Capitolo 24

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 Reader's pov

Levi si mosse rapido, ruppe la formazione andando avanti, quando fu abbastanza vicino si mise in piedi sulla sella del suo cavallo e sparò un rampino all'altezza della spalla del mostro di fronte a noi dando gas si portò con un movimento fulmineo all'altezza della sua nuca e la recise di netto senza problemi.

Richiamò il suo cavallo e si rimise in formazione come se niente fosse.

Dopo un altro po' di tempo quando ormai si vedevano le mura in lontananza ,nostro malgrado avvistammo un gruppo di una decina di giganti dirigersi a velocità sorprendente verso di noi, arrivavano da dietro ed erano tutti di altezze diverse anche se potei notare un 15mt che spiccava tra gli altri, non sembravano anomali ma erano troppi per uno scontro in campo aperto.

- Capitano che facciamo? - Gli uomini di Hanji erano pallidi, sembravano particolarmente preoccupati e si guardavano le spalle  mentre i giganti si avvicinavano sempre di più.

- Cerchiamo di aumentare la velocità e di avvicinarci quanto più possibile alle mura! - fu l'ordine del corvino che di rimando costrinse il suo cavallo ad avanzare ancora di più , il resto della formazione cercò di stare al passo ma nonostante il nostro aumento di velocità quelle dannate bestie ci raggiunsero.

Lo scontro non si poteva evitare, se solo quel 15 mt avesse allungato una mano sarebbe stato in grado di raggiungere uno degli uomini di Hanji , Levi continuava ad avanzare imperterrito seguito da tutti gli altri.

Feci inversione di rotta, mi diressi verso il gruppo di giganti, dovevo far guadagnare agli altri tempo per mettersi in salvo.

Cercai di ignorare con tutta me stessa le loro urla e i loro sguardi impauriti al pensiero di perdere una compagna.

-T/N ma cosa fai ferma!  - sorpassai Eren come un razzo, puntando gli occhi sul 15 mt  e spronando Storm ad avanzare mentre quella cosa aveva già iniziato ad allungare una mano su uno dei due ragazzi che chiudevano il gruppo.

-T/N Torna in posizione! - fu Levi ad urlare il mio nome ma io non lo ascoltai ero determinata a farli arrivare interi alle mura, se fossi morta non me ne sarebbe importato più di tanto , io non avevo una famiglia da cui tornare.

Sparai un rampino sulla fronte del 15 mt e mi portai sulla sua testa mentre lui cercava di prendermi con le sue mani, non esitai un attimo e lo colpì nel suo punto debole.

" - 1, ne mancano 9"

Mi voltai verso un 8 mt che aveva già spalancato la bocca pronto a mangiarmi mentre cadevo verso il basso assieme al corpo del 15 mt, non mi sarei fatta ammazzare così facilmente così sparai un rampino all'altezza della sua spalla mi portai dietro di lui riuscendo a colpirlo proprio come aveva fatto Levi.

Persi l'equilibrio e mi ritrovai a terra accanto al corpo del gigante morto, ero atterrata con un piede e avevo sentito la caviglia cedere sotto il mio peso per un attimo restai paralizzata ma non avevo tutto quel tempo da perdere perchè gli altri giganti si stavano avvicnando minacciosi.

Mi rialzai a fatica e mi spostai rotolando prima che un 4 mt mettesse le sue manacce sul mio corpo, ero così concentrata che ormai non sentivo nemmeno il rumore degli zoccoli dei cavalli intorno a me e sperai con ogni fibra del mio corpo che se ne fossero andati o che ancora meglio fossero già arrivati alle mura.

" -2, ne mancano 8"

Mi costrinsi ad alzarmi e a correre, sparai il rampino sull'orecchio del gigante che parve essersi immobilizzato per un secondo e senza troppe cerimonie lo uccisi rapida mentre il suo sangue mi schizzava addosso sporcando la divisa pulita e un po' sudata.

"- 3, ne mancano 7"

I miei polmoni imploravano pietà ma non potevo permettermi di distrarmi, mi feci inseguire dai 7 giganti rimasti correndo e aggrappandomi alla sella di Storm pronta a rimontare su ma qualcosa andò storto e la staffa su cui avevo messo la mano per far leva si era rotta facendomi cadere a terra a faccia in giù, sentì il braccio sinistro fremere contro il suolo, per un attimo credetti che fosse rotto.

Passai troppo tempo a pensare, Storm era lontana e i giganti mi avevano quasi circondata completamente.

Una mano mi afferrò.

La mia fine era arrivata.

Venni alzata da terra e vidi le fauci del gigante spalancarsi mentre sentivo il terrore scuotermi da dentro, mi voltai a guardarmi intorno per assicurarmi che fossi rimasta sola ma incontrai i suoi occhi spaventati .

Non erano andati via.

Sarebbero morti per colpa mia.

Il viso solcato dalle lacrime mentre urlavo il suo nome e mimai un "ti amo" con le labbra volevo che lo sapesse, avrei voluto che le cose fossero andate diversamente . 

La bocca del gigante mi avvolse ma i suoi denti non recisero alcuna parte del mio, lo sentì sbilanciarsi in avanti: il gigante cominciò a cadere con me ancora nella sua bocca, qualcuno aveva reciso la sua nuca e quel qualcuno si scoprì ben presto essere Mikasa che mi aiutò ad uscire dalla bocca di quell'essere immondo, sentivo le coste addolorate ad ogni mio respiro tanto che non appena mi liberai dalla bocca del gigante nemmeno il tempo di alzarmi che un rivolo di sangue mi correva a lato destro della bocca accompagnato da un sapore ferroso .

I giganti attorno a me erano morti tutti e tutti i miei compagni erano interi, probabilemnte per quello che avevo fatto sarei stata buttata fuori e forse anche Levi mi avrebbe lasciata per la mia sconsideratezza, magari mi avrebbe affidato ad Hanji o a un altro caposquadra.

Mikasa mi aiutò a rialzarmi portandomi un braccio sotto le ascelle, facendo in modo che scaricassi il mio peso su di lei e non sulla caviglia malconcia purtroppo non feci molti passi prima di sentire gli occhi chiudersi : l'ultima cosa che vidi furono Hanji e Levi correre verso di me mentre Mikasa mi intimava di restare sveglia anche se non ci riuscivo mentre mi ripoggiava a terra con delicatezza.

Realizzai non solo di essere stata una sconsiderata di prima categoria ma anche di essermi dimenticata della promessa che avevo fatto a Levi ... avevo implicitamente promesso quel giorno dopo la morte dei nostri compagni che avrei fatto di tutto per sopravvivere e cos'avevo fatto ? L'esatto opposto avevo buttato la mia vita alle ortiche come se niente fosse incurante dei suoi sentimenti pensando egoisticamente di essere sola di non avere nessuno accanto.

Non sentivo la sua voce ma vedevo le sue labbra muoversi mentre le sue braccia mi cingevano e mi scuotevano, sapevo che stava pronunciando il mio nome .

Era forse l'ultima volta che lo vedevo? 

Non volevo andarmene così ... eppure sembrava la realtà dei fatti.

Con le ultime forze rimaste aprii gli occhi e mi sforzai di fargli una carezza in viso, il suo sguardo era spaventato mentre la sua presa su di me era abbastanza decisa perchè riuscivo stranamente a sentirla e quel calore in quel momento era così confortante.

Mi abbandonai a quel calore .

Credevo di averti persa per sempre piccola stella ( LeviXReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora