Vicine ma lontane

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Cheryl's pov
Cheryl: -cosa? Non è possibile-
Betty: -sì Cheryl, la loro scuola è stata chiusa-
Cheryl: -ci mancava solo che quei Serpents vengano qui ad infestare la mia scuola-
Betty: -dai, non sono così male-
Cheryl: -hai ragione, sono il peggio. Devo capire chi è che comanda in questa scuola. Quando arriveranno?- 
Betty: -sono appena arrivati- vedo un gruppo abbastanza vasto di ragazzi che portano una giacca con su sopra una stampa di serpente, vestiti quasi completamente di nero. Davanti a tutti c'è una ragazza bassa, con delle ciocche di capelli rosa. Sta parlando con Archie e Veronica che le stanno dando il benvenuto. Devo ammettere che è carina. Cambio subito la mia impressione non appena mi ricordo che è una Serpent. È solo una spacciatrice venuta a far marcire la mia scuola.
Cheryl: -Tina, Ginger, Reggie facciamo vedere a quei barboni chi è che comanda qui- scendiamo velocemente le scale con aria minacciosa. Vedendomi arrivare l'altra ragazza mi posa gli occhi addosso. Sono degli occhi marroni estremamente profondi.
Cheryl: -cari barboni, io non vi permetterò di portare nella mia scuola caos e distruzione, quindi fatemi il piacere di andarvene da qui- il sorriso della ragazza svanisce. Il suo sguardo furioso.
Toni: -perché non vieni a dirmelo in faccia?- dice avvicinandosi a me.
Cheryl: -con piacere, regina dei rospi- non riesco a tenere a freno la lingua, quando qualcuno mi provoca sono incapace di trattenermi. Intervengono Archie e Jughead che ci separano prima che la situazione degeneri. Ho mostrato loro chi sta a capo di quella scuola e quella ragazza deve stare alla larga da me.

Toni's pov
Entro in questa scuola gigantesca. È a dir poco perfetta. I muri si vede, sono stati ritinteggiati da poco e non hanno nessun graffito. Nel cortile non c'è neanche una lattina fuori posto. Entro e subito il mio gruppo viene accolto da una ragazzo ed un ragazzo. Dicono di chiamarsi Archie e Veronica. Dopo che ci hanno spiegato tutte le attività extra-scolastiche, gli orari e dato le chiavi dei nostri armadietti, vedo lei. Quei capelli rossi che ho visto decine di volte nelle foto di ieri.
Rossetto rosso, top bianco con sopra delle ciliegie e una gonna nera di pelle. Scende con uno sguardo minaccioso, ma nonostante ciò le sorrido.
Cheryl: -cari barboni. Io non vi permetterò di portare nella mia scuola caos e distruzione,  quindi fatemi il piacere di andarvene da qui- il mio sorriso si spenge e la felicità che avevo prima nel vederla, fa posto alla rabbia che si diffonde in tutto il mio corpo. Come si permette di chiamarci in quel modo?
Toni: -perché non vieni a dirmelo in faccia?-
Cheryl -con piacere, regina dei rospi- Jug mi tira indietro prima che possa dare un pugno a quella figlia di papà odiosa.
Jughead: -ti avevo avvertito- mi bisbiglia. Finiamo la cosiddetta festa di benvenuto ed andiamo nelle nostre aule. La prima ora è matematica. Leggo i nomi di tutti i miei compagni ed all'inizio dell'elenco in bella vista, c'è Cheryl Blossom. Fantastico devo sopportarla per un'ora intera. È assurdo come il mio interesse verso di lei si sia spento con una singola frase. La classe sta in fondo all'ingresso. Mi siedo vicino a Sweet Pea, mentre Fangs si siede vicino a quel ragazzo gay di cui Jug parlava ieri.
Sweet Pea: -com'è stata la prima impressione?-
Toni: -che intendi dire?-
Sweet Pea: -hai capito benissimo-
Toni: -è odiosa però interessante, vale la pena provare, cosa può mai fare, schiaffeggiarmi con i suoi capelli?- il mio amico ride scuotendo la testa come a dire che sono sempre la solita. Semplicemente amo le sfide.

Cheryl's pov
Se mi dispiace di averla trattata così? Più o meno, ma non posso proprio trattare bene una Serpent. Ho tutte le ore con lei, a quanto pare ci interessano le stesse materie. Entro in classe la trovo seduta vicino al suo amico. Non mi guarda neanche e non capisco se non mi ha visto entrare, cosa impossibile dato che mi notano tutti, oppure mi sta ignorando e questa è l'opzione più plausibile. Meglio cosi. Mi siedo al primo banco, del resto i prof mi adorano e devo sempre rispondere o fare delle domande. Vicino a me si siede Ginger. In realtà non siamo poi così amiche.  Ha solo paura di me perciò mi corre dietro.
Ginger: -che schifo questi Serpents- so che tutte le cose che dice sono solo per farmi contenta. Le rispondo con un semplice già, poi prendo il mio quaderno ed inizio a prendere appunti.
Dannazione quanto odio matematica. Sta spiegando un argomento che mi sembra quello dell'università. Alzo la mano.
Cheryl: -scusi, potrebbe rispiegare l'ultima parte?-
: -qualcuno ha capito?- chiede alla classe. Alcuni alzano le mani, tra cui la tipa dei Serpents.
Professore: -Topaz vorresti spiegare l'argomento a Blossom?-
Toni: -sì va bene-
: -signorina Diaz, si metta vicino al compagno di Topaz- ci scambiamo di posto e lei viene vicino a me.
Cheryl: -non mi serve il tuo aiuto-
Toni: -hai detto tu di non aver capito, oppure ho capito male?-
Cheryl: -senti, spiegami e facciamola finita-
Toni: -agli ordini- mi spiega talmente bene l'argomento che mi è subito tutto chiaro.
Cheryl: -ottimo ora puoi ritornare dal tuo amico-
Toni: -non mi merito neanche un grazie?- non le rispondo. La sento sbuffare mentre torna al suo posto.

Toni's pov
Ritorno da Sweet Pea a malincuore, sarei voluta rimanere lì a quel banco con quella ragazza per tutta l'ora dato che matematica non sembra essere proprio il suo forte. Quando suona la campanella, Cheryl si alza ed esce dalla classe, andando, come scopro una volta uscita anche io dall'aula, in bagno, io invece vado in classe mettendomi al primo banco, dove spero si sarebbe seduta anche Cheryl. Alle 9 precise entrano tutti i miei altri compagni di classe che mi guardano come a dire perché sei già qui? E soprattutto perché sei al primo banco? Lei entra per ultima. Mi guarda per un secondo poi si va a mettere al ultimo banco. Non la dà vinta a nessuno? Jug aveva proprio ragione su questa principessina da quattro soldi. In quel momento entra il prof ed inizia la lezione. Cerco con tutte le mie forze di concentrarmi, pensando che questa scuola finalmente mi avrebbe offerto delle grandi possibilità. Adesso posso fare domande, chiedere spiegazioni, senza aver paura che qualcuno mi possa prendere di mira. Finalmente la mia vita si sta aggiustando. Penso anche ad un'attività extra scolastica da poter fare, ce ne sono tantissime, potrei scegliere fotografia, oppure uno sport, e non devo neanche pagare. Forse questo trasferimento non è poi così male. Ancora mi irrita il fatto che la gente guardi me e i miei amici di sottecchi, quasi fossimo la cosa più disgustosa al mondo, ma credo che andando più avanti riusciremo ad integrarci senza problemi. Sempre se la reginetta ce lo permetterà.

Cheryl's pov
Vedo che i professori fanno meno caso ai Serpents e questo significa che rimarranno al cento per cento per tutto l'anno e forse anche gli anni successivi. Che nervoso. Il resto delle ore prosegue normalmente; a volte vedo quella ragazza sconosciuta nei corridoi e faccio di tutto per evitare il suo sguardo. Forse è il senso di colpa per la scenata inutile di qualche ora prima, forse è la poca fiducia che nutro nei confronti di lei e della sua gang, non so spiegarlo. Alla fine delle lezioni vado al parcheggio della scuola e vedo Veronica e Betty avvicinarsi.
Veronica: -hey Cheryl, io e Betty pensavamo di organizzare una festa a casa mia, sai com'è, per dare un vero e proprio benvenuto ai ragazzi nuovi. Che ne dici?-
Cheryl: -non voglio avere nulla a che fare con loro, quindi penso che sarà per un'altra volta Veronica-
Betty: -dai Cher che hai di meglio da fare oggi?-
Cheryl: -cara cugina tutto è meglio di vedere quei spacciatori-
Betty: -una festa non è una festa senza Cheryl Bombshell- mi guarda supplicandomi con lo sguardo.
Cheryl: -va bene ci farò un pensierino, però non vi prometto nulla-
Veronica: -nel caso la festa inizia alle dieci- annuisco salutandole. Entro nella mia berlina rossa e torno a casa. Certo che andrò a quella festa, anche perché di sicuro non voglio passare la serata chiusa in casa con mia madre. Quando torno a casa la avviso che alle dieci sarei andata da Veronica, non ottenendo risposta. C'era da aspettarselo, mi lascerebbe andare anche se le dicessi di star andando in guerra oppure a suicidarmi.
Penelope: -il pranzo sarà pronto tra poco se hai fame scendi sennò fai come ti pare, io oggi ho due clienti quindi non osare disturbarmi- i clienti sono uomini soli oppure tipi che vogliono solo divertirsi. Mia madre è la cosiddetta prostituta di Riverdale e quando riceve i suoi ospiti io cerco di tenermi alla larga. Odio essere in camera mia e sentire ad un tratto urla di piacere dalla stanza di sotto. A quanto pare oggi sarei uscita molto prima di casa. Comunque oggi forse è di buon umore dato che mi ha avvisata addirittura del pranzo. Da quando ho dato fuoco a ThornHill per rendere pure le nostre anime dopo la morte di JJ e mio padre, non possiamo permetterci una cuoca perciò è mia madre a dover cucinare, cosa che letteralmente odia. Le ho più volte detto che posso cucinare per entrambe ma a quanto pare non solo schifa me, ma anche ogni cosa che mi riguarda. Fa lo stesso menù tutti i giorni: purè di patate con polpette, spaghetti con qualche salsa senza sapore o, quando è di buon umore e le va particolarmente di cucinare, tacchino con patate al forno e come dolce, torta di mele. Oggi infatti è alquanto felice infatti quando entro in cucina trovo sul tavolo il tacchino e nell'aria veleggia il tipico odore di torta di mele. Probabilmente è così raggiante perché tra qualche ora si divertirà alla grande, e a quel pensiero faccio una smorfia disgustata.
Penelope: -non aggrottare la fronte o ti verrano le rughe-
Cheryl: -oggi sei di buon umore vedo- dico cambiando discorso.
Penelope: -mangia. Ah e poi non dimenticarti di sparecchiare, ho il primo cliente tra mezz'ora-
mangiamo in silenzio, come sempre, e quando suonano il campanello, mamma si sistema velocemente i capelli e va ad aprire. Sento una voce maschile e mia madre che ride. Al solo pensiero di ciò che sarebbe successo di lì a pochi minuti, mi fa risalire tutto il cibo. Finisco di mangiare come più velocemente posso, sparecchio come quella strega mi ha chiesto e mi vado a preparare per la festa. Con grande orgoglio prendo il mio abito rosso attillato e i tacchi a spillo neri. Completo il mio look con degli orecchini di diamante e un anello che mi aveva regalato JJ al mio quindicesimo compleanno. A quel ricordo mi rattristo un po', però la tristezza è subito messa da parte dall'eccitazione; è la prima festa del semestre, la mia opportunità per socializzare con qualcuno. Chissà però se per quel qualcuno ne varrà la pena.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora