𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟜𝟚

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Siamo l'ancora e non la vela

Siamo l'amen di una preghiera, siamo noi

Ciao tu, animale stanco

Sei rimasto da solo, non segui il branco

Balli il tango mentre tutto il mondo

Muove il fianco sopra un tempo che fa

Tiki bom bom bom

-Tikibombom (Levante) 

<<Dovrei inseguirlo?>> chiese Namjoon facendo ridacchiare Jin <<Meglio che nessuno dei due si metta in mezzo, visto che non sapremo come aiutarlo del tutto>> lo guardò  e posizionò entrambe le mani sotto al suo mento, lo scrutava e lo mangiava con gli occhi <<Avanti perché non lo insegui? Per poi trovare una scusa e lasciarmi qui, come solitamente fai?>> con sguardo di fuoco Namjoon lo prese per il braccio e lo portò fuori dal locale <<Sempre molto gentile lui>> disse sospirando e guardando il più alto negli occhi <<Ne ho abbastanza dei tuoi modi di fare! Perché non mi dici le cose come stanno, senza che il tuo ego prendi il fottuto possesso di te? Non ci riesci? Non vuoi farcela? Oppure sei così stronzo da farmi fesso e poi scoparsi mezzo locale? Vaffanculo Jin>> in quel momento il più basso lo guardò con sguardo di sfida <<Ma davvero? Mi sembra di averla già vissuta questa scena, sai? Non mi sembri tanto convincente sulle cose che hai detto. Forse perché parlavi di te? - si avvicinò a lui prendendogli il mento con due dita - Mi spiace deluderti caro, ma il mio nome è Kim Seokjin, non Kim Namjoon>> il più alto cercò in tutti i modi di contenersi e di non passare alle mani ma una cosa lo attirò <<Perché nonostante tutti questi anni di puro odio non mi hai abbandonato? Insomma sono stato io a fare la spia quel giorno, non mi sembra il comportamento di una persona matura quale tu sei giusto? Oppure mi sbaglio? Hai detto che tu non sei una persona che va con tutti, forse hai ragione. Ma la sincerità è la prima cosa, e non mi prendere in giro. Jungkook è grande e vaccinato e non venirmi a dire che è solo per lui che ti sei traferito in questo ospedale, perché non ti credo più - Jin lo guardò negli occhi aspettando che lui continuasse - quindi dimmi perché sei così vicino a me se poi mi odi?>> Namjoon si avvicinò al più piccolo e senza nemmeno farlo parlare lo spintonò al muro dietro di lui e si posizionò con le mani ai bordi della sua faccia così che  non potesse scappare. Voleva dargli un pugno in pieno volto, tant'è che Jin subito chiuse gli occhi ma li riaprì poco dopo quando sentì le labbra di Namjoon baciarlo con prepotenza e senza nemmeno un briciolo di delicatezza. Un "primo" bacio da schifo come si può ben intendere insomma e come se non bastasse lo lasciò li, in balia di se stesso, come aveva già confermato in precedenza, correndo per il parcheggio del locale e senza nemmeno voltarsi verso di lui. Era nuovamente rimasto solo.

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