•capitolo ottavo•

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~Adam

Aprii di scatto gli occhi facendoli abituare al buio che mi avvolgeva. Sentii dei rumori provenire dal sacco a pelo di Helais. Si muoveva come se stesse correndo via, ma aveva gli occhi chiusi, e un leggero velo di sudore si era formato sulla sua fronte. Provai a calmarla toccandole il braccio ma senza successo. Iniziò a scalpitare nel suo piccolo spazio, cercando un appiglio dove appoggiarsi. Dei grugniti, che sembravano quasi di disperazione, uscirono dalla sua bocca che cercava aria. -Helais! Mi senti!! Svegliati piccola!- tentai di attirare la sua attenzione per farla svegliare. Funzionò. Drizzò di scatto la schiena aprendo gli occhi, che sembravo avessero visto la morte in persona. Il suo respiro pesante e tremante si smorzò quando mi avvicinai a lei abbracciandola- Va tutto bene. È passato-  -Adam..- pronunciò dalle sue labbra tremanti - Quali sono le mie paure?..-  -Erm...io..non saprei..- risposi titubante. - Io non le ho viste...- sembrava stesse parlando sola. -Era solo un incubo piccola, non é la verità- la rassicurai   - Devo sapere chi sono..- continuò senza ascoltare. - Devi aiutarmi...devo sapere chi sono!- mi implorò con gli occhi rossi.   -Sì..lo farò, ma adesso dormi- conclusi.   -Non riesco a dormire..- dichiarò   -Vieni nel sacco a pelo con me, ti proteggo io- promisi senza pensarci due volte. Entrò sotto le coperte accanto a me, e sentii le sue mani gelate cercare le mie. La strinsi più a me. Volevo che chiudesse gli occhi e dormisse. La osservai fin quando non sentii le mie palpebre chiudersi completamente.

***

Lentamente aprii gli occhi mettendo a fuoco tutto ciò che mi circondava. La prima cosa che notai fu il volto di Helais appoggiato sulla mia spalla. La faccia era beatamente addormentata ma sapevo che qualcosa la tormentava. Io ero tormentato dal fatto che "mia madre" stava tornando da me. Non la volevo. Non aveva mai fatto parte della mia vita e non sarebbe mai entrata a farne parte, non ora. Mentre pensavo guardavo Helais. Era così bella...vidi le sue palpebre aprirsi e i suoi occhi incontrarono i miei. -Buongiorno- sussurrai  - Ciao- rispose ancora assonnata -Dormito bene?- chiesi   -Con te sì..- dichiarò arrossendo.   -Che ne dici di una colazione veloce e poi ti porto in un posto bellissimo a fare un tuffo?- le proposi con un sopracciglio alzato   -Ci stò!- rispose sorridendomi. Uscii da sotto le coperte dirigendomi verso il chioschetto a prendere del latte con due ciotole. Le offrii quello che avevo preso e lei accettò senza contestare. -Vado a mettermi il costume- disse appena finito di bere il latte facendomi l'occhiolino. Io rimasi mezzo allungato sull'erba con lo sguardo perso senza pensare a niente. Dopo poco, mi decisi ad alzarmi per andare in tenda ad infilarmi il costume. Preparai il mio asciugamano in una sacca, insieme ad uno spuntino, aspettando che Helais finisse di prepararsi per arrivare nel posto scelto. -Sbrigati piccola- le urlai ridendo. -Si si ho fatto. Quanta fretta- rispose lei uscendo dalla tenda. Aveva un vestito a righe blu addosso, come copri costume. -Possiamo andare madame?-    -Certo monsieur - rispose prendendomi in giro. Ci incamminammo per la strada presa il giorno prima nel frutteto, ma dopo poco girammo verso il torrente che lo accostava, superandolo. Dopo qualche minuto arrivammo in una grotta. - È qui?- chiese lei impaziente  -Si- risposi secco. Le feci strada in mezzo ad alcuni  sassi per poi uscire dalla grotta e trovare una cavità naturale a forma di conca, piena d'acqua. Svariati alberi si caratterizzavano, intorno, e dentro l'acqua di quella grande cavità. Proprio sopra le nostre teste scorsi un pezzo di roccia ricoperta da muschio e terra, che formava un semicerchio. Dal lato opposto, invece, sorgeva una piccola cascata.   Guardai l'espressione di Helais che sembrava stupefatta. -Adam..come fai a trovare dei posti così, così incantevoli?!- chiese ridendo come una matta  -Mi piace vederti sorridere, tutto qui- risposi facendo spallucce. Si tolse il vestito rimanendo in bikini. Era un costume bianco con tutte sfumature grigie, peró, era cosí perfetta, delle forme definite le scolpivano i fianchi. Era così bella. Rimasi imbambolato a guardarla con la bocca aperta. Mi mancava la riserva d'aria nei polmoni. Stavo per svenire quando richiamò la mia attenzione, con le guance in fiamme. Mi tolsi la maglietta velocemente rimanendo in costume. Anche lei mi guardò, ma con tutte le gote rosse fuoco, e di botto abbassò lo sguardo. Mi avvicinai a lei sfiorandole le gote e lei mi guardò con una faccia da angioletto e un sorrisetto maligno. Mi spinse buttandomi nell'acqua e feci appena in tempo a prenderla per il braccio e farla cadere nell'acqua insieme a me. Riemersi da sotto l'acqua e la guardai. Scoppiò a ridere divertita e si aggrappò alle mie spalle per non affogare; il le cinsi i fianchi avvicinandola più a me. -Quello che hai fatto é stato un vano tentativo di uccidermi- le sussurrai tra i capelli bagnati. Lei iniziò a ridere -No, non volevo ucciderti, volevo solo farti affogare- disse schizzando il mio volto con quell'acqua ghiacciata.

SPAZIO AUTRICE!!
Hey gente. Scusatemi tantissimo per il ritardo!Ho avuto da fare con la scuola e per questo non ho più pubblicato nulla. Spero non ci siano errori nel testo. Se ce ne sono fatemelo sapere al più presto! Allora,  che ne pensate della storia? Che piega sta prendendo? Volere scoprirlo? Al prossimo capitolo bacioni♡@drecros
@Mariuma24
@LindaComandini
@Emerald_Eyes_Iris
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Sono forte come un lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora