Capitolo 40.

3.5K 89 5
                                    

Sono avanti la porta dell'infermeria preoccupata,aspettando che mi arrivino notizie di Nina.
Ieri mi ha fatta preoccupare tantissimo,ho paura che la bambina stia male,spero solo che vada tutto bene.

"Alida,ti accompagno in cella" mi chiede il comandante,appena nota che i miei occhi si chiudono soli dal sonno.

"No,non me ne vado.Voglio sapere se sta bene prima" non mi alzo da questa sedia se non prima esca la fottuta infermiera a darmi notizie.

"Non potresti neanche stare qua" mi dice guardandomi,appoggiato al muro.
Anche lui è preoccupato,si vede.

"Non me ne frega" rispondo acida,anche se non dovrei,dato che mi sta permettendo di restare,cosa non plausibile.

L'infermiera esce dalla stanza ed io scatto in piedi,mentre il comandante mi affianca,aspettando che parli.

"Allora?" chiede preoccupato.

"La ragazza ha avuto una perdita di sangue.
Stava per avere un aborto causato sicuramente da stress o qualche tipo di preoccupazione.
Deve cercare di sforzarsi il minimo possibile e tenere la mente serena. Per fortuna è arrivata in tempo" dice guardandomi,come per congratularsi,per averle dato aiuto.

"Cosa sarebbe successo se non fossimo arrivati in tempo?" chiedo sperando che non sia quello che immagino.

"Avrebbe perso la bambina e probabilmente avrebbe perso molto sangue e questo avrebbe inflitto anche sulla sua salute" oh santo cielo.

"Ma ora-ora stanno bene,vero?" chiedo balbettando,per paura della risposta.

"Sì" sospira e lo faccio anch'io.

"Lasciatela qui per sta notte,la terrò sotto controllo. Domani potrà muoversi con tutte le ragazze,dovrà fare una ricca colazione e non praticare nessun tipo di attività in cortile" il comandante annuisce,prendendomi sotto braccio per portarmi in cella.

Mi augura la buonanotte e mi stendo sul letto.
Ho preso un gran bello spavento,sentire la sua voce in sussurro,che mi chiedeva aiuto in una supplica non aiutava.
Ma ora va tutto bene ed è questo quello che conta.

Sono in mensa con le altre ma di Nina,nessuna traccia.
Non ho toccato cibo,non ho fame e i continui richiami di Nad e Silvia,che mi obbligano a mangiare,mi innervosiscono.

"Nina" mi alzo correndo verso di lei.

Lei non dice niente e mi abbraccia forte,piangendo sull'incavo del mio collo.

"Va tutto bene" sussurro accarezzandole i capelli.

"Sì,va tutto bene,per merito tuo. Alida se non ci fossi stata tu.." non la lascio continuare.

"Shh,non dirlo. Adesso siediti e mangia tutto quello che c'è nella mensa,ti servono forze" dico invitandola a prendere il vassoio col cibo.

"Non ho fame" dice toccandosi la pancia.

"No Nina,non cominciare. Fallo per la bambina. Mangia" lei annuisce e va a prendere il vassoio,mentre io l'aspetto al tavolo.

"Nina!" si sente urlare dalla porta della mensa.

"Carmine" lei sussurra alzandosi,per andare verso di lui. Avrà saputo la notizia.

"Di salvo,non puoi stare qui.Esci immediatamente!" lui non ascolta i richiami delle guardie e stringe forte Nina tra le sue braccia. Si amano quei due.

"Se non vuoi che ti sbatta in isolamento,esci di qui. La vedrai dopo in cortile" gli dice Lino e loro due si staccano.
Carmine gli mima un 'Ci vediamo dopo' e dopo avermi salutata con la mano,lascia la mensa.

Piccoli delinquenti//E.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora