𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟜𝟡

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Io con te ho imparato a dire

Ti voglio bene

E a saltare senza contare

E che conta quel che rimane

Cambia il tutto, ma quello resta

Sempre uguale

E credo che sia questo amore

E credo che sia questo amare

-Promettimi (Elisa)

"Caro Jackson 
Sono trascorsi più di due giorni  da quando è successo tutto.
Non volevo che tu mi vedessi in questo stato, preferivo che fossero gli altri a potermi vedere così vulnerabile, ma non tu che mi sei sempre accanto.
Ho perso nuovamente il bambino, e con lui tutte le mie speranze. Mi sono illuso che tutto si potesse risolvere, che quell'ennesimo 'incinta 1-2 settimane', potesse darmi quella spinta per poter volare, ma non ci sono riuscito. 
Ti scrivo questa lettera per esprimerti i miei pensieri che mi ronzano nella testa da troppo tempo, e  ho pensato che il modo più bello fosse quello di prendere carta e penna e incominciare a inchiostrare, non credi?
Penso che nonostante tutto non ci siamo arresi molto facilmente;
Penso che non ci sono parole per descrivere il mio amore per te e la cosa che mi ha reso felice è sapere che tu mi ami ancora;
Penso che nessuno possa comprendere a pieno la mia sofferenza;
Penso che dopo tutto questo che ci sta succedendo ci dev'essere un lieto fine, altrimenti il mondo delle favole, che amo tanto, non esisterebbe;
Penso che amarti è stata la cosa più bella che ho fatto;
Penso che tutto quello che hai fatto per me non potrà mai essere ripagato, dalla persona che sono;
Penso che, e lo scrivo con il sorriso sulle labbra, ti dovresti allontanare da me, ti imploro di farlo perché tutto questo non ha più un senso;
Penso che nemmeno tu sia più innamorato di me  come un tempo, il mio profumo non è più inciso nei tuoi vestiti;
Penso che ti amo ma, non più come prima;
Penso che dovremmo divorziare sai? Non mi fa bene quest'aria di nostalgia;
Penso che la tua proposta di matrimonio, non era destinata a me;
Penso che il tuo volermi troppo bene, lo hai confuso con l'amore, ma era semplice amicizia;
Penso che adesso devo andare e con me anche il ricordo di te:
Non cercarmi più, la nostra storia è finita già da un pezzo per te, ho cercato di non illudermi ma non ci sono riuscito.
'Per un po' forse continuerò ad urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà'
Addio Jackson Wang 

Tuo Markie' 

***

Mark si ritirò a casa del suo migliore amico, dopo esser andato alla posta per mandare la lettera a Jackson, e lo ritrovò seduto sul divano con una tazza di latte caldo e biscotti <<Ben tornato Markie, dove sei stato?>> chiese appena lo vide accomodarsi sulla poltrona, il volto ancora fasciato dalle bende macchiete di sangue, <<Sono andato in posta>> <<Dovevi ritirare un pacco? - lo guardò incupito - E dov'è?>> l'altro subito rise facendo mettere il broncio a Jimin <<Non prenderti gioco di me>> disse silenziosamente e facendo appoggiare la testa di Mark sulla sua spalla <<Ho mandato una lettera>> disse e Jimin gli accarezzo i capelli, intuendo che il discorso era sempre quello, <<E che cosa gli hai scritto?>> curioso domandò aspettando che il suo migliore amico gli rispondesse <<Jimin - sorrise Mark - io l'ho lasciato>> si alzò dalla poltrona e incominciò a ridere <<Sono felice che io e lui non siamo più una coppia>> urlò in preda all'emozione <<Mark>> disse Jimin notando qualcosa che non andava in lui <<Non credo avrei potuto sopportare ancora tutto questo, sai come sono, mi piace viaggiare, andare nei posti meno conosciuti, il classico spirito libero>> Mark in quel momento non si accorse che stava piangendo ma non appena Jimin gli si avvicinò per abbracciarlo, scoppio in un pianto di gioia e di disperazione. Non sapeva nemmeno lui cosa fare, ma si rifugiò nelle braccia del biondino <<Non lasciarmi mai>> ripetava Mark sulla spalla dell'amico <<Te lo prometto>> 
La loro amicizia non era mai stata delle migliori, ma nonostante tutto si volevano bene e questo per loro era importante, o almeno così credevano.

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