Strane Gelosie

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Dopo l'ultimo messaggio a Nick per accordarci su luogo e orario dell'incontro per il nosto "duo di studio" il tempo sembrava aver preso un ritmo accellerato, troppo accellerato, in quei due secondi nei quali avevo appoggiato il cellulare sulla scrivania e preparato lo zaino con computer e i libri necessari per lo studio pomeridiano era già passata un ora!!
Un ora ed io non avevo nemmeno pensato a cosa mettermi e nemmeno fatto la doccia.

"okay julie, niente panico, adesso organizziamo bene come procede... Prima doccia o la ricerca infinita dei vestiti nell'armadio??"

Mi alzai dalla scrivania troppo velocemente sbattendo il ginocchio desto contro il piede del tavolo, dolorante mi avvicinai al guardaroba per scrutarci dentro.

L'unico movimento che feci fu quello di portarmi le mani al viso, in un atto di disperazione e la tipica frase mentale

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L'unico movimento che feci fu quello di portarmi le mani al viso, in un atto di disperazione e la tipica frase mentale

E ADESSO COSA METTO? NON HO NIENTE DA METTRE!

Bugia, perché tutti abbiamo sempre gli armadi pieni di vestiti ma la verità è che non abbiamo la minima voglia di pensare e rovistare per trovare qualcosa che in quel detterminato momento ci possa far sentire a nostro agio per uscire con qualcuno.

Ricusi l'armadio, sconfitta dai mille pensieri che mi vorticavano in testa

"meglio fare prima la doccia, altrimenti a forza di cercare qualcosa da mettere andrò via puzzolente e non mi sembra proprio il caso!"

Sovrappensiero allunghai il braccio per chiudere l'anta del guardaroba quando una figura dietro di questa mi fece sobbalzare, il cuore tamburellava veloce ne mio petto e lo sentivo risuonare insistente anche nelle orecchie.

Io: < Accidenti!! mi hai spaventata a morte, che ci fai qui!? >

Si scostò dal muro da dove era poggiato e si avvicinò a me sorridendo divertito probabilmente dalla mia faccia visivamente sconvolta.

Si mordicchiava il labbro inferiore mentre continuava a fissarmi con i suoi profondi occhi azzurri.

Luke:< scusa, non volevo spaventarti. >

Si fermo a guardare se ero ancora spaventata dal suo ingresso decisamente inaspettato.

Luke : < forse avrei dovuto bussare vero? >

Lo guardai divertita più che arrabbiata perché vedevo nei suoi occhi il dispiacere di essersi intufolato ancora in camera mia senza avvertire.

Io: < forse avresti dovuto, mi sarei evitata questo infarto molto volentiri>

Gli sorrisi divertita, pensando a che faccia avessi fatto poco prima vedendolo comparire all'improvviso.

Sorrise anche lui, e tornò a mordicchiarsi il labbro inferiore.

Lo faceva sempre quando era nervoso o quando non sapeva come iniziare un discorso.

Io: < tutto bene Luke? >

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