19. CAPITOLO

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EDO'S POV

Da lontano vedo Milagros piangere, chissà cosa avrà combinato quel cretino di Ciro. Alla vista di ciò, Stella mi lascia subito la mano, forse perché non vuole farsi vedere felice davanti Milagros triste. Un po' la capisco, avrei fatto lo stesso io se mi trovavo nei suoi panni,anzi mi ha solo anticipato. Li abbiamo lasciati, almeno io, che ridevano e scherzavano, e adesso me li ritrovo così. Ciro quando si tratta di ragazze, fa solamente cazzate.

E: Non capisco. Stavano ridendo e scherzando, prima che io non me ne andassi.
S: Ecco Edo.. In realtà loro hanno iniziato a litigare già dalla mensa. O meglio, Ciro si è arrabbiato con Milagros, perché non gli toglieva gli occhi da dosso, nonostante stesse parlando con me. E credo che in tutto questo casino, c'entri il tuo bigliettino.

È colpa mia. Devo parlare di quel maledetto bigliettino.

E: Comandà ci può lasciare soli con Ciro e Milagros?
M: Io vi lascio soli, ma non fatemi pentire di questa scelta.

E mi lancia un occhiolino.

M: Mi sono spiegato Eduà?
E: Si state tranquillo comandà. Ah comunque dopo, appena potete dovremmo parlare un attimo.
M: Dipende di cosa dobbiamo parlare. Se si tratta di quella cosa, Eduà già ti ho detto che non posso dirti niente.
E: Comandà vi ho sentito parlare al telefono, e la situazione diventa sempre più complicata per me. Quindi o parliamo, o parliamo. Non avete opportunità!
M: Dopo vediamo Eduà. Anche se vorrei dirti qualcosa, non posso dirti nulla senza quella persona.
E: La chiamate e mi dite tutto.

E lo fulmino con gli occhi. Massimo si crede che mi fa? Non ha capito che io non gli daró pace, fin quando non mi dirá tutto. Anche se, tutti gli indizi mi portano ad una sola conclusione. No non posso crederci, anzi non voglio crederci. Non puó essere.

S: Eduà tutto apposto?
E: Si tranquilla Stella.
S: Perché non ne vuoi parlare?
E: Piccolina non è il momento. Appena sarà il momento te ne parlerò. Anche perché non posso ora.
S: Perché non puoi?
E: Perché non so neanche io di cosa ti dovrei parlare. So solo che devo venire a conoscenza di qualcosa, ma non so neanche di cosa si tratta.
S: Ma la telefonata che abbiamo sentito prima secondo te riguarda questa cosa?
E: Si secondo me si. Se ho capito, anche con chi stava parlando, riguarda la mia vita. Ma ora basta piccola, andiamo da Ciro e Milagros che ci stanno aspettando.

La voglia di prenderle la mano c'è, ma poi i miei occhi incontrano gli occhi di Ciro, tristi, delusi, e mi fa ritornare in mente che ora è lui quello che ha più bisogno, e davanti a lui non riesco a farmi vedere felice, anche se dentro sto scoppiando dalla felicità.

MILAGROS'S POV

Mi sento uno schifo. Non so cosa e come fare. Ciro, non dico che si è incazzato, ma gli è dispiaciuto non ricevere quella risposta al suo "TI AMO". Ma io che ci posso fare? Non me la sento punto. È vero ci conosciamo da anni, ma solo stanotte è successo qualcosa. Io gli errori che ho fatto fuori, qua dentro non voglio ripeterli, anzi non voglio proprio farli. Fuori ho sempre pensato alla felicità degli altri, mettendo la mia in secondo piano, per non dire sotto ai piedi. Io non merito vedere gli altri felici, e vivere, io, una felicità finta. Non mi merito di indossare sorrisi falsi. Mi merito di indossare i sorrisi che ho indossato in questi anni fini ad oggi. Se per vedere felice me stessa, vuol dire "ferire" gli altri, bhe lo farò. Se c'è una cosa che ho imparato qua dentro è proprio questo. La mia felicità, la mia persona prima di tutti, e poi il resto. Perché se le persone devono pugnalarti alle spalle, non ci pensano su due volte. E se vuol dire, passare per egoista, fa niente, ma una volta nella vita voglio dare ampio spazio, alla persona che sono, all'emozioni reali che provo, e alla vera felicità! Mai più uscirà la Milagros che era fuori. D'ora in poi uscirà la vera MILAGROS! La MILAGROS che è uscita in questi anni, qua dentro. Tutto sommato la galera serve anche a questo. Serve a capire cosa vuoi diventare. Ti fa indossare una corazza, che ti protegge da possibili delusioni che il carcere ti regala, e forse è anche lei che mi blocca, e mi fa pensare prima a me stessa. Ti fa cacciare fuori, quel carattere che non credevi di avere, ma che alla fine ti piace un sacco.

Il mio riflesso~ Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora