capitolo 5 ↬ 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦... 𝘝𝘦𝘳𝘰𝘯𝘢 !

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«Anche se non c'è risposta, e la notte
ci ha messo alla porta, pensiamoci
come due ombre che ballano in mezzo
alla folla» 🌃



«Anche se non c'è risposta, e la notteci ha messo alla porta, pensiamocicome due ombre che ballano in mezzoalla folla» 🌃

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"Ele, cosa fai ancora a letto? La colazione é pronta!" Andrea fa capolino in camera della sorella.

"Arrivo, arrivo." mugola lei, ancora assonnata.

La giovane si mette presto a sedere e rimane per qualche minuto a fissare la parete di fronte a lei. Sta pensando a ciò che é successo la sera prima.

Ha sbagliato a scappare in quel modo, lo sa bene, ma lei non si era mai trovata in una situazione simile. É successo tutto così in fretta...

E adesso, che rivedrà Louis, come dovrà comportarsi? Partiranno insieme per Verona fra soli due giorni!

"Il dormiglione sarei io, giusto?" scherza Andrea, non appena la ragazza lo raggiunge in cucina.

La più piccola addenta un cornetto al cioccolato, senza dire nulla, poiché troppo occupata a riflettere sul da farsi.

"Va tutto bene?" le chiede allora il fratello.

"Sì, sono semplicemente stanca." Eleonora cerca di essere il più convincente possibile.

É abituata a raccontargli tutto, ma questo non é il momento giusto per metterlo al corrente della faccenda.

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Louis se ne sta disteso sul suo letto, con le braccia incrociate sotto la testa. Non riesce a non pensare a quello che ha combinato ieri sera.

Probabilmente ha rovinato tutto, e per cosa? Io non piaccio ad Eleonora, si ripete più volte.

Ma allora perché lei ha ricambiato il bacio?

"Louis, non ti ridurre all'ultimo per preparare i bagagli!" esordisce Adam, da dietro la porta.

Il castano sbuffa e si alza in piedi, poi apre l'armadio e comincia a sistemare i vestiti in valigia.

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Eleonora riceve una chiamata da parte di Adam. Quest'ultimo la informa che non potrà partire per Verona, poiché sta male.

Sarà un bel problema partire solo con Louis, pensa la giovane. Non ha idea di come risolvere la situazione, ma non ha tempo di pensarci, poiché il campanello inizia a suonare freneticamente. Quando apre il portone, si ritrova davanti il modello.

"Prima che tu dica qualsiasi cosa, scusami... ho sbagliato, non avrei dovuto baciarti e mi dispiace di averti messo in difficoltà. Amici come prima?"

Lo sguardo di Eleonora é un misto fra sorpresa e gratificazione. "Amici come prima." risponde, accennando un sorriso. "Vuoi accomodarti?"

"Oh, no, tranquilla, vado, devo ancora finire i bagagli."

"Ti capisco."

"Adam ti ha detto che lui non partirà con noi?" le domanda Louis, pochi istanti dopo.

"Sì, mi ha chiamato poco fa."

"Capisco. Ci vediamo domani, allora."

"Certo, a domani."

"Chi era alla porta?" Andrea si rivolge alla sorella.

"Nessuno." farfuglia lei, evasiva. "Allora, a che ora partirai domani?" continua, deviando così il discorso.

"Mh, un'ora dopo te."

La ragazza annuisce e si reca in camera sua, decisa a riposare un pò.

L'indomani mattina si sveglia verso le sette e mezza, dal momento che alle nove partirà il volo.

Dopo aver fatto colazione, fa la doccia e successivamente si cambia. Opta per qualcosa di comodo, una semplice maglietta bianca e dei jeans chiari.

"Sei pronta?" le chiede il fratello, che deve accompagnarla in aeroporto.

"Sì, possiamo andare."

"Sta attenta." si raccomanda Andrea, non appena arrivano a destinazione.

"Cosa vuoi che succeda?"

"Il solo fatto che Adam non c'è, già mi preoccupa."

"Che scemo!" esclama la più piccola, ridendo. "Ci vediamo tra pochi giorni." aggiunge, prima di scendere dall'auto.

Poco più in là intravede Louis, così si appresta a raggiungerlo. "Buongiorno." lo saluta, sorridente.

"Hey!" il modello ricambia il sorriso.

"Dobbiamo aspettare gli altri?"

"Sì, credo che stiano per arrivare." la informa lui, voltandosi indietro. "Ah, eccoli."

Una giovane dai capelli biondi e gli occhi grigi, accompagnata da due uomini, si avvicina presto a loro.

Quando il gruppetto sale sull'aereo, Eleonora si rende conto che, fortunatamente, il suo posto é accanto a quello di Louis.

"Che sonno." mormora l'amico, appoggiando la testa sulla sua spalla.

La maggiore arrossisce un pò. Non le era mai capitato di imbarazzarsi con lui. Forse é dovuto a ciò che é successo fra loro, chissà...

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"Come sarebbe a dire che é disponibile solo una stanza, per giunta con un letto matrimoniale?" Eleonora si rivolge alla receptionist.

"Mi dispiace, signorina, ma abbiamo avuto dei problemi con le camere."

"Tranquilla, troveremo una soluzione." Louis cerca di rassicurare la più grande.

La ragazza sbuffa e afferra la valigia, poi segue il castano verso la loro stanza.

"Facciamo così, tu prendi il letto, io dormirò sul divano." afferma il modello, convinto.

"Cosa? No, dai, dormirò io sul divano!"

"Scherzi? Non ti lascerò dormire sul divano!"

Dopo altri dieci minuti, trascorsi a discutere, Louis riesce a convincerla.

La giovane rimane piuttosto colpita dal suo comportamento; é sempre stato dolce nei suoi confronti ma, questa volta, seppur non capendo perché, le é sembrato diverso.

𝐒𝐓𝐀𝐘 | 𝘭𝘰𝘶𝘪𝘴 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘳𝘪𝘥𝘨𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora