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Hermione riuscì a malapena ad aprire gli occhi che sentì una forte fitta alla testa

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Hermione riuscì a malapena ad aprire gli occhi che sentì una forte fitta alla testa. I ricordi della sera precedente si riprodussero velocemente nella sua mente, tanto da farle chiudere e strizzare gli occhi di scatto per cercare di fermare tutto ciò che la sua mente stava riproducendo. Si ricordò delle ore trascorse per prepararsi – obbligata da sua cugina –, si ricordò dei drink bevuti, dei due ragazzi che le avevano offerto più volte da bere illudendosi di poter ricevere qualcosa in cambio da lei, di Draco... Draco!

Spalancò gli occhi di scatto e si guardò intorno guardando il letto, ma lo trovò vuoto. Si spostò verso il bordo, portando i piedi nudi sul pavimento, per poi alzarsi e controllare la camera, il bagno, poi uscì dalla camera. Al piano di sotto riuscì a distinguere due voci: una di Draco e l'altra... non capì. Si spostò più vicina alle scale, sporgendosi poi dalla balaustra per cercare di adocchiare la seconda persona al fianco del ragazzo. Riuscì a notare a malapena i piedi, così sbuffò e scese di qualche gradino.

«Le protezioni di questa casa non sono abbastanza forti, se sei riuscito a raggirarle.» commentò il professor Piton, posto più lontano di quando fosse Draco. Il ragazzo annuì, ascoltando con poca calma la solita filippica del professore nei suoi confronti per non aver obbedito ai suoi ordini. Hermione, intanto, si sporse ancora di più per cercare di individuare la seconda figura in quel salotto. Si aggrappò alla ringhiera e si allungò di nuovo. «Eravamo rimasti d'accordo che non avresti fatto entrare nessuno.» aggiunse il professor Piton, rigirandosi nel salone. Ad interrompere quella predica fu proprio Hermione, che quasi inciampò sui suoi stessi piedi. Sia Malfoy che Piton si voltarono verso le scale e la ragazza – ormai scoperta – scese le scale. Appena Hermione mise piede oltre l'ultimo gradino, riuscì a vedere chi fosse l'altra persona presente in quella casa.

«Professore.» sussurrò sconvolta, mentre Draco le portava sulle spalle il suo mantello per coprirla, dato che aveva a mala pena coperte le gambe.

Sembrò sorpreso, come se non riuscisse a credere che a casa di un Malfoy potesse mai trovare Hermione Granger, dopo tutto quello che i due si erano scambiati. «Signorina Granger.» disse di rimando. Draco si posizionò quasi davanti a lei, pronto per ricevere l'ennesima ramanzina per il suo comportamento inopportuno. «Avreste dovuto avvisarmi della vostra relazione.» disse infatti Piton, rivolgendosi a lui. Hermione deglutì, lasciando l'onere a Draco di rettificare quanto detto. Draco, però, non lo fece e rimase in silenzio. «La signorina Granger è a conoscenza che-»

«Mi fido di Hermione.» interruppe Draco, stroncando ogni conversazione. Fu questa volta Piton a rimanere senza nulla da dire, a guardare i due ragazzi distanti da lui. Annuì a malapena, prima di congedarsi e sparire via.

«Che cosa dovrei sapere?» domandò Hermione, ma tutto il silenzio che Draco aveva riservato al professore, non aveva intenzione di riservarlo anche lei. «Allora?»

«Allora, Granger? Ti rendi conto che sei sempre in mezzo nei momenti sbagliati? Cosa ti costava stare sopra, al tuo posto, in silenzio soprattutto?» urlò, contro di lei.

Venere e Marte; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora