Capitolo 33

986 71 14
                                    

YUNA POV

"...quindi Nayeon si trasferisce dai suoi genitori ma ora basta parlare di me. Tra meno di dieci minuti tu e Chan andrete chissà dove e devi ancora aggiustarti i capelli"

"Non ricordarmelo? Posso fingermi malata?"

"Perché dovresti?"

"Io..."

"Qual è il problema?"

"Non sono mai stata ad un appuntamento, come ci si comporta? Devo tenergli la mano? Se lui non se ne accorge o non vuole stringermela? O mag-"

"Ferma la tua testa! Siete rimasti persino una notte bloccati in montagna per una bufera di neve quindi cosa può mai andare male oggi?"

***

"Sulle scale c'era il ghiaccio ma pensavo di farcela e sbagliavo. Per cercare un appoggio e non cadere ho alzato le braccia così"

Alzo le braccia in aria per far vedere come ho fatto ma la mia mano colpisce in pieno qualcosa e quando giro lo sguardo noto che ad essere stati colpiti sono il naso e la guancia sinistra di un ragazzo che passava proprio accanto a me.
(Tratto da una storia vera...)

Mi incenerisce con lo sguardo ma sono talmente scioccata che resto in silenzio con le braccia ancora sollevate mentre lui va via con i suoi amici che lo prendono in giro per il naso tutto rosso. Non gli ho neanche chiesto scusa...

"H-ho appena tirato uno schiaffo ad uno sconosciuto?"

Chan mi guarda cercando di non ridere ma alla fine cede e scoppia a ridere. Ride così tanto che poggia le mani sulle ginocchia per mantenersi.

"Dovevi vedere la tua faccia!"

Mi giro di spalle, incrocio le braccia al petto e metto su un broncio. Sento le guance calde per l'imbarazzo e ripenso alle stupide parole di Minho.

Cosa può mai andare male oggi?

TUTTO

"M-ma hai visto la f-forma rossa che gli hai lasciato?"

"Tss... Stai ridendo solo tu"

Le sue braccia circondano la mia vita e appoggia il mento sulla mia spalla.

"Dai non prendertela, ammetti che faceva ridere"

"No"

Il suo fiato pesante che cerca di riprendersi dopo le risate continua a sfiorare il mio collo.
Nonostante cerchi di rimanerne impassibile sento il cuore battere per la sua esagerata vicinanza e ho paura possa sentirlo.

Mi stringe più forte a sé e prima di prendermi la mano nella sua sussura nel mio orecchio un andiamo.

C'era bisogno di sussurrarlo così?
Innocuo e innocente un corno!

"Dopo questa figuraccia ti vedo molto più rilassata"

"Lo sono sempre stata"

"Non è vero, mi hai raccontato una marea di storie a partire dal tuo sogno dove un T-rex ti inseguiva o di quando ti hanno chiesto informazioni in inglese e sei scappata via urlando 'sorry Mr. Straniero' o quando-"

"Va bene va bene ho capito! Lo ammetto ero agitata, insomma non so come ci si comporti in queste situazioni e invece probabilmente tu si"

"Sii semplicemente te stessa, abbiamo passato tanti momenti insieme. Il fatto che questo è un appuntamento non significa che le cose cambino tanto, io e te siamo sempre gli stessi che si divertono e si sentono a proprio agio insieme, no?

"Hai ragione, siamo sempre gli stessi"

Camminiamo ancora per un altro po' finché non ci troviamo davanti ad un centro commerciale.

"Perché siamo qui? Non facciamo shopping, vero?"

"Niente shopping, lo scoprirai quando entriamo"

La prima cosa che vedo appena entriamo è tanta gente che corre a destra e a sinistra già in cerca di qualche regalo per Natale. Decidiamo di buttarci nella mischia e camminare verso chissà dove.

"Tra poco è Natale, cosa farai?"

"Di solito vado a trovare la mia famiglia in Australia ma quest'anno hanno deciso di farsi una vacanza in Italia solo loro due. Penso che rimarrò a casa con una dolce tazza di cioccolata calda"

"Per Natale sei invitato a casa mia, non accetto rifiuti"

Chi ha parlato? Io?

"Sicura? Alla tua famiglia andrà bene?"

Non mi dispiacerebbe passare il 25 dicembre insieme ma perché devo parlare prima di pensarci bene? Ci sarà anche la zia Olivia...

"Sicuro, non esiste che tu passi il Natale da solo"

Devo avvisare la zia di comportarsi bene ma già so che non servirà a nulla. Povero Chan che accetta senza sapere come passerà questo Natale...

Quando Chan si ferma sono costretta a farlo anche io e solo ora mi rendo conto che siamo ancora mano nella mano.

"Oggi giochiamo a bowling"

***

"La prossima volta vincerò"

"Oggi ho appena conosciuto un nuovo lato di te, sai essere davvero competitiva"

"In realtà è stato così anche con le carte Uno, ricordi che abbiamo giocato fino a quando non ho vinto una partita? E comunque mi hai distratto, è colpa tua se ho perso"

"Cosa posso fare se la mia bellezza ti acceca così tanto?"

E non acceca solo me...

"Copriti il viso con una busta nera e non toglierla mai più"

In realtà l'idea la prenderei volentieri in considerazione, certe ragazze oggi se lo mangiavano con gli occhi e mi dava immensamente fastidio così alla fine ho chiesto di cambiare pista, ho scelto quella più lontana da quelle ragazze ma non ammetterò mai questa cosa a Chan.
Questo mio atteggiamento è così infantile, vero?

Chan alza gli occhi al cielo e riprende a parlare.

"In realtà c'è un altro posto in cui voglio portarti"

"Dove?"

"Guarda di fronte a te"

Il Caramellaio

In questo momento potrei avere tranquillamente due cuoricini al posto degli occhi. Un negozio di caramelle? Sembra così semplice il suo gesto ma per me significa che è interessato a ciò che mi piace e cerca di rendermi felice con queste piccole sorprese. Cosa c'è di meglio di un ragazzo attento ad ogni sfumatura della propria ragazza?

"Non fissare quella scritta così, che ne dici di entrare?"

Concludo col dire che non credo di aver mai comprato e mangiato così tante caramelle gommose alla liquirizia in tutta la mia vita.
Starò male? Probabile
E allora perché non riesco a smettere di sorridere come una cretina?

***
Hey🙋🏽‍♀️
Ammetto di non essere del tutto soddisfatta di questo capitolo, la scuola mi sta distruggendo ma cercherò di farne uscire qualcuno migliore nei prossimi giorni✨

Scusa, posso rubarti la macchina? || Bang ChanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora