Hiei si sforzò di mangiare quella sbobba verde e melmosa, mentre veniva imboccato da Botan, dato che non gli era permesso nemmeno essere liberato per mangiare da solo. Quell'intruglio strano lo disgustava e avrebbe di gran lunga preferito digiunare, piuttosto che introdurlo nella bocca:"Mi fa schifo solo a guardarlo. Date questo orrore solo a me, o anche ad latri detenuti? Perché ho già le mille frustate quotidiane da sopportare, almeno il cibo potrebbe essere un po' più commestibile." Botan sospirò, ma nonnsi arrese:"Non ci pensare Hiei, ma fallo perché qui c'è l'aiuto della tua Seika, che ti vuole tanto bene!" Trillò Botan, tutta contenta. Hiei si chiese come una ragazza così allegra e spensierata potesse essere amica di Seikatsu:"Coraggio Hiei, apri la boccuccia che arriva l'aeroplanino!" Hiei la guardò in modo strano:"P-prego?! Aeroplanino?! Capisco che ho l'altezza di un ragazzino, ma ora mi sembra esagerato trattato come un bambino!" Botan stava per chiedergli se sua madre non gli avesse mai fatto ciò, ma poi si ricordò appena in tempo che Seikatsu le aveva detto che Hiei era orfano, perciò riuscì ad evitare una figuraccia e di inimicarsi Hiei inutilmente:"Seika è stata in piedi tutta la notte per preparare queste cose, e lo ha fatto solo per il tuo bene." Hiei guardò in basso, tristemente:"Non è riuscita a dormire, vero?" Si voltò verso la ragazza, che scosse la testa, facendo ondeggiare la coda di cavallo azzurra. Lui sospirò guardando a terra:"Immaginavo. Da quando ci siamo incontrati, Seika ha avuto problemi nell'addormentarsi e io sono stato la soluzione ad essi. Però, senza rendermene conto, anche io mi ero abituato ad averla sempre accanto. Infatti, non ho chiuso occhio nemmeno io, proprio perché non lei non c'era." Botan si rese conto che quel ragazzo ammanettato conosceva Seikatsu meglio di chiunque altro, che senza entrare nei dettagli lui capiva cosa Seikatsu stesse passando:"L'unico difetto di quella sbobba è che a vederla sembra immangiabile, ma so che Seika avrà reso i vari elisir aromatici, in modo da darle un sapore decente. Almeno spero che lo abbia fatto, non era molto lucida e dubito che lo sia."-"Sì, ti do conferma. Non voglio mentirti, ma Seika non sta proprio bene. Soffre per la tua condizione, ma anche per la sua. Ma penso che tu sappia già tutto di quello che è successo, prima vi incontraste." Hiei annuì, mentre mangiava ingoiava quell'intruglio schifoso. Botan lo guardò, con il cucchiaio in mano:"Sono contentissimo del fatto che Seika abbia pensato anche al sapore." Disse Hiei, tenendosi per sé il fatto che lui ringraziasse qualunque essere divino, per avergli concesso Seikatsu nonostante il suo passato, che lei aveva accettato e da lì lo aveva sempre amato. Hiei riuscì a mangiare tutto, senza lamentarsi e risparmiandosi battute, benedicendo Seikatsu e la sua preoccupazione nei suoi confronti.
Un'ora dopo concluso il pasto, Hiei non aveva più sensibilità nel corpo, esattamente come dieci anni prima quando fu sottoposto all'intervento del Terzo Occhio. Gli raffiorarono parecchi ricordi: da quando Seikatsu lo aiutò con l'anestetico, la passeggiata successiva, la collana restituita e la prima notte insieme. Hiei sorrise, con l'amaro in bocca:"Chi l'avrebbe mai detto che da quel giorno, io e lei non ci saremmo più separati. E che quei giorni mi sarebbero mancati così tanto." Hiei sospirò:"Seika, vedi di salvarmi come io ho salvato te." Quando Hiei finì di pronunciare quelle parole così piene di tristezza e malinconia, che però lasciavano trapelare un velo di fiducia e speranza, la portà si aprì e lui venne abbagliato di nuovo dalla luce. Un paio di guardie lo prese e lo condusse di fronte a Re Enma, legato di nuovo alle catene, con Sir Unchi che lo frustava per sfogare la sua frustrazione, data dal fatto che quel tappo demoniaco senza neanche un titolo nobiliare né ricchezze gli avesse fregato la fidanzata. Hiei non sentiva niente e non emetteva alcun lamento. Voleva sorridere per beffarsi di Re Enma e Sir Unchi, mentre vedeva i loro volti irritati e infastiditi nella sua indifferenza e insofferenza, nonostante lo schiocco violento della frusta e il sangue che colava dalle ferite, molto lentamente e difficilmente, ma questo dettaglio non venne notato dalla foga furiosa di Sir Unchi e la sorpresa di Re Enma.
Seikatsu era stata obbligata dal padre ad assistere alla punizione di Hiei, e se lei avesse osato intervenire le frustate sarebbero state aumentate. Osservava il suo amato incassare i colpi sulla schiena, senza emettere un suono, con lo sguardo sollevato verso Seikatsu e Re Enma e le ciocche di capelli che ricadevano sui suoi occhi rossi, mentre sudava freddo. Non sentiva nulla, ma allo stesso tempo era infastidito da quell'umiliazione, sebbene il suo silenzio la stesse rendendo una vendetta poiché Sir Unchi si stava innervosendo. Hiei pensò a ciò che Re Enma potesse tenere di più caro, non tanto per portarglielo via, ma per distruggerlo. Giunse alla conclusione che era il Mondo degli Umani quello a cui doveva puntare. Avrebbe messo a soqquadro tutto quanto in quel mondo, affinché Re Enma potesse provare le stesse cose che stava provando lui.
STAI LEGGENDO
Hiei x OC Tsundere (Yu Yu Hakusho)
FanfictionIn questa fanfiction dell'anime Yu Yu Hakusho, in italiano Yu degli Spettri, presenterò Seikatsu, figlia del Re Enma, che obbligata dal padre a condurre una vita rigida e controllata, gli si ribellerà e si innamorerà di Hiei, un demone solitario re...