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"Un bicchiere di Whiskey, senza ghiaccio." disse secco, senza gentilezza nella voce.

La gentilezza non serviva, quando si trattava di uno degli uomini più potenti del pianeta.

Il barman lo accontentò subito, fortunatamente sapeva già quale tipo fosse il preferito dell'uomo che aveva davanti, o sarebbero stati guai per lui.

Erano sempre guai, quando non si soddisfavano le richieste di Levi Ackerman.

Levi bevve piano, guardandosi attorno. Quello era uno dei suoi club. Nonostante la sua industria si occupasse di tutt'altro, gli piaceva avere dei locali, così da non dover sforzarsi per andare a cercare uomini da portarsi a letto.

Erano loro, anzi, che andavano da lui. Adoranti e pronti a tutto, proprio come piaceva a Levi.

Pronti a tutto, pur di averlo vicino per una sola notte.

Perché era così che voleva sentirsi sempre: potente, forte, spietato.

Si guardò intorno, la serata era cominciata, e parecchi bei ragazzi stavano già iniziando a ballare in pista, mentre l'alcool iniziava il suo corso.

Finí il suo drink, sistemandosi velocemente il colletto della camicia, scegliendo accuratamente tra la folla quello che sarebbe stato il suo ragazzo della serata.

Si stava avviando verso un ragazzo delizioso che ballava al centro della sala, quando con la coda dell'occhio, vide che in quel momento stava entrando qualcuno.

Qualcuno di estremamente interessante.

Cambiò così idea, tornando lentamente indietro e seguendolo verso il guardaroba.

Si vedeva che era poco più alto di lui, indossava un cappotto lungo e scuro, e quando se lo tolse per lasciarlo all'addetta, Levi capì che sarebbe stato lui la sua preda.

Il ragazzo sconosciuto indossava dei semplicissimi jeans attillati neri, ed una camicia blu notte, chiusa solo da qualche bottone finale, che mostrava quindi il suo petto, delineato da muscoli leggeri, visibili ma non eccessivi. Portava alcuni gioielli addosso, ma tra loro spiccava una collana, con un simbolo che Ackerman non riusciva a scorgere bene, ma che nemmeno gli importava.

In quella bellezza si vedevano della grazia e della dolcezza, nonostante si fosse vestito in maniera decisamente provocante.

Fu questo che fece avere un piccolo brivido lungo la schiena a Levi, che si avvicinò di soppiatto, mettendo una mano sul fianco di lui.

Il ragazzo sconosciuto si girò di scatto, per lo stupore, e quando lo vide, rimase un attimo senza parlare, imbarazzato.

"hei" gli disse quindi con un sorrisetto, mentre le sue guance si arrossavano leggermente.

Levi lo guardò serio, e poi fece anche lui un piccolo sorriso, proprio un accenno al lato della bocca.

"ciao."

Le loro mani frenetiche stavano cercando di toccare quanto più possibile dell'altro, alzando leggermente i vestiti per arrivare alla pelle nuda, bollente.
I loro occhi incollati, in un incontro di sguardi che sembrava predire una serata indimenticabile. Quei baci così bagnati, insoddisfatti, con le lingue in un intreccio confuso, che rischiava di non farli respirare.

Era mattina ormai nel locale di Levi, il "Wall Rose", ma la musica ancora andava ad un volume esagerato, e le persone continuavano a ballare, probabilmente ormai solo per inerzia.

Alcune coppie si erano appartate, come stavano facendo loro, che si erano spostati qualche tempo prima in un angolo del locale, sotto una luce che fioca illuminava i loro volti e i loro corpi frementi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 19, 2021 ⏰

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