Capitolo 1

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Finita la guerra ho sempre pensato che avrei condotto una vita più che normale,formata da: un lavoro al Ministero della magia come avevo sempre sognato,due bambini meravigliosi e una famiglia unita,che non si sarebbe mai divisa. In realtà le aspettative sono state tutt'altre, perché la mia famiglia si è dovuta separare: Rose è rimasta con me,invece Ron si è voluto trasferire a Parigi, conducendo una vita da babbano. Tra me e Ron le cose non sono mai andate realmente bene, anzi tra di noi è sempre andato tutto troppo bene; quello nostro non era amore, ma semplice devozione e riconoscenza che avevamo l'uno per l'altra. L'anno scorso abbiamo optato per la separazione,ovviamente una separazione civile,senza alcun litigio,diciamo che è stata una decisione semplice per entrambi e sono contenta che sia andata così,anche perché a Parigi è felice ed ha realizzato il suo sogno:ossia quello di eliminare totalmente la magia. Lo so bene che la sua è stata una decisione difficile,ma dopo ogni guerra si rimane sempre un po' scottati e Ron dopo la morte del fratello ha deciso di evitare qualunque contatto con la magia,tanto da chiudere la sua bacchetta in una cassaforte,per poi riprenderla solo alla nascita di Rosie,dopo due anni. Rose era stata concepita perché il nostro obiettivo era quello di dare una svolta alla coppia...almeno come ci disse la terapista. Dopo un paio di anni di fidanzamento io e Ron abbiamo deciso di prendere una consulenza da una terapista per coppie e il motivo principale era proprio la troppa divergenza tra i modi pensare,di agire e di crescere. Forse se ci fossimo lasciati prima ci saremmo fatti meno male,anche se non so che donna sarei adesso senza mia figlia Rose,che nonostante le mille difficoltà è sempre riuscita a tenere ben salda la famiglia,fino a quando io e Ron abbiamo capito come stavano realmente le cose.

Rose è sempre stata una bambina dolcissima,infatti uno dei primi soprannomi che le abbiamo dato io e Ron è stato proprio 'Sweetie'. Mi ricordo benissimo quando le è arrivata la lettera per la scuola di Hogwarts...era così contenta che non riusciva a smettere di parlare per l'emozione e adesso invece è già al quinto anno...la mia bambina!

I miei pensieri vengono interrotti immediatamente da una civetta che intimorita si posiziona davanti alla finestra della mia sala,mi alzo dalla sedia,appoggio delicatamente gli occhiali che uso per scrivere sulla scrivania,apro la finestra e la faccio entrare dandole un po' d'acqua e qualche semino,restituendole un po' di energie.

Afferro la lettera che aveva legata in una zampetta,la rigiro incuriosita tra le mani e noto il sigillo rosso che aveva una lettera: H; che stava ad indicare la scuola di Hogwarts. Apro immediatamente la lettera e noto con piacere un invito per partecipare ad una lezione speciale,che si sarebbe svolta questo sabato del mese di novembre in onore di alcuni alunni che erano stati degli studenti di quella meravigliosa scuola.

Immediatamente mando una lettera di ringraziamento e di conferma per la partecipazione a quella lezione.

Dopo aver spedito la lettera,mi preparo per andare a lavoro,d'altronde come tutti i giorni felice di quella bella notizia.

"Harry,non potrai mai immaginare cosa mi è arrivato questa mattina." dico euforica al mio ormai da anni migliore amico. "Hermione,non dirmi che hai trovato qualche edizione limitata di uno dei tuoi libri preferiti?!" domanda sarcastico sistemandosi gli occhiali,anche quelli sempre gli stessi:tondi,montatura oro,semplici e un po' storti di qualche millimetro. "No,assolutamente,è una cosa ancora più bella..."dico guardandolo come se sapessi già la sua risposta. "dai su indovina Harry!" esclamo spronandolo,ma l'unica reazione che ricevo è quella di un uomo con gli occhi curiosi dell'undicenne che conobbi sul treno molti anni fa. "Dai mi arrendo!" dice alzando le spallucce. "Mi ha scritto la scuola di Hogwarts...o meglio la preside McGranitt chiedendomi se avessi voluto partecipare ad una lezione in onore di alcuni studenti della scuola...ma non è magnifico?!" dico tutto d'un fiato senza prendere un minimo di respiro. "Hermione,non vorrei infrangere i tuoi sogni,ma la McGranitt ha spedito questa lettera a quasi tutti i ragazzi del nostro anno,tra cui: Blaise, Ginny, Luna, Neville, me, Justin Fletchley, Hannah Abbott e Draco. Praticamente due di ogni casata,anche se con noi grifondoro ha fatto una piccola eccezione."dice ridendo alle sue stesse parole. "Ah, invita anche Malfoy?!" domando concentrandomi su uno dei ragazzi che meno sopportavo quando frequentavo la scuola. "Si,anche perché il figlio  Scorpius va a scuola lì e poi dovresti vedere com'è cambiato Malfoy...irriconoscibile! Ovviamente parlo per quanto riguarda il suo modo di pensare,anche perché a livello estetico è rimasto sempre uguale:il solito furetto biondo platino. Ahahaha!" continua ridendo il mio amico e facendo spuntare accanto alla sua bocca una piccola fossetta. "Harry,un'ultima domanda...è vero che la moglie di Malfoy è morta quando Scorpius frequentava il secondo anno?" a quella domanda Harry risponde soltanto con un cenno della testa,confermando così la domanda della quale sapevo già la risposta.

Ero a conoscenza della risposta perché mia figlia Rosie mi aggiornava tutte le domeniche sera con una lettera portata dalla civetta della mia bambina e proprio in quei fogli lei mi descriveva le sue giornate e avevo notato diverse volete il nome Scorpius all'interno di quelle lettere e da brava madre ho sempre sospettato l'interesse che Rose aveva per il piccolo Malfoy.

"Quindi Hermione,immagino che tu ci sarai!" esclama Harry riportandomi alla realtà. "Si,assolutamente,anzi vorrei sentire Ginny così possiamo andare alla ricerca di qualche completo perfetto per questa lezione pomeridiana." a quella frase vedo un velo di terrore negli occhi del ragazzo con la cicatrice ancora ben visibile. "Si magari...questo è uno dei tanti motivi per cui sei la mia migliore amica!" esclama poi abbracciandomi e dopo cinque secondi ci guardiamo ed iniziamo a ridere come due matti.

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