XV

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La grande piazza di Victoria Memorial si apre davanti ai nostri occhi, con luci soffuse di lampioni accesi. Attorno a noi nessuno passeggia, siamo soli. Io, Tom, un musicista di strada e questa città silenziosa ma che viene accesa dalle nostre risate e dalla musica di sottofondo.
"Sediamoci qua."propone avvicinandosi alla grande scalinata e sedendosi a metà. La grande statua si illumina dietro di lui. Poggia il cartone accanto ed io mi siedo dall'altra parte.
"Credo che dovresti infastidire pure quel musicista."mi riferisce dando un morso ad un pezzo di pizza.
Mi metto a ridere e lui si stringe nelle spalle.
"Dovresti smetterla."lo riprendo "Non vorrai mica rinfacciarmelo a vita?".
Lui storge la bocca e con sarcasmo risponde: "no, no".
"Allora, chi è Thomas?"chiedo.
Lo vedo sorpreso da quella richiesta inaspettata. Non so se si sia mai trovato a parlare della sua vita ad una semplice ragazza, ritenuta anche sua grande fan. Sbatte le palpebre e sorride, poi guardandosi davanti comincia: "Thomas Andrew Felton, nato ad inizio autunno del 1987 ad Epsom. Fin da quando ero bambino sono stato appassionato dalla recitazione, cominciando negli spot pubblicitari.
Sono stato legato a mio nonno, un grande uomo pure per me. Mamma ha sempre creduto in me, come papà. Entrambi mi hanno dato la voglia e la forza di iniziare questo grande sogno. I nomi dei film già li sai, credo."ride ed io annuisco.
"Ecco, quando mi dipinsero i capelli per interpretare Draco, a scuola venivo preso in giro. Lì capii quello che potesse provare Daniel quando Draco lo faceva con Harry. Alcuni mi dicevano che "Harry Potter" non era niente, era una saga stupida e per bambini. Gli stessi ragazzi sono tornati a chiedermi l'autografo."prende respiro e mi guarda. Sul suo viso nasce un sorriso, quasi si rendesse conto che la sua strada sia stata semplicemente fantastica.
"Credo che si siano mangiati tutte le unghie."borbotto e lui ride annuendo.
"Amo la musica, amo la mia chitarra e amo il mio cane Willow. Lei non è un cane, lei è la mia migliore amica, la mia compagna di avventure. Mi piacerebbe imparare a ballare, diciamo che non ne sono così portato ma mi diverte.".
Racconta tutto d'un fiato, quasi come se avesse bisogno di buttare fuori ogni sua storia. Lo ascolto senza perdermi una virgola.
Ma appena sento la parola "ballare", mi alzo e lo prendo per un braccio.
"Cosa stai facendo?"chiede ridendo, seguendomi.
"Abbiamo la musica e un posto tutto nostro. Siamo entrambi negati ma qualcosa ho imparato ai matrimoni, quando cercavano di insegnarmi."rispondo.
"Tu sei pazza."si guarda intorno, divertito.
Poi mi poggia la mano sulla schiena e con l'altra intreccia la mia.
"Devi fare un passo indietro e poi uno avanti."consiglio ma lui rimane a fissarmi negli occhi.
"Tom!"lo riprendo, imbarazzata. Così ritorna al mondo attuale e si lascia trasportare dalla musica. Mi pesta il piede più volte, ma ogni volta sento il suo respiro sul mio collo. Un lento sotto le stelle di Londra, credo che non l'avessi mai sognato, e soprattutto in compagnia di Thomas.
"Sono un danno."mi riferisce, appena nuovamente calpesta il mio piede.
"Sono negata pure io, dai."lo riprendo, poi annuisco e proseguo: "Sì, non ce l'abbiamo proprio nel sangue il ballo.".
"Potremmo imparare insieme."propone. Quel tempo futuro, mi fa sorridere. Lo vedo avvicinarsi piano piano, la sua mano mi spinge ancora di più a lui e con l'altra mano accarezza il mio volto. Sposta i miei capelli con delicatezza e li posiziona dietro l'orecchio.
Il suo sguardo cattura ogni mia emozione, il cuore comincia ad accelerare sempre di più e con lentezza posa le sue calde labbra sulle mie. Quel bacio, quel maledetto bacio.
Intorno tutto sembra scomparire. Tutto scompare, ogni minima forma di pensiero svanisce nell'aria rimanendo solo io e lui.
Solo Sara e Thomas.

Considerazioni:
Alcune informazioni su Tom sono frutto della mia fantasia. ❤️

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora