AMORE PROIBITO: tutto per quel sogno

~Quindicesimo capitolo~

Non era la solita giornata monotona per Alba. Anche oggi si sarebbe incontrata con il suo insegnante di matematica e anche questa volta avrebbe mentito a sua madre dicendole che sarebbe andata da un'amica a studiare. Al solito orario prese la bicicletta e uscì di casa. Una volta arrivata il professore, come le altre due volte, la accolse col suo sorriso.
Subito si sederono sul divano e si misero a parlare del più e del meno.
Dopo mezzora i due erano ancora lì seduti che ridevano e scherzavano guardando le foto di lui da giovane.
"Certo che eri proprio un bel ragazzo, non che tu ora abbia un brutto aspetto anzi, sei il più decente tra tutti i professori del liceo, ma un tempo di sicuro dovevi essere stato uno dei più popolari della scuola"
"Beh modestamente haha, comunque non ero tra i più popolari perchè ero molto riservato e introverso, non per vantarmi ma avevo molte pretendenti, però nessuna di loro era il mio tipo"
"Ah quindi dovrei considerarmi fortunata haha?"
"Si"
I due risero ancora finchè Alba, guardandolo negli occhi capì che quella era l'unica cosa di cui non aveva dubbi.
Anche il prof vedendo che lei era diventata seria smise di scherzare.
"Credo proprio di essere davvero innamorata, anzi, ne sono sicura"
Lui, senza nemmeno pensarci due volte, avvicinò delicatamente le proprie labbra a quelle della sua alunna e le diede un semplice ma dolce bacio. Per Alba quell' attimo sembrava essere rimasto fermo nel tempo, aveva le gambe che tremavano e non riusciva a tenerle ferme, si sentiva piena di adrenalina come se fosse al massimo delle energie, il suo cuore si mise a battere più velocemente e le sue guance si fecero calde e rosse. Fu questo quello che provò durante il suo primo bacio.
I due trascorsero poi il resto del tempo abbracciati sul divano a chiacchierare ancora un po'. Scoprirono di avere molti interessi in comune ad esempio entrambi adoravano l'hard rock e avevano la passione per il cinema e la recitazione.
L'atmosfera magica venne, per l'ennesima volta, interrotta e non per lo squillo del telefono bensì perchè sentirono qualcuno avvicinarsi alla porta d'ingresso. Elisa era appena tornata dal lavoro.