Capitolo 15

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Undici
Papà mi impedì di partire e mi disse che, se lo avessi fatto di nascosto, non mi sarei mai più vista con lui. Rimasi in casa a piangere e a soffrire. Nessuno avrebbe mai potuto consolarmi tranne che Mike.

Mike
Durante l'intervallo feci amicizia con dei ragazzi. Erano molto simpatici. Natalie mi accompagnò verso casa e durante il tragitto chiacchierammo.

Io: Beh, diciamo che mi sto trovando bene qui.
Natalie: Meglio in America?
Io: Sì, ma ormai sono grande e non posso fare i capricci per tornarci.
Natalie: Neanche per vedere la tua ragazza?
Io: Per lei ci tornerei anche a piedi.
Natalie: (ride) È proprio fortunata ad averti.
Io: Ti ringrazio, Natalie.
Natalie: Come hai detto che si chiama?
Io: Un... Jane.
Natalie: Jane. Che bel nome.
Io: Già. Lei è bella in tutto. Chissà che starà facendo ora. È da tanto che non la sento.
Natalie: Credo dorma. Da lei è piena notte.
Io: Oh giusto. Il fuso orario. Bene, io sono arrivato a casa. Tu dove abiti?
Natalie: Accanto al Louvre. A pochi isolati da qui.
Io: Ci sentiamo allora.
Natalie: A domani.

Natalie andò a casa e io mi precipitai in camera mia a chiamare Undici. Non rispondeva al telefono di casa. Decisi così di chiamare Hopper in ufficio, ma irraggiungibile. Provai dopo con Joyce e i suoi figli, ma stessa cosa.
Stavo iniziando a preoccuparmi. Riuscii a rintracciare Max dopo diversi minuti.

Io: Ei, sai che fa Undi?
Max: Chiami nel bel mezzo della notte. Che vuoi che faccia? Sta dormendo.
Io: Oh vero. È notte... Scusami, ma non la sento da tanto.
Max: Comunque, è a casa sua. Io sono tornata a casa mia qualche ora fa.
Io: Ho chiamato anche Hopper e Joyce, ma ovviamente dormono.
Max: Sto controllando le lettere  mentre sono al telefono con te e ne ho vista una sua proprio ora.
Io: Che dice?
Max: "Non riesco a dormire. Mi manca troppo Mike. Se scappo di nascosto papà non me lo farà più vedere."
Io: Ha davvero detto così?
Max: Già.
Io: Spero in un miracolo. Vorrei tornare lì da lei e da tutti voi.
Max: Anche noi lo vorremmo. Mi ha detto che ha visto ora la tua chiamata. Ti sta richiamando. Ci sentiamo, Mike.
Io: Ciao, Max.

Staccai la chiamata con Max e aspettai quella di Undi. Eccola in linea.

Io: Ei, chi si risente.
Undici: Mike, ho bisogno di te.
Io: Anche io, davvero tanto.
Undici: Volevo venire sta notte, ma non ho potuto.
Io: Ei, non preoccuparti. Ci rivedremo.
Undici: Sicuro?
Io: Certo, piccola.
Undici: Chi è quella ragazza con cui ti sei seduto oggi in classe?
Io: Natalie? Come fai a saperlo?
Undici: Ti ricordo che ho dei poteri. (Ride)
Io: Mi spiavi? (Ride)
Undici: Hai fatto un bel disegno comunque.
Io: Grazie. (Arrossisce)

Dopo un po' staccammo la chiamata e mio padre entrò nella stanza.

Ted: Mike, questo soggiorno a Parigi è stato provvisorio. Il mio capo ha detto che posso tranquillamente tornare in America e continuare lì. Hanno trovato un posto per me.
Mike: Serio?
Ted: Lo sono sempre stato.
Mike: Quando torniamo?
Ted: Dopodomani. Devo riprendere subito.

A quelle parole saltai di gioia. Avvertii tutti i miei amici e dissi di non dire nulla a Undi. Le avrei fatto una sorpresa.

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