Capitolo 1 - My soul

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T/n's pov

Ho solo vaghi ricordi riguardo la mia infanzia. Nella mia mente è tutto un groviglio incredibilmente confuso e contorto.

Ricordo solo alcune cose riguardo la mia famiglia. Mia madre morì dando alla luce me e mia sorella, o almeno questo è quello che ci raccontò mio padre. Era un uomo grande e grosso, che avrebbe potuto dare una pessima impressione a prima vista. Ricordo il suo tocco gentile e il suo splendido sorriso sempre stampato in viso.

Teneva molto a me e alla mia gemella, tanto che sacrificò la sua intera vita per noi dal giorno in cui venimmo al mondo. Lavorava in continuazione, lasciandoci praticamente tutto il tempo da soli nel piccolo appartamento in cui vivevamo.

Mio padre era un Hero, non uno particolarmente forte o conosciuto, ma svolgeva il suo lavoro con grande impegno e diligenza, salvava vite e risolveva situazioni pericolose senza esitazione. Lo ammiravo molto da bambinx, tanto che un giorno gli dissi che anche io sarei diventatx come lui.

Io e la mia gemella vivevamo la nostra vita insieme, anche quando incominciamo poi la scuola elementare.

Nostro padre ci disse che avremmo dovuto sempre stare insieme e coprirci le spalle a vicenda.

Non ricordo bene il rapporto che avevo con mia sorella, ma ho la sua immagine ancora stampata in testa. Si chiama n/s (nome sorella) ed è identica a me, due gocce d'acqua ma con una sostanziale differenza. Lei ha i capelli bianchi, mentre io li ho neri. Questi tratti genetici, ci raccontò un giorno nostro padre, provenivano da mia madre, la quale aveva i capelli bianchi e neri.

Di mia madre ho solo ricordi che non mi appartengono. Tutto quello che so su di lei proviene dai racconti di mio padre.

Lui la descriveva come una donna meravigliosa ed incredibilmente forte. Anche lei svolgeva il suo lavoro come Hero. Era molto famosa, soprattutto per il suo Quirk. Poteva creare scariche di energia talmente potenti da incenerire una persona in pochi secondi. Le veniva in continuazione detto che il Quirk che possedeva era malvagio e che sarebbe stata perfetta come Villain, ma lei, ci raccontò nostro padre, credeva fermamente in quello che faceva e non perse mai la via della giustizia.

Tutte le volte che ci parlava di lei, diceva che la amava ancora e che noi gli assomigliavamo molto.

Fin qui, si potrebbe tranquillamente pensare che la nostra non era di certo una vita infelice, anzi. Avevamo un padre che ci amava incondizionatamente, avevamo il sostegno e l'amore l'unx dell'altrx, ed eravamo stabili economicamente. Non ci mancava nulla.

Tutto sprofondò un giorno, un normalissimo giorno d'estate. Io e mia sorella avevamo da poco compiuto 12 anni. Ci trovavamo a casa, era sera. Mio padre aveva una ronda notturna, come spesso capitava. Andammo a letto come sempre, ma la mattina seguente mio padre non era ancora rientrato.

Lo cercai per tutta la casa ma non lo trovai. Pensai che si fosse trattenuto più del solito, o che forse fosse andato presto al lavoro e si fosse dimenticato di avvisarci.

Accesi la TV mentre mia sorella preparava la colazione. Ascoltavo pigramente le notizie che passavano al TG, quando ad un certo punto sentii la notizia di un eroe che era stato assassinato durante la notte da un gruppetto di Villain. Iniziai a sudare freddo. Subito dopo mostrarono una fotografia di mio padre e dissero il suo nome.

Tutto si fermò. Il mondo smise di girare e la normalità che davamo per scontata non sarebbe più stata la stessa.

Ricordo poco di quello che successe quel giorno. Delle persone arrivarono in casa e portarono via me e mia sorella. Ci dissero che ora saremmo state affidate ad un orfanotrofio, poiché non avevamo altri parenti in vita a cui potevano assegnarci.

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