la magica casa sulla collina

Cap 1:Un bambino con una grande immaginazione

C'era una volta diverso tempo fa, quando ancora non c'erano le comodità della vita ultra moderna, un bambino che viveva in una piccola casetta in un piccolo paese dal nome così tanto particolare che anche a pensarci tanto, tanto ancora adesso non mi viene in mente. Di certo voi piccoli amici adesso vi chiederete: Ma qual'è il nome di questo bambino? Aspettate, miei cari, col tempo ci arrivo. Dunque il piccolo, il cui nome ricordo bene che era Hiro, viveva ogni giorno la noia della vita moderna a cui però, unico tra i suoi coetanei, riusciva a rimediare facilmente. Come?-mi chiederete voi. Ma quando si ha dieci anni e si ha una graziosa testolina come la vostra è facile distrarsi: basta usare l'immaginazione. L'immaginazione ti porta in luoghi mai visitati prima e incontri buffi personaggi mai visti. Pensateci: quante volte mentre leggevate un libro vi siete lasciati perdere in mondi diversi dai vostri? A chi non è mai successo vuol dire che non hai mai preso in mano un libro o che la sua piccola mente è vuota perché nessun bambino vivente può smettere di creare mondi. Nessuno. Sapendo già questa cosa potete ben capire cosa succedesse al nostro protagonista. Qualsiasi cosa, nella sua testa, cambiava forma e diventava cose particolarmente belle. Per esempio una volta era con i suo papà davanti a un grande giardino. Il padre lo lasciò solo. Il bambino iniziò a vedere un mondo magico in pericolo. Da qui iniziò la sua esplorazione. Era improvvisamente divenuto un grande e imponente eroe esattamente come quelli delle storie che leggeva da piccolo. Quindi poteva capitare molto facilmente che la madre aprisse la camera e lo trovasse intento a fare quello che lei riteneva un gioco. Per lui era molto di più: era magia. Lui viveva costantemente un sogno infinito esattamente come quello che voi piccoli avete quando dormite con la sola differenza che lui non si alzava mai. Non avete ancora capito cosa voglio dire, eh? seguitemi nei prossimi capitoli, miei piccoli lettori, che mi spiego meglio....