Castiel

274 13 3
                                    


Sbuffasti per l'ennesima volta che quel giorno, non potevi credere che ancora non si fosse fatto vivo, nonostante i tuoi continui richiami. Avevi provato milioni di volte a chiamare Castiel, avevi pregato così tanto affinché l'angelo apparisse dinanzi a te, ma era come se ignorasse le richieste, il tuo richiamo.
Questo ti fece altamente innervosire, pensavi che gli fosse accaduto qualcosa, solitamente arrivava subito quando tu o i Winchester lo chiamavate, ma questa volta no e questo in parte ti preoccupava.
Sam e Dean notarono questo tuo nervosismo misto alla preoccupazione e in ogni modo cercavano di rasserenarti. Era molto premuroso da parte loro, infondo non volevano che tu stessi così in pensiero, ma i loro tentativi erano vani. Decidesti di fare una doccia, probabilmente l'acqua calda avrebbe rilassato i tuoi nervi abbastanza tesi e in questo modo avresti avuto almeno una mezz'ora di serenità.
L'acqua scorreva sulla tua pelle, la temperatura era perfetta e questo riuscì a farti rilassare. Girasti un sospiro e poi chiudesti gli occhi, godendoti a pieno quel momento di pace, tanto raro e prezioso.
Rimasti sotto il getto per almeno una quarantina di minuti, il che era molto più di quanto ti aspettasti.
Avvolgesti l'asciugamano bianco e soffice intorno al tuo corpo e lo stesso facesti inseguito con i tuoi capelli, infine tornasti in camera per metterti addosso qualcosa di comodo.
Non dovresti neanche preoccuparti della presenza dei due fratelli, questa volta eri riuscita ad ottenere una camera di motel tutta tua, potendo avere finalmente un po' di privacy, in questo modo avesti tutto il tempo di cambiarti e asciugare i tuoi capelli. In seguito, finito il tuo momento di relax, dove avevi staccato la testa da tutto quello che stava accadendo, fosti costretta a rimetterti con il volto sui libri e dinanzi al tuo computer. Avevi bisogno di alcune informazioni sul caso che stavate seguendo e in tutto l'arco della giornata non avevi trovato molto, anche perché la tua mente era presa da altro. Stavolta decidesti di concentrarti solo e unicamente sul caso, niente distrazioni, infondo sapevi che Castiel era in grado di cavarsela da solo.
Le ore passavano e piano si fece mezzanotte, l'indomani ti saresti dovuta svegliare all'alba e, dormendo poco già di tuo, non potevi permetterti di perdere ulteriori ore di sonno, dunque spegnesti il dispositivo elettronico e, lasciando il resto dei libri e fogli di appunti sparsi per il tavolo, ti dirigesti a letto pronta a farti una bella dormita.
Un rumore improvviso, nel bel mezzo della notte, costrinse il tuo corpo a svegliarsi di colpo. Come un fulmine ti alzasti dal letto, recuperasti la pistola da sotto al cuscino e infine accadesti la luce della stanza.
-"Castiel!"- gridasti allarmata correndogli contro per reggerlo -"Ma che ti è successo?"- chiedesti preoccupata vedendo lo stato in cui era ridotto.
Il viso tumefatto, pieno di lividi esangue oramai incrostato, il trench completamente macchiato esattamente come la camicia.
-"C'è stato un diverbio su in paradiso"- rispose con voce dolorante -"La mia presenza non è più gradita"- aggiunse mentre lo facevi sedere sul letto.
Corresti a prendere delle bende, alcuni cerotti e un tubetto di disinfettante e, con cautela, non volendo fare lui male, cominciasti a medicarlo.
I suoi occhi celesti ti guardavano attentamente, ogni tuo movimento veniva analizzato, infine essi si posarono sul tuo viso. Eri solo un'essere umano ma per lui eri come una sua pari, un angelo tanto maestoso, che non faceva altro che incuriosirlo.
-"Che c'è?- chiedesti con un leggero sorriso sul volto.
-"Il tuo viso, mi piace, è molto interessante"- disse con quel suo modo di fare, tanto ingenuo ma che a te piaceva molto.
Sorridesti imbarazzata, il che era nuova come cosa, non eri solita ad imbarazzarti ma con lui non riuscivi a farne a meno.
Vedesti che l'angelo non faceva altro che fissarti mentre il suo volto si faceva più vicino al tuo. Non eri sicura di quello che sarebbe capitato da li a poco, ma comunque non volesti voltare la testa e così posò le sue labbra morbide sulle tue. La passione travolse entrambi, l'angelo non sapeva che cosa stesse effettivamente facendo, però non volle fare diversamente, quella nuova sensazione che stava provando gli piaceva molto e sperava che anche tu ti sentissi in quel modo. Tutti e due vi spostaste meglio sul letto alle vostre spalle, quello su cui Castiel era già seduto. Cominciasti a togliere il suo trench da sul corpo e gettarlo da qualche parte sul pavimento e così faceste per i seguenti indumenti, fino a che non vi ritrovaste nudi, l'uno sopra l'altro.
Avresti dovuto dormire, il caso avrebbe richiesto una sveglia programmata per l'alba, ma non te ne poteva fregare di meno in quel momento. Il tuo copro veniva attraversato da mille emozioni e non volevi che finisse mai.

IMMAGINA SUPERNATURALDove le storie prendono vita. Scoprilo ora