Verso mezzodì si palesarono alla nostra vista le torri di Perama, e ci rallegrammo d'aver quasi raggiunto la nostra meta.
«Una volta tanto non dobbiamo ficcarci in qualche buco puzzolente» disse Bastonazz, roteando lo spadone in aria per divertimento.
«Su questo hai ragione,» gli rispose Cil, «ma non ti aspettare che qui avremo vita facile. Questa cerca è molto impegnativa e trovare l'Artefatto in una città potrebbe risultare molto più difficile che trovarlo in una caverna o in un castello solitario. Qui ogni casa, ogni palazzo, ogni cittadino potrebbe nasconderlo.»
Giungemmo dunque alla porta del borgo e due soldati ci fermarono per controllarci:
«Altolà! Chi siete, e per qual cagione venite alla porta dell'antica e potente città di Perama?»
«Veniamo senza cattive intenzioni, Messeri. Io sono Cil l'Alchimista, e questi sono i miei compagni di viaggio, Beno e Bastonazz. Forse conoscete il mio nome per fama, sapete, io...»
«Mai sentito.» affermò il soldato, «Vedo che siete armati. Perché recate strumenti d'offesa?»
«Stiamo compiendo un viaggio lungo e pieno d'insidie,» spiegò l'Alchimista, «le armi ci occorrono per proteggerci, non per arrecar danno.»
I due soldati si guardarono, quindi ci diedero il permesso d'entrare, facendo seguire questo monito:
«Badate a voi, stranieri, ché, se vi azzarderete a creare qualche scompiglio, sarete arrestati dalla milizia cittadina e le vostre teste rotoleranno sulla piazza prima ancora che abbiate avuto il tempo di sfoderare le lame.»
«Brutti coglioni» li insultò Bastonazz, quando eravamo già distanti dalla porta e non potevamo essere uditi, carezzando l'elsa del suo spadone.
Ero stato molte volte a Perama in passato e non la trovai affatto cambiata. Le sue strade erano sporche e la gente povera e scortese, e pure i palazzi dei signori e le torri erano vecchi e trasandati.
«Di là sta la piazza della mercanzia,» dissi agli altri, «non lontano, salendo per quelle viuzze, il palazzo del Governatore.»
«Secondo i miei studi, l'Artefatto è custodito in un luogo il cui accesso è celato alla vista: è probabile che sia situato nelle sale di qualche importante dimora... ma non possiamo certo visitarle tutte» commentò l'Alchimista.
Proposi allora di consultare il buon Poccio, un Cacciatore di Tesori come me, che sovente mi aveva ospitato a Perama e col quale avevamo condiviso alcuni bottini. Trovammo la sua casa piuttosto in rovina rispetto ad un tempo: il legno sembrava infradiciato e dinnanzi scorrazzava allegro un maiale, in mezzo ad alcune pozze di loto.
«Ci hai portati in un altro pisciatoio!» esclamò risentito Bastonazz.
«Perdonatemi, il buon Poccio deve aver trascurato un po' le cose, con l'età» mi giustificai.
Bussammo dunque alla porta, ch'era tutta mangiata dai tarli e piena di macchie. Venne ad aprirci una fanciulla molto giovane e avvenente, scalza e vestita di abiti lisi e sporchi.
«Salve» disse, guardandoci con sospetto.
«Salve, Madonna. Cerchiamo Messer Poccio, è in casa?» domandai.
«Non vi ho mai visti, chi siete?» fece, aggiustandosi una ciocca ch'era sfuggita dal copricapo ed era scesa sulla fronte.
«Messer Beno,» risposi, «Cacciatore di Tesori. Poccio si ricorda sicuramente di me, anche se è passato tanto tempo dal nostro ultimo incontro. Voi invece chi siete, se posso domandare, Madonna?»
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Artifacta - La Cerca degli Artefatti
PertualanganUno sparuto gruppo di avventurieri si mette in viaggio alla ricerca dei mitici Artefatti... vi aspetta una storia fantasy a metà tra la satira e la parodia, tutta da ridere 😂 Se volete, potete ascoltare l'audiolibro dei Capitoli sul mio canale YouT...