Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-

Capitolo 73 (Perchè ti amo)

(Aspettate per la canzone😇)

"Cosa?!"

"Calmati"
Mi alzo dal suo petto, tirando la coperta per coprirmi dal freddo.
"Cosa cazzo dici?"
"Macarena non ce la faccio. Io sono fatta cosi. Ho bisogno di quello, e lo sai" la guardo incredula, scuotendo la testa.
"Non puoi essere seria"
"Invece lo sono" scuoto la testa, mordendomi l'interno guancia e afferrando la maglietta per terra, per poi alzarmi.
Infilo le mutande, per poi sedermi nuovamente al bordo del letto, con una mano sulla fronte.
"Cazzo sapevo che avevi qualcosa..." dico piano, sbuffando.
Sento il letto muoversi, e il rumore delle coperte dietro la mia schiena.
"Pensa a quanto sarebbe divertente" dice cingendomi la vita.
"Smettila" mi alzo di scatto, andando verso il bagno.
Mi lavo la faccia, facendo scosciare l'acqua dalle mani, mentre la mia mente non riesce ad essere lucida.
"Puoi capire c-"
"Cosa?!" Dico girandomi verso di lei, che se ne sta sullo stipite della porta, con la sua felpa larga e le braccia incociate.
"Posso capire che tu sei fatta cosi? Mi dispiace Zulema é una puttanata e lo sai" la sorpasso, dopo essermi asciugata la faccia, e vado verso l'armadio, aprendolo e cercando un paio di pantaloni.
"Come al solito non mi ascolti" dice in tono arrogante, mentre si infila un paio di pantaloni stretti, che infila negli anfibi.
"Ti sto ascoltando Zulema, e ti sto dicendo che stai dicendo stronzate" metto anche io un paio di pantaloni neri della tuta, per poi girarmi verso di lei che soffia una risata.
"Zulema sono seria"
"Bionda stai calma...ti stai agitando" dice venendomi incontro, mentre la guardo, controllando ogni suo movimento.
"Zulema non voglio farlo"
"Ti ho mai obbligata a fare qualcosa?"
Alzo un sopracciglio e la guardo, facendole ricordare il nostro passato.
"Okay...dico da quando stiamo insieme"
"No"
"Bene. Se non vorrai, lo farò da sola" i miei occhi scattano nei suoi e fa per andarsene, ma io le afferro il polso.
"No, non farai un cazzo Zulema" la paura di poterla perdere in chissà quale rapina mi attanaglia lo stomaco.
Venendolo a sapere tramite un telegiornale locale, o perché non tornerà più a casa.
"Bionda ho già deciso e non mi farai cambiare idea" dice avvicinandosi a me.
Serro la mascella, per trattenere l'impulso di piangere e urlare.
Mi si sta sgretolando tutto in mano.
Quel castello di felicità e quotidianità che mi ero costruita con lei, improvvisamente ho capito che era di carta, e sta per essere spazzato via.
Mi guarda per un po, mentre giro il viso di lato, scuotendo la testa.
"Ascoltami..." fa per prendermi il volto, ma mi allontano, indietreggiando di un passo.
"No Zulema non ascolto un cazzo! Non ti permetto di farlo!"
"Cazzo Bi-"
"Zulema non voglio sentire altre cazzate!" La supero, scostandola leggermente con la spalla e mi dirigo fuori dalla camera, sbattendo la porta alle mie spalle.

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"No Sara! Sai anche tu quanto é pericoloso. E poi ora abbiamo la nostra normalità. Perché cazzo deve fare cosi?"
La mia migliore amica mi guarda seria, mentre ce ne stiamo sedute sul divano in pelle nera della sala, guardando la pioggia scendere fuori dalla finestra.
"Maca...ti ricordi cosa mi dissi quando eravamo sullo yacht?"
Mi giro nella sua direzione e annuisco, ripensando alle mie parole, che mi tornano alla mente rapidamente.
"Certo"

"E se lei non volesse una normalità? Una quotidianità? Lei ama l'adrenalina, l'avventura..."

"Bene. Allora tu sai bene che quelle cose fanno parte di lei" la guardo confusa.
"Sara non capisco, mi stai dicendo che dovrei lasciarla fare?"
"No Maca, ti dico solo di capirla. Zulema é fatta cosi. Lo sai"
"Si farà ammazzare" Sara abbassa lo sguardo, annuendo.
"Così però la fai soffrire. Se la privi della libertà...se le strappi la possibilità di scelta...lei non sopporterà la pressione di quella che tu chiami la vostra normalità.
Pensaci Maca...sei sicura che quella non sia solamente la tua normalità?" Tengo gli occhi puntati in quelli di Sara, passando lo sguardo prima in uno, poi nell'altro, per poi rilasciare un sospiro e mettermi una mano sulla testa.
"Non posso perderla"
"Maca la perderai se la privi della libertà"