la mia isola

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Ciao!Io mi chiamo Linda e questa è la storia di come la mia vita sia cambiata. Quando tutto questo ebbe inizio io avevo solo 13 anni!Incredibile ma vero;l'11 Settembre del 2020 io e la mia famiglia dovevamo andare a fare una specie di gita in un isola (anche se poteva sembrare strano in quel periodo)il giorno prima di partire mia madre mi disse di portare l'essenziale e io per la prima volta la ascoltai( cosa che non fu una buona idea) la cosa più strana è stata quella che mia madre voleva portarsi pure il gatto perché diceva che sarebbe stata più a suo agio laggiù,io non feci domande e mi limitai ad annuire.Il giorno dopo era tutto pronto,così siamo andati ed arrivati all'aeroporto e dopo solo 20 minuti eravamo già in aereo, finora le cose stavano andando benissimo o almeno così mi pareva(perché nessuno e dico nessuno si sarebbe mai aspettato quello che sarebbe successo dopo)arrivati all'aeroporto di Igana(piccola città del medio Oriente) Dovevamo prendere un altro aereo o come lo definivo io una (zattera volante) siccome dovevamo fare uno scalo, con noi c'erano anche tre adulti con aria molta sospetta sussurrai all'orecchio di mia madre(infatti mica ci avevo torto) dopo tre ore di volo frustranti finalmente arrivammo in un isola, ma purtroppo non era l'isola che ci aspettavamo anzi non era proprio quell'isola perché ci fu rivelato che quel volo e i tre adulti sospetti trasportavano qualcosa di poco legale,ma il fatto è che era pure un imboscata per i tre uomini e noi eravamo solo nell'aereo sbagliato al momento sbagliato, i tre uomini dopo essersi accorti dell'imboscata si ritirano nella foresta a fare una zattera che avrebbero usato per scappare(come lo so, be semplice dopo che finirono di costruirla ci saltarono su e ci salutarono con gestacci già al largo del mare senza possibilità di scappare. Per fortuna quando ci lanciarono fuori dall'aereo con non poco garbo ci lanciarono anche le valigie dove c'erano solo dei prodotti,dei vestiti un caribatteria due telefoni e per fortuna 4 bottiglie di acqua prese all'aeroporto;dopo un po di tempo a girovagare nella foresta senza una meta precisa ci imbattemmo in una strana struttura che sembrava una capannina di legno e bambù sospesa tra diversi alberi che facevano da fondamenta,non so ancora come ma le calette scavate sugli alberi erano ancora intatte e una volta su e poi dentro non potevamo credere ai nostri occhi,era una casetta vera e propria e la cosa più straordinaria è che c'era un computer un po vecchiotto ma che funzionava ancora e con addirittura una antenna satellitare,sotto si trovava un piccolo orticello e un giardinetto che non sembrava curato da un paio di anni,sul cui erano posizionati una specie di antenato del barbecue e un filtratore per l'acqua insomma un vero e proprio paradiso e poi ho avuto anche la fortuna che i miei erano degli ingegneri ed esperti in Internet perché migliorarono ancora si più questa casa.Oggi noi siamo ancora qua e io sono qua a scrivervi la mia storia sull'amaca godendosi questo bellissimo paesaggio mozzafiato con il gatto sulle gambe e ad informarvi che abbiamo trovato anche un diario di tutti i segreti di questa isola scritti e raccolti in un piccolo diario del vecchio proprietario di nome Jack,insomma questa è la storia di come una catastrofe può diventare una meraviglia,ci vediamo per i prossimi aggiornamenti io sto per andare in spedizione con la mia famiglia, e non dimenticatevi di consigliarmi un nome per questa isola,lascio la scelta a voi,ci vediamo la prossima volta, Bye Bye.

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