorno del matrimonio vennero tutti i parenti e gli amici di entrambe le famiglie, saremmo state quasi quattrocento persone. Anche il posto era molto bello, sulla riva dello SweetWater River. Ero vestita con l'abito più elegante e che avessi mai visto e che ogni donna avrebbe invidiato. Lui invece era la bellezza in persona. Con i capelli pettinati di lato e vestito con uno smoking blu e una cravatta bordeaux.
Sono stata felice quel giorno, nonostante sapessi che da allora la mia vita sarebbe cambiata completamente. Cheryl mi guarda con comprensione, quasi sappia a cosa stia pensando.
Penelope: -cosa guardi? Ammiri la mia debolezza?- mi pento subito delle parole dette. È solo una bambina, non merita quelle parole, così come non merita il trattamento che le stiamo riservando Clifford ed io. Le accarezzo la guancia.
Penelope: -piccola mia-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora