Capitolo 43

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Quando Jungkook fu dimesso dall'ospedale i suoi genitori erano venuti a prenderlo per riportarselo a casa, non volevano che nessuno di quei delinquenti avesse più avuto a che fare con i loro amato figlio e consigliarono anche a Jimin di lasciarli perdere perché altrimenti avrebbe avuto solo brutte esperienze e che avrebbe causato una stupida preoccupazione ai suoi genitori.

Jungkook non usciva mai da camera sua, non solo perché aveva subito un piccolo trauma da quello che gli era successo ma specialmente perché a Taehyung non gli era neanche permesso di vederlo ed era arrabbiato con i suoi genitori per questo.

Anche Jimin era tornato a casa ma gli fu permesso di avere alcune visite da parte di Yoongi ma solo ed esclusivamente in casa e sotto osservazione, nonostante la cosa li imbarazzasse molto avevano accettato e promesso di non mettersi nei guai, almeno Jimin.

Per quanto riguardava Taehyung aveva aumentato il lavoro per distrarsi da quella situazione e aveva abbandonato gli studi credendo che fossero totalmente inutili e che andando avanti in quel modo sarebbe stato costretto a ripetere l'anno.

Hoseok vendeva a nome di Yoongi dato che il maggiore preferì non farsi vedere sul campo per indagare a fondo insieme a Namjoon su Il Giglio e chiese aiuto anche al fidanzato dell'amico dato che ci aveva avuto a che fare.

Passarono settimane e parve che non fosse successo nulla, non accadde nulla e cosa ancora più sorprendente fu che Il Giglio aveva chiesto allo spacciatore di incontrarlo in privato su un terrazzo panoramico in centro città.

-Non dovresti andarci-

-Se mandassi un sottoposto con una cimice?-

Chiese Seokjin.

-Tesoro sei incredibilmente dolce ma conosce tutti i nostri volti-

Disse dolcemente Namjoon accarezzandogli i capelli.

Yoongi si buttò sullo schienale della sedia e si massaggiò le tempie, era sicuro che Il Giglio non sarebbe uscito allo scoperto così facilmente e che tanto meno fosse un'incontro tranquillo.

-Dovrebbe andarci Hoseok-

Namjoon sgranò gli occhi e guardò l'amico.

-Cosa? Lui cosa centra?-

Yoongi scosse la testa.

-Niente, ma se andassi lì di sicuro non incontrerei Il Giglio ma un suo sottoposto-

-Allora perché Hoseok? Posso andare io-

-No Nam, tu non puoi, deve andare lui, punto-

Seokjin poggiò una mano sulla spalla del fidanzato e sorrise dolcemente facendogli capire di non provare a far cambiare idea a Yoongi. Questi si alzò e dopo un lungo sospiro si mise la giacca e prese le chiavi della macchina, salutò i due piccioncini e uscì per raggiungere il suo di fidanzato.

Le strade erano deserte e i lampioni illuminavano l'asfalto bagnato, la pioggerellina di quella sera aveva un'incredibile potere rilassante che fece liberare la mente di Yoongi da tutti quei pensieri pesanti e frustranti.

Parcheggiò davanti casa di Jimin e bussò al campanello, ad aprirgli fu la mamma del minore che lo accolse sorridendo. Quando entrò vide tutta la famiglia a tavola e si sedette anche lui di fianco al fidanzato, lo salutò con un leggero bacio e poi iniziò a mangiare.

Jungkook era steso sul letto di camera sua con gli occhi gonfi e rossi, aveva pianto per un paio d'ore a causa di un attacco di panico e perché sentiva la mancanza di Taehyung, non mangiava da giorni e il suo aspetto era davvero trascurato e faceva impressione dal quanto era dimagrito.

Improvvisamente sentì qualcosa colpire la finestra e saltò dallo spavento, quando corse a vedere cosa fosse perse un battito nel trovarsi faccia a faccia con il fidanzato dopo aver scostato le tende.

Aprì la finestra ed il maggiore si lanciò nella stanza abbracciando il minore quasi lasciandolo senza fiato.

-Kookie mi eri mancato così tanto!-

Jungkook strinse forte a se Taehyung facendo invadere le sue narici del bellissimo profumo di pulito che il ragazzo emanava.

-Mi eri mancato anche tu Tae Tae!-

-Scusate eventuali orrori e scusate il ritardo

My first real love <3 |taekook / yoomin | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora