questione di tempo || harry potter

3. preoccupazioni

si avviarono verso l'ufficio senza proferire parola, e quando la preside li fece entrare ron chiese subito dettagli in più.

"allora ragazzi, lo so che può essere pericoloso. e no, non dovrete nascondervi ai vostri genitori. pensavo di cambiarvi un po' i connotati e poi, al momento opportuno, potrete farvi riconoscere e dire tutto loro. alloggerete nella stanza delle necessità, e scriverò una lettera al silente del passato per farvi frequentare i corsi. potrete decidere di andare via quando vorrete, ma non potrete stare più di un mese, che qui corrisponderà a circa una notte.
prima di andare, però, cancellerete la loro memoria, così che il futuro non cambi. tutto chiaro? avete salutato tutti?"

i ragazzi si guardavano l'uno con l'altro: tutti loro, anche se erano obbiettivamente i maghi migliori della loro generazione, non avevano altri amici stretti al di fuori delle persone in quella stanza, quindi semplicemente annuirono.

la mcgrannitt prese la giratempo e la diede ad hermione, che, dopo aver coperto tutti con il mantello dell'invisibilità, la mise intorno a loro e fece circa 20 giri.
all'inizio i ragazzi pensarono che li avesse traspostati solo a pochi minuti prima, perché si ritrovarono davanti all'ufficio della preside.

si prepararono a dire alla mcgrannitt che non aveva funzionato, piuttosto delusi, quando videro silente avvicinarsi.
entrarono con lui nell'ufficio e si tolsero il mantello: gli fecero quasi fare un salto dalla sorpresa!

il preside, che era sempre così razionale e calmo, iniziò a dire che aveva appena visto james e che non era possibile che fosse li.
i ragazzi gli diedero la lettera, e albus si rilassò.

"allora, da quello che ho capito voi sei venite dal 1998... minerva mi ha detto che siete qui per conoscere james potter e compagnia bella... perfetto.
so che sapete cosa fare, l'unica cosa per cui avete bisogno di me è cambiarvi l'aspetto e per le lezioni... allora... potter per primo. sei spaventosamente uguale a tuo padre! ma..."
"ho gli occhi di mia madre, me lo dicono spesso" si intromise lui: non vedeva l'ora di poterli incontrare di persona

silente procedette con un sorriso, e harry divenne irriconoscibile.
a ginny, ron e luna, essendo anche loro riconoscibili, venne cambiato il colore dei capelli, e anche a neville vennero fatte delle leggere modifiche.
il preside, poi, spiegò loro come tornare al loro aspetto di sempre quando si sarebbero sentiti pronti e cambiò a tutti i cognomi, tranne ad hermione.

dopodiché augurò al gruppo la buonanotte, e ,essendo veramente tardi, rimandarono a domani il fatidico incontro.

si avviarono davanti alla stanza delle necessità e dopo qualche minuto un appartamento con tre stanze apparì.
entrarono e rimasero abbastanza sorpresi, perché mai prima avevano avuto bisogno di qualcosa così complesso.

si divisero per coppie, come era abbastanza ovvio, anche se ron lanciò un'occhiataccia a harry mentre entrava nella stanza con sua sorella, seguita da uno scappellotto e un bacio da parte di hermione.
tutti i ragazzi erano molto nervosi, ma più di tutti neville e harry, che non riuscivano proprio ad addormentarsi.
dopo che le rispettive fidanzate si addormentarono entrambi uscirono dalla propria stanza cercando di fare meno rumore possibile.

si sorrisero timidamente e si sedettero sul divano: "sei agitato?" chiese neville
"un sacco. e se non fossero come li ho immaginati? e se quando mi rivelassi mi odiassero? mi sembra di ricordare che non stessero ancora insieme durante il 6 anno, cosa penseranno quando arriverà uno sconosciuto a dire che è loro figlio e che sono morti? e se..." snocciolò harry

"harry, farsi tutte queste paranoie non serve a niente. andrà come andrà:tu avrai la possibilità di incontrare i tuoi genitori per la prima volta e, beh, anche io in un certo senso. stai tranquillo e prova dormire un po'"

harry fece come uno dei suoi amici più cari gli aveva consigliato, e constatò che quel bambino che aveva paura di tutto era davvero maturato.
anche neville se ne tornò a letto, e dopo aver osservato per un po' luna dormire tranquillamente prese sonno.