Capitlo 28

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Le due bestie sono ferme come statue e in attesa. Poco distante da me, sulla mia sinistra, Erald alto e imponente nella sua forma animale, si è messo in posizione di guardia.
Io appoggio a terra lo zaino e mi tolgo il giaccone ingombrante. Non voglio aver impedimenti nei movimenti.
Sollevo la spada, la lancio e la riprendo al volo con l'altra mano. Sembra perfettamente bilanciata, è di ottima fattura. Un sorriso mi spunta sul volto e gli animali di fronte a me fanno un ringhio, indispettiti perché il mio corpo non emana paura, sono perfettamente calma.

Mi tranquillizzo ancora di più, faccio dei respiri profondi diminuendo la mia frequenza cardiaca. Poi apro totalmente i miei canali ricettivi e aspetto.
L'energia colorata si accumula sulle spalle dei due giganti, sono pronti a scattare.
Il tempo rallenta, la prima belva si muove e spalanca le fauci, io scatto di lato e con un movimento preciso pianto la spada nel suo orecchio raggiungendo il cervello. L'animale non fa nemmeno in tempo a urlare il suo dolore che cade a terra morto.
Io mi sono già spostata e mentre l'altra bestia sta ancora metabolizzando cosa sia successo, gli salto in groppa e gli pianto la lama alla base del collo, spezzandoglielo.

Balzo a terra e corro verso la mandria poco distante. Il capo branco ordina l'attacco, e a parte la sua guardia personale, tutti si muovono verso di me. Io avanzo danzando e piantando la spada con efficenza. Solo colpi diretti, precisi e mortali. Tutto sembra procedere ad una lentezza estenuante.

Ma sono tanti, troppi.

Il pensiero divergente mi fa distrarre e sento un dolore bruciante sul braccio sinistro, ma lo ignoro e recupero la concentrazione.
Le belve continuano ad arrivare, come un fiume in piena. Inizio ad essere stanca e allora prendo una decisione.
Dopo un respiro profondo, comincio ad assorbire la loro energia vitale. L'effetto è quasi immediato: riprendo subito velocità e forza, mentre loro rallentano.
Sono confusi, inciampano l'uno sull'altro, le gambe possenti iniziano a cedere sotto il loro immenso peso. Io avanzo e li uccido, uno ad uno.
Ed eccolo lì il capo, mi guarda con ferocia. Nei suoi occhi c'è ancora un barlume di sapienza umana, il druido che era stato un tempo. Dà il comando alle sue guardie del corpo e arretra, ma ora vedo incertezza nei suoi occhi, paura.
Io avanzo implacabile e uccido due delle sue guardie. Lui arretra ancora di più e a quel punto noto che anche lui sta assorbendo energia dal suo stesso branco, sia dalle sue guardie che sono ancora vive e vegete, sia dagli altri membri ormai morenti che ho lasciato a terra lungo il mio percorso di morte.
A causa dell'azione combinata di violazione che stiamo adempiendo, le restanti tre guardie si accasciano al suolo e senza alcuna pietà le uccido.

L'ultimo animale ancora in vita mi guarda stupito, confuso. Poi i colori lo circondano, sento un formicolio sulla pelle e grazie all'energia accumulata dai suoi compagni, in pochi secondi aumenta di dimensioni e si eleva sulle due zampe posteriori, come un immenso e deforme grizzly. I flussi magici corrono lungo il suo corpo ed io non penso altro se non a bere quelle correnti, assorbirle dentro di me come una coppa d'acqua gelata in una giornata torrida. Ne sento il bisogno fisico.

A quel punto inizio ad immagazzinare tutta la sua energia e l'esplosione di piacere mi fa cadere la spada, ma continuo a bere. Lui urla di dolore, un acuto che ferisce le orecchie. Si accascia sulle quattro zampe, rattrappendosi su se stesso come una prugna secca mentre la sua magia esce da lui ed entra in me, scomparendo nel vuoto del mio essere.
Io continuo ad assorbirla, imperterrita, inebriata dal suo immenso potere. Vado avanti e sento un altro urlo, ma questa volta è il mio.
Sono talmente piena di energia che mi sembra di scoppiare, forse ne ho assunta troppa. Un barlume di panico mi attanaglia lo stomaco, non so che fare.

Cosa faccio? Mi sembra di esplodere.

Presa dalla disperazione, mi abbasso sul terreno e con un tentativo disperato, rilascio a terra tutta l'energia accumulata. Troppa forza, troppe vite, troppa magia per contenerla in un unico corpo. È contro natura.
Continuo ad urlare disperata, mentre i flussi colorati escono da me e si riversano sul terreno, fino all'ultima goccia.

Poi diventa tutto nero.

The Bounty Hunter - Hunted (Vol. 4)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora