<<Si sta svegliando, chiama un dottore. Presto! >>
<<oh mio dio, finalmente Vik! >> sento la mia sorellina in lontananza, ma non capisco nulla.
Dove mi trovo? Sono vivo? Che succede?
<<Si, per fortuna sei vivo ragazzo >> mi risponde qualcuno che deduco sia il dottore appena arrivato. Ma un momento.. Ho parlato a voce alta? Non mi sembrava.
Mio dio, sto malissimo e ho una voragine in mezzo al petto appena il mio pensiero va a lei.
<<D-dottore.. Lei come s-sta? >> balbetto in preda al panico, mentre il macchinario mi avvisa che i miei battiti sono accelerati furiosamente.
<< Viktor sei stato in coma una settimana, ti sei appena svegliato e adesso controlleremo i tuoi parametri. Non preoccuparti e sta' tranquillo.>> cerca di distrarmi il dottore, ma me ne frego del fatto che sia stato in questo letto così tanto tempo e cerco di muovermi più che posso! Devo sapere come sta la mia piccola.
<<Voglio sapere come sta!!! >> sbotto, ma non mi arrendo. <<Subito!>>
<<Non c'è più! >> urla subito una voce che riconosco all'istante. Non so se mi facciano più male le parole dette o la persona che le ha pronunciate, ma non ci penso due volte: lo shock mi assale e non riesco a credere a quello che ho appena sentito.
Forse ho le allucinazioni. Forse non mi sono ripreso, forse non lo so.
Guardo il dottore per cercare conferma e quello che vedo non mi piace..
Non mi piace per un cazzo e vorrei solo sprofondare nel buio totale di nuovo.